Ambiente e guerra in slogan e striscioni

Primo sciopero per il clima del 2022: da Milano a Bari gli studenti del "Friday for Future" chiedono anche la pace

Con quello di venerdì 25 marzo sono ripartite le mobilitazioni del "Friday for Future", il movimento nato il Svezia dopo gli scioperi della 19enne Greta Thunberg. Da Milano a Udine e fino a Bari migliaia gli studenti in piazza per il primo sciopero per il clima del 2022. E agli slogan e agli striscioni ambientalisti si sono aggiunti quelli dai toni pacifisti per dire No alla guerra in Ucraina. In cinquemila a Milano, da piazza Cairoli al Duomo, hanno marciato dietro il risciò che apriva il corteo con il cartello "Non chiamatelo maltempo". "Non vi stiamo chiedendo il futuro. Stiamo venendo a riprendercelo", è, invece, il grande striscione che campeggiava a Napoli. I ragazzi, anche in questo caso, hanno chiesto ai governi e ai potenti della terra "di investire più fondi per avviare davvero la transizione ecologica e di stanziare meno fondi per la guerra". Con gli studenti di Firenze anche una rappresentanza dei lavoratori di Gkn. Tra i duemila manifestanti di Torino, alcuni consiglieri comunali della maggioranza e l'ex sindaca Chiara Appendino, con il secondogenito nel passeggino. In 500, infine, a Bari hanno sfilato nelle vie del centro al grido di "giustizia climatica", sventolando bandiere e sollevando cartelli e striscioni. Tra le bandiere c'era anche quella ucraina.