Luigi Pirandello, secondo di sei figli, nasce la sera del 28 giugno 1867 ad Agrigento (l'antica colonia greca di Akragas che si chiamerà Girgenti fino al 1927) da Stefano Pirandello e da Caterina Ricci-Gramitto, in una casa non ancora ben rifinita che si trovava nella tenuta paterna denominata "Caos", qualche chilometro fuori dalla città, sulla strada che conduce verso la località di Porto Empedocle.
1 di 4 © lapresse|Luigi Pirandello, secondo di sei figli, nasce la sera del 28 giugno 1867 ad Agrigento (l'antica colonia greca di Akragas che si chiamerà Girgenti fino al 1927) da Stefano Pirandello e da Caterina Ricci-Gramitto, in una casa non ancora ben rifinita che si trovava nella tenuta paterna denominata "Caos", qualche chilometro fuori dalla città, sulla strada che conduce verso la località di Porto Empedocle.
Autore di più di duecento novelle, di quattro raccolte di poesie, di sette romanzi e di due saggi, Pirandello ha segnato soprattutto la storia del teatro. Nelle sue commedie, in cui il realismo si mescola al fantastico, ha esplorato in modo ossessivo la problematica dei ruoli sociali, dell'identità personale minacciata dallo sguardo degli altri, del riflesso reciproco del reale e del teatro, penetrando nelle zone indefinite dell'inconscio, dell'utopia e del mito. Il suo primo grande successo fu il romanzo "Il fu Mattia Pascal", scritto nelle notti di veglia alla moglie paralizzata nelle gambe. Il libro fu pubblicato nel 1904 e subito tradotto in diverse lingue. Tra i romanzi si ricorda: I vecchi e i giovani, 1913; Uno, nessuno e centomila, 1926. Tra le opere teatrali: Così è (se vi pare), 1917; Il piacere dell’onestà, 1917; Il giuoco delle parti, 1918; Sei personaggi in cerca d’autore, 1921; Enrico IV, 1922; Ciascuno a suo modo, 1924; Questa sera si recita a soggetto, 1930; I giganti della montagna (incompiuta)
2 di 4 © ansa|Autore di più di duecento novelle, di quattro raccolte di poesie, di sette romanzi e di due saggi, Pirandello ha segnato soprattutto la storia del teatro. Nelle sue commedie, in cui il realismo si mescola al fantastico, ha esplorato in modo ossessivo la problematica dei ruoli sociali, dell'identità personale minacciata dallo sguardo degli altri, del riflesso reciproco del reale e del teatro, penetrando nelle zone indefinite dell'inconscio, dell'utopia e del mito. Il suo primo grande successo fu il romanzo "Il fu Mattia Pascal", scritto nelle notti di veglia alla moglie paralizzata nelle gambe. Il libro fu pubblicato nel 1904 e subito tradotto in diverse lingue. Tra i romanzi si ricorda: I vecchi e i giovani, 1913; Uno, nessuno e centomila, 1926. Tra le opere teatrali: Così è (se vi pare), 1917; Il piacere dell’onestà, 1917; Il giuoco delle parti, 1918; Sei personaggi in cerca d’autore, 1921; Enrico IV, 1922; Ciascuno a suo modo, 1924; Questa sera si recita a soggetto, 1930; I giganti della montagna (incompiuta)
Il 10 dicembre del 1934 Luigi Pirandello viene insignito del premio Nobel per la letteratura a Stoccolma dal re Gustavo V. Lo stesso giorno di 2 anni dopo, muore a Roma. Il drammaturgo siciliano ha scritto opere che gli valsero il Nobel negli anni a cavallo tra la Grande guerra ed il primo decennio del regime fascista.
3 di 4 © web|Il 10 dicembre del 1934 Luigi Pirandello viene insignito del premio Nobel per la letteratura a Stoccolma dal re Gustavo V. Lo stesso giorno di 2 anni dopo, muore a Roma. Il drammaturgo siciliano ha scritto opere che gli valsero il Nobel negli anni a cavallo tra la Grande guerra ed il primo decennio del regime fascista.
La casa natale di Luigi Pirandello si trova in una contrada di campagna, a strapiombo sul mare, denominata "Caos", al confine tra il territorio del comune di Agrigento e quello del comune di Porto Empedocle. La casa era, in origine, una costruzione rurale di fine Settecento, nella disponibiltà della famiglia Ricci Gramitto, avi di parte materna dello scrittore. Qui, Caterina Ricci Gramitto, madre di Luigi, si era rifugiata per sfuggire alla grave epidemia di colera che nel 1867 imperversava in Sicilia. Passato ad altri proprietari in seguito al tracollo economico della famiglia Pirandello, l'edificio fu danneggiato nel 1943 dallo scoppio di un vicino deposito di munizioni e fu dichiarato monumento nazionale nel 1949. In seguito all'acquisizione, nel 1952, da parte dalla Regione Siciliana, furono intrapresi dei lavori di restauro e sistemazione che hanno dato ai luoghi l'aspetto attuale. Un vialetto vicino attraversa la campagna e porta al luogo del famoso Pino di Pirandello, purtroppo non più esistente perché gravemente danneggiato dal nubifragio del 1997. Qui, per esaudire il desiderio espresso dallo scrittore nelle sue ultime volontà, un cippo di pietra ritoccato dallo scultore Marino Mazzacurati ospita l'urna con le ceneri di Luigi Pirandello.
4 di 4 © web|La casa natale di Luigi Pirandello si trova in una contrada di campagna, a strapiombo sul mare, denominata "Caos", al confine tra il territorio del comune di Agrigento e quello del comune di Porto Empedocle. La casa era, in origine, una costruzione rurale di fine Settecento, nella disponibiltà della famiglia Ricci Gramitto, avi di parte materna dello scrittore. Qui, Caterina Ricci Gramitto, madre di Luigi, si era rifugiata per sfuggire alla grave epidemia di colera che nel 1867 imperversava in Sicilia. Passato ad altri proprietari in seguito al tracollo economico della famiglia Pirandello, l'edificio fu danneggiato nel 1943 dallo scoppio di un vicino deposito di munizioni e fu dichiarato monumento nazionale nel 1949. In seguito all'acquisizione, nel 1952, da parte dalla Regione Siciliana, furono intrapresi dei lavori di restauro e sistemazione che hanno dato ai luoghi l'aspetto attuale. Un vialetto vicino attraversa la campagna e porta al luogo del famoso Pino di Pirandello, purtroppo non più esistente perché gravemente danneggiato dal nubifragio del 1997. Qui, per esaudire il desiderio espresso dallo scrittore nelle sue ultime volontà, un cippo di pietra ritoccato dallo scultore Marino Mazzacurati ospita l'urna con le ceneri di Luigi Pirandello.
Luigi Pirandello, 150 anni fa nasceva il drammaturgo siciliano
1 di 4 © lapresse|Luigi Pirandello, secondo di sei figli, nasce la sera del 28 giugno 1867 ad Agrigento (l'antica colonia greca di Akragas che si chiamerà Girgenti fino al 1927) da Stefano Pirandello e da Caterina Ricci-Gramitto, in una casa non ancora ben rifinita che si trovava nella tenuta paterna denominata "Caos", qualche chilometro fuori dalla città, sulla strada che conduce verso la località di Porto Empedocle.
2 di 4 © ansa|Autore di più di duecento novelle, di quattro raccolte di poesie, di sette romanzi e di due saggi, Pirandello ha segnato soprattutto la storia del teatro. Nelle sue commedie, in cui il realismo si mescola al fantastico, ha esplorato in modo ossessivo la problematica dei ruoli sociali, dell'identità personale minacciata dallo sguardo degli altri, del riflesso reciproco del reale e del teatro, penetrando nelle zone indefinite dell'inconscio, dell'utopia e del mito. Il suo primo grande successo fu il romanzo "Il fu Mattia Pascal", scritto nelle notti di veglia alla moglie paralizzata nelle gambe. Il libro fu pubblicato nel 1904 e subito tradotto in diverse lingue. Tra i romanzi si ricorda: I vecchi e i giovani, 1913; Uno, nessuno e centomila, 1926. Tra le opere teatrali: Così è (se vi pare), 1917; Il piacere dell’onestà, 1917; Il giuoco delle parti, 1918; Sei personaggi in cerca d’autore, 1921; Enrico IV, 1922; Ciascuno a suo modo, 1924; Questa sera si recita a soggetto, 1930; I giganti della montagna (incompiuta)
3 di 4 © web|Il 10 dicembre del 1934 Luigi Pirandello viene insignito del premio Nobel per la letteratura a Stoccolma dal re Gustavo V. Lo stesso giorno di 2 anni dopo, muore a Roma. Il drammaturgo siciliano ha scritto opere che gli valsero il Nobel negli anni a cavallo tra la Grande guerra ed il primo decennio del regime fascista.
4 di 4 © web|La casa natale di Luigi Pirandello si trova in una contrada di campagna, a strapiombo sul mare, denominata "Caos", al confine tra il territorio del comune di Agrigento e quello del comune di Porto Empedocle. La casa era, in origine, una costruzione rurale di fine Settecento, nella disponibiltà della famiglia Ricci Gramitto, avi di parte materna dello scrittore. Qui, Caterina Ricci Gramitto, madre di Luigi, si era rifugiata per sfuggire alla grave epidemia di colera che nel 1867 imperversava in Sicilia. Passato ad altri proprietari in seguito al tracollo economico della famiglia Pirandello, l'edificio fu danneggiato nel 1943 dallo scoppio di un vicino deposito di munizioni e fu dichiarato monumento nazionale nel 1949. In seguito all'acquisizione, nel 1952, da parte dalla Regione Siciliana, furono intrapresi dei lavori di restauro e sistemazione che hanno dato ai luoghi l'aspetto attuale. Un vialetto vicino attraversa la campagna e porta al luogo del famoso Pino di Pirandello, purtroppo non più esistente perché gravemente danneggiato dal nubifragio del 1997. Qui, per esaudire il desiderio espresso dallo scrittore nelle sue ultime volontà, un cippo di pietra ritoccato dallo scultore Marino Mazzacurati ospita l'urna con le ceneri di Luigi Pirandello.