1994 - E' il ministero della Giustizia il pomo della discordia. Il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, si oppone alla possibilità di Cesare Previti come ministro del governo di Silvio Berlusconi. Previti viene poi nominato alla Difesa.
1 di 3 © ansa|1994 - E' il ministero della Giustizia il pomo della discordia. Il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, si oppone alla possibilità di Cesare Previti come ministro del governo di Silvio Berlusconi. Previti viene poi nominato alla Difesa.
2001 - Protagonisti sono Carlo Azeglio Ciampi e Roberto Maroni. Il presidente della Repubblica si oppone alla nomina del futuro governatore della Regione Lombardia come ministro della Giustizia. Maroni si occupa poi del dicastero del Lavoro, per la Giustizia viene scelto Roberto Castelli, sempre con Berlusconi premier.
2 di 3 © ansa|2001 - Protagonisti sono Carlo Azeglio Ciampi e Roberto Maroni. Il presidente della Repubblica si oppone alla nomina del futuro governatore della Regione Lombardia come ministro della Giustizia. Maroni si occupa poi del dicastero del Lavoro, per la Giustizia viene scelto Roberto Castelli, sempre con Berlusconi premier.
2014 - Giorgio Napolitano incarica Matteo Renzi di formare il nuovo esecutivo e quest'ultimo indica il magistrato Nicola Gratteri al ministero della Giustizia. Napolitano dice "no" e per il ruolo viene scelto infine Andrea Orlando.
3 di 3 © ansa|2014 - Giorgio Napolitano incarica Matteo Renzi di formare il nuovo esecutivo e quest'ultimo indica il magistrato Nicola Gratteri al ministero della Giustizia. Napolitano dice "no" e per il ruolo viene scelto infine Andrea Orlando.
Governo, quando il presidente della Repubblica dice "no" ad un ministro
1 di 3 © ansa|1994 - E' il ministero della Giustizia il pomo della discordia. Il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, si oppone alla possibilità di Cesare Previti come ministro del governo di Silvio Berlusconi. Previti viene poi nominato alla Difesa.
2 di 3 © ansa|2001 - Protagonisti sono Carlo Azeglio Ciampi e Roberto Maroni. Il presidente della Repubblica si oppone alla nomina del futuro governatore della Regione Lombardia come ministro della Giustizia. Maroni si occupa poi del dicastero del Lavoro, per la Giustizia viene scelto Roberto Castelli, sempre con Berlusconi premier.
3 di 3 © ansa|2014 - Giorgio Napolitano incarica Matteo Renzi di formare il nuovo esecutivo e quest'ultimo indica il magistrato Nicola Gratteri al ministero della Giustizia. Napolitano dice "no" e per il ruolo viene scelto infine Andrea Orlando.