© lapresse|Mahmood - Soldi: La canzone ha tutto per funzionare, soprattutto fuori dall’Ariston: il testo, la produzione di Charlie Charles, la voce di Mahmood evocativa e il clap del ritornello. La performance però sembra un passo indietro rispetto a quella della prima sera. 7+
© lapresse|Enrico Nigiotti - Nonno Hollywood: Il brano cresce di pari passo con la confidenza di Nigiotti, che sfodera un’interpretazione meno pulita ma più comunicativa. Potrebbe rivelarsi l’outsider per la corsa al podio. 7,5
© lapresse|Anna Tatangelo - Le nostre anime di notte: Inizio pianissimo ed esplosione sul ritornello melodico, con tanto di apertura. La costruzione è classica ma elegante e lei canta bene anche se non basta per spingere il brano oltre i propri limiti. 6,5
© lapresse|Ultimo - I tuoi particolari: Lascia da parte il piano e accorcia le distanze con il pubblico sin dall’inizio. La dove non arriva la canzone ci pensa l’intensità dell’interpretazione, al netto di qualche imprecisione. Il colpo del ko però ancora non c’è. 7,5
© lapresse|Francesco Renga - Aspetto che torni: La scrittura di Bungaro è garanzia di sobrietà. Quella che si perde nello special forzatissimo. Renga gigioneggia d’esperienza ma il pezzo non decolla. 5,5
© lapresse|Irama - La ragazza con il cuore di latta: Tra la parte parlata, la spinta della strofa e il ritornello gospel (dove stasera lui fatica più che nell’esordio) i legami sembrano fragili. L’impressione complessiva è quella di un passo indietro. 6,5
© lapresse|Patty Pravo & Briga - A dispetto di quello che dice la Pravo alla fine, l’alchimia della coppia è esile. Le due voci all’unisono non sono quasi mai pulite e spesso Briga prevale su Patty. E questo non giova all’economia del pezzo. 5,5
© lapresse|Simone Cristicchi - Abbi cura di me: Brano molto teatrale, che per essere apprezzato richiede un’adesione emotiva. Al termine lui sembra commosso. Il pubblico sicuramente lo è, tanto da dedicargli una standing ovation. 7+
© lapresse|Boomdabash - Un milione: Intermezzo estivo. Se dovessimo scommettere sulle canzoni che più si sentiranno nelle prossime settimane un eurino lo punteremmo senza patemi. 6
© lapresse|Motta - Dov’è l’Italia - Sa tenere il palco con un brano tra politico e privato che non disdegna un tocco di leggerezza. Se riuscite a venire a patti con le “e” aperte della strofa, che fanno tanto indie, potrete arrivare a un ritornello che vi troverete a canticchiare. 6,5
© lapresse|The Zen Circus - L’amore è una dittatura: Brano curato in ogni dettaglio, dall’arrangiamento stratificato, che mescola una delicata filastrocca e impatto rock, al testo complesso e ricco ma tutt’altro che retorico. Certo richiedono un minimo impegno e attenzione. E di questi tempi è eresia. 8
© lapresse|Nino D’Angelo e Livio Cori - Un’altra luce: Scrollata di dosso l’emozione della prima serata le cose vanno decisamente meglio e il dialogo tra i due raggiunge (quasi) l’equilibrio perfetto. 6,5
© lapresse|Mahmood - Soldi: La canzone ha tutto per funzionare, soprattutto fuori dall’Ariston: il testo, la produzione di Charlie Charles, la voce di Mahmood evocativa e il clap del ritornello. La performance però sembra un passo indietro rispetto a quella della prima sera. 7+
© lapresse|Enrico Nigiotti - Nonno Hollywood: Il brano cresce di pari passo con la confidenza di Nigiotti, che sfodera un’interpretazione meno pulita ma più comunicativa. Potrebbe rivelarsi l’outsider per la corsa al podio. 7,5
© lapresse|Anna Tatangelo - Le nostre anime di notte: Inizio pianissimo ed esplosione sul ritornello melodico, con tanto di apertura. La costruzione è classica ma elegante e lei canta bene anche se non basta per spingere il brano oltre i propri limiti. 6,5
© lapresse|Ultimo - I tuoi particolari: Lascia da parte il piano e accorcia le distanze con il pubblico sin dall’inizio. La dove non arriva la canzone ci pensa l’intensità dell’interpretazione, al netto di qualche imprecisione. Il colpo del ko però ancora non c’è. 7,5
© lapresse|Francesco Renga - Aspetto che torni: La scrittura di Bungaro è garanzia di sobrietà. Quella che si perde nello special forzatissimo. Renga gigioneggia d’esperienza ma il pezzo non decolla. 5,5
© lapresse|Irama - La ragazza con il cuore di latta: Tra la parte parlata, la spinta della strofa e il ritornello gospel (dove stasera lui fatica più che nell’esordio) i legami sembrano fragili. L’impressione complessiva è quella di un passo indietro. 6,5
© lapresse|Patty Pravo & Briga - A dispetto di quello che dice la Pravo alla fine, l’alchimia della coppia è esile. Le due voci all’unisono non sono quasi mai pulite e spesso Briga prevale su Patty. E questo non giova all’economia del pezzo. 5,5
© lapresse|Simone Cristicchi - Abbi cura di me: Brano molto teatrale, che per essere apprezzato richiede un’adesione emotiva. Al termine lui sembra commosso. Il pubblico sicuramente lo è, tanto da dedicargli una standing ovation. 7+
© lapresse|Boomdabash - Un milione: Intermezzo estivo. Se dovessimo scommettere sulle canzoni che più si sentiranno nelle prossime settimane un eurino lo punteremmo senza patemi. 6
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© lapresse|The Zen Circus - L’amore è una dittatura: Brano curato in ogni dettaglio, dall’arrangiamento stratificato, che mescola una delicata filastrocca e impatto rock, al testo complesso e ricco ma tutt’altro che retorico. Certo richiedono un minimo impegno e attenzione. E di questi tempi è eresia. 8
© lapresse|Nino D’Angelo e Livio Cori - Un’altra luce: Scrollata di dosso l’emozione della prima serata le cose vanno decisamente meglio e il dialogo tra i due raggiunge (quasi) l’equilibrio perfetto. 6,5