Marine Le Pen, Front Nazional - Marine Le Pen, 48 anni, è la presidente del Front National, il partito di ultradestra euroscettico e anti-immigrati che fino al gennaio 2011 è stato guidato da suo padre, Jean-Marie Le Pen. Nel 2012 si ècandidata alle presidenziali e al primo turno è arrivata terza con il 18%, non accedendo così al ballottaggio vinto poi dal socialista François Hollande. Il suo partito ha registrato un boom di consensi nel 2014 alle elezioni europee, ha incassato un altro successo nelle regionali del 2015, mentre sembra essere sostenuto dall'ondata populista globale concretizzatasi nell'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti e nella decisione dei britannici di uscire dall'Unione europea. Ha studiato legge all'università e nel 1998 è stata eletta per la prima volta come consigliera regionale nel Nord-Pas-de-Calais. Si è sposata due volte e dal primo matrimonio ha tre figli, nati alla fine degli anni '90. Divorziata entrambe le volte, ora il suo compagno è Louis Aliot, vicepresidente del FN ed ex segretario del partito.
1 di 11 © -afp|Marine Le Pen, Front Nazional - Marine Le Pen, 48 anni, è la presidente del Front National, il partito di ultradestra euroscettico e anti-immigrati che fino al gennaio 2011 è stato guidato da suo padre, Jean-Marie Le Pen. Nel 2012 si ècandidata alle presidenziali e al primo turno è arrivata terza con il 18%, non accedendo così al ballottaggio vinto poi dal socialista François Hollande. Il suo partito ha registrato un boom di consensi nel 2014 alle elezioni europee, ha incassato un altro successo nelle regionali del 2015, mentre sembra essere sostenuto dall'ondata populista globale concretizzatasi nell'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti e nella decisione dei britannici di uscire dall'Unione europea. Ha studiato legge all'università e nel 1998 è stata eletta per la prima volta come consigliera regionale nel Nord-Pas-de-Calais. Si è sposata due volte e dal primo matrimonio ha tre figli, nati alla fine degli anni '90. Divorziata entrambe le volte, ora il suo compagno è Louis Aliot, vicepresidente del FN ed ex segretario del partito.
François Fillon, Les Républicains - Figlio di un notaio e di una storica, originario di Le Mans, nell'ovest della Francia, amante delle corse di auto, è sposato con Penelope Kathryn Clarke, gallese, con la quale ha avuto cinque figli. Con un progetto che viene definito radicale, Fillon ha un programma che combina elementi liberali a livello economico e conservatori dal punto di vista etico. Per esempio vorrebbe riservare alle coppie eterosessuali la possibilità di adottare bambini e la procreazione assistita e proibire la maternità surrogata. Punta a ottenere un risparmio sulla spesa pubblica di 100 miliardi di euro in cinque anni e un aumento di 12 miliardi nel bilancio della Difesa e della sicurezza. Laureato in diritto, ha ammesso di essere arrivato alla politica per caso, come aiutante parlamentare del deputato Joël Le Theule nel 1976. Più volte ministro, ha vinto a sorpresa le primarie del centro-destra. Lasciando fuori dalla corsa Nicolas Sarkozy al primo turno e battendo Alain Juppè al secondo. Da quel momento è rimasto per un po' il grande favorito per la corsa all'Eliseo; fino a quando gli scandali non si sono abbattuti sulla sua campagna elettorale: il settimanale "Le Canard Enchainé" rivela che ha assunto la moglie Penelope come sua assistente parlamentare fra il 1998 e il 2002, ma che del lavoro di lei non c'è traccia. Comincia così lo scandalo che riguarda i cosiddetti impieghi fittizi della moglie e di due figli del politico: la procura finanziaria francese apre un'indagine e Fillon viene convocato dai giudici per il 15 marzo, quando diventerà formalmente indagato.
2 di 11 © -afp|François Fillon, Les Républicains - Figlio di un notaio e di una storica, originario di Le Mans, nell'ovest della Francia, amante delle corse di auto, è sposato con Penelope Kathryn Clarke, gallese, con la quale ha avuto cinque figli. Con un progetto che viene definito radicale, Fillon ha un programma che combina elementi liberali a livello economico e conservatori dal punto di vista etico. Per esempio vorrebbe riservare alle coppie eterosessuali la possibilità di adottare bambini e la procreazione assistita e proibire la maternità surrogata. Punta a ottenere un risparmio sulla spesa pubblica di 100 miliardi di euro in cinque anni e un aumento di 12 miliardi nel bilancio della Difesa e della sicurezza. Laureato in diritto, ha ammesso di essere arrivato alla politica per caso, come aiutante parlamentare del deputato Joël Le Theule nel 1976. Più volte ministro, ha vinto a sorpresa le primarie del centro-destra. Lasciando fuori dalla corsa Nicolas Sarkozy al primo turno e battendo Alain Juppè al secondo. Da quel momento è rimasto per un po' il grande favorito per la corsa all'Eliseo; fino a quando gli scandali non si sono abbattuti sulla sua campagna elettorale: il settimanale "Le Canard Enchainé" rivela che ha assunto la moglie Penelope come sua assistente parlamentare fra il 1998 e il 2002, ma che del lavoro di lei non c'è traccia. Comincia così lo scandalo che riguarda i cosiddetti impieghi fittizi della moglie e di due figli del politico: la procura finanziaria francese apre un'indagine e Fillon viene convocato dai giudici per il 15 marzo, quando diventerà formalmente indagato.
Emmanuel Macron, En marche! Figlio di due medici di Amiens (nel nord della Francia), si è formato nel grande vivaio degli incarichi pubblici francesi, la Scuola nazionale di amministrazione. Dopo aver terminato gli studi, ha iniziato a lavorare come ispettore delle finanze, prima di entrare nel mondo dell'impresa privata, con un posto alla banca Rothschild nel 2008, di cui divenne socio. L'incarico gli ha fatto guadagnare l'etichetta di "amico della finanza" dai suoi rivali, nonostante Macron abbia insistito piuùvolte che è ciò che lo distingue dai politici di professione che vivono grazie al denaro pubblico. "Io non voglio una carriera politica, non voglio stare qui per 15 anni", ha dichiarato in un recente comizio a Parigi. Come banchiere, ha unito il suo lavoro alla collaborazione con l'allora candidato alla presidenza François Hollande. Convinto che la "politica sia un droga pesante", è entrato all'Eliseo nel 2012 insieme ad Hollande come segretario generale aggiunto e li' e' stato architetto delle prime riforme economiche avanzate dal presidente socialista. Il suo peccato originale, non essere mai stato eletto a un incarico, gli ha impedito di diventare ministro del Bilancio nel primo governo Valls, nel marzo del 2014 : ma non fu così cinque mesi dopo quando assunse l'incarico di ministro dell'Economia, sostituendo Arnaud Montebourg, a sua volta aspirante alla presidenza. La sua intenzione di comandare in solitaria divenne chiara un anno fa con la nascita del movimento politico En marche, piattaforma ispirata alla campagna di Barack Obama negli Stati Uniti da cui lancio' la sua candidatura presidenziale, dopo le sue dimissioni dal governo ad agosto. Appassionato musicista (ha ottenuti diversi premi come pianista al conservatorio di Amiens) e di filosofia, la sua presenza costante sui media francesi gli è valsa grande visibilità. Ed è diventato anche oggetto del gossip nazionale, visto che la moglie, Brigitte Trogneux, è una sua ex professoressa, più anziana di lui di 24 anni.
3 di 11 © -afp|Emmanuel Macron, En marche! Figlio di due medici di Amiens (nel nord della Francia), si è formato nel grande vivaio degli incarichi pubblici francesi, la Scuola nazionale di amministrazione. Dopo aver terminato gli studi, ha iniziato a lavorare come ispettore delle finanze, prima di entrare nel mondo dell'impresa privata, con un posto alla banca Rothschild nel 2008, di cui divenne socio. L'incarico gli ha fatto guadagnare l'etichetta di "amico della finanza" dai suoi rivali, nonostante Macron abbia insistito piuùvolte che è ciò che lo distingue dai politici di professione che vivono grazie al denaro pubblico. "Io non voglio una carriera politica, non voglio stare qui per 15 anni", ha dichiarato in un recente comizio a Parigi. Come banchiere, ha unito il suo lavoro alla collaborazione con l'allora candidato alla presidenza François Hollande. Convinto che la "politica sia un droga pesante", è entrato all'Eliseo nel 2012 insieme ad Hollande come segretario generale aggiunto e li' e' stato architetto delle prime riforme economiche avanzate dal presidente socialista. Il suo peccato originale, non essere mai stato eletto a un incarico, gli ha impedito di diventare ministro del Bilancio nel primo governo Valls, nel marzo del 2014 : ma non fu così cinque mesi dopo quando assunse l'incarico di ministro dell'Economia, sostituendo Arnaud Montebourg, a sua volta aspirante alla presidenza. La sua intenzione di comandare in solitaria divenne chiara un anno fa con la nascita del movimento politico En marche, piattaforma ispirata alla campagna di Barack Obama negli Stati Uniti da cui lancio' la sua candidatura presidenziale, dopo le sue dimissioni dal governo ad agosto. Appassionato musicista (ha ottenuti diversi premi come pianista al conservatorio di Amiens) e di filosofia, la sua presenza costante sui media francesi gli è valsa grande visibilità. Ed è diventato anche oggetto del gossip nazionale, visto che la moglie, Brigitte Trogneux, è una sua ex professoressa, più anziana di lui di 24 anni.
Benoît Hamon, Parti Socialiste Ministro durante i governi Ayrault I, Ayrault II e Valls I, dopo gli studi universitari lavorò come assistente parlamentare e successivamente fu collaboratore di Lionel Jospin. Nel 1997 si candidò alle elezioni legislative, ma non riuscì a risultare eletto; nonostante la sconfitta continuò a essere attivo in politica e per alcuni anni fu consigliere dell'allora ministro Martine Aubry. Fra il 2001 e il 2004 rivestì la carica di direttore della pianificazione strategica per l'istituto di sondaggi Ipsos e nello stesso periodo venne eletto nel consiglio comunale di Brétigny-sur-Orge, dove rimase fino al 2008. Nel 2004 si candidò al Parlamento europeo e venne eletto deputato per la circoscrizione Francia orientale. . Intanto, nel 2005 fu nominato segretario nazionale del Partito Socialista, carica dalla quale si dimise due anni dopo. Nel 2009 si ricandidò per le europee, ma non risultò eletto. Nel maggio del 2012 entrò a far parte del governo Ayrault come Ministro delegato all'Economia sociale e solidale. Nello stesso anno prese parte alle elezioni legislative e riuscì a farsi eleggere deputato all'Assemblea Nazionale per il dipartimento degli Yvelines. Il 49enne Hamon, rappresenta l’ala più di sinistra del partito ed è considerato uno dei “frondeur”, cioè un socialista interno al partito ma critico del governo di Valls e di Hollande. Il “reddito universale” è stato il tema portante della sua campagna.
4 di 11 © -afp|Benoît Hamon, Parti Socialiste Ministro durante i governi Ayrault I, Ayrault II e Valls I, dopo gli studi universitari lavorò come assistente parlamentare e successivamente fu collaboratore di Lionel Jospin. Nel 1997 si candidò alle elezioni legislative, ma non riuscì a risultare eletto; nonostante la sconfitta continuò a essere attivo in politica e per alcuni anni fu consigliere dell'allora ministro Martine Aubry. Fra il 2001 e il 2004 rivestì la carica di direttore della pianificazione strategica per l'istituto di sondaggi Ipsos e nello stesso periodo venne eletto nel consiglio comunale di Brétigny-sur-Orge, dove rimase fino al 2008. Nel 2004 si candidò al Parlamento europeo e venne eletto deputato per la circoscrizione Francia orientale. . Intanto, nel 2005 fu nominato segretario nazionale del Partito Socialista, carica dalla quale si dimise due anni dopo. Nel 2009 si ricandidò per le europee, ma non risultò eletto. Nel maggio del 2012 entrò a far parte del governo Ayrault come Ministro delegato all'Economia sociale e solidale. Nello stesso anno prese parte alle elezioni legislative e riuscì a farsi eleggere deputato all'Assemblea Nazionale per il dipartimento degli Yvelines. Il 49enne Hamon, rappresenta l’ala più di sinistra del partito ed è considerato uno dei “frondeur”, cioè un socialista interno al partito ma critico del governo di Valls e di Hollande. Il “reddito universale” è stato il tema portante della sua campagna.
Jean Luc Melenchon, La France Insoumise Filosofo e appassionato di letteratura, ha scritto più di una decina di libri. Si tratta per la maggior parte di saggi filosofici sulla condizione umana. Senatore dal 1986 (per il dipartimento dell'Essonne) al gennaio 2010 (con un'interruzione dal 2000 al 2004), è stato delegato del ministro dell'educazione nel governo Jospin dal 2000 al 2002, per occuparsi dell'insegnamento professionale. Per continue divergenze con Ségolène Royal, nel 2008 ha fondato il Partito della Sinistra, di orientamento neo-giacobino ed ecologista. Per le europee del 2009 il partito si è alleato con il Partito Comunista Francese in un Fronte di Sinistra. Queste stesse forze politiche hanno candidato Mélenchon alle presidenziali del 2012, ottenendo più dell'11% dei voti, al quarto posto tra i candidati all'Eliseo. Alla fine di gennaio 2016 Mélenchon propone la sua candidatura alla presidenza della Repubblica, invitando i francesi ad appoggiarlo attraverso il sito internet jlm2017.fr e raccogliendo in pochi giorni più di 100.000 sostenitori. Appassionato di nuove tecnologie, si reca regolarmente alle fiere di giochi elettronici, ma anche a quelle di fumetti e d'arte contemporanea. Questo lo rende molto popolare tra i giovani. A febbraio ha innovato il modo di fare politica, realizzando a Parigi il primo meeting olografico della storia, in diretta da Lione.
5 di 11 © -afp|Jean Luc Melenchon, La France Insoumise Filosofo e appassionato di letteratura, ha scritto più di una decina di libri. Si tratta per la maggior parte di saggi filosofici sulla condizione umana. Senatore dal 1986 (per il dipartimento dell'Essonne) al gennaio 2010 (con un'interruzione dal 2000 al 2004), è stato delegato del ministro dell'educazione nel governo Jospin dal 2000 al 2002, per occuparsi dell'insegnamento professionale. Per continue divergenze con Ségolène Royal, nel 2008 ha fondato il Partito della Sinistra, di orientamento neo-giacobino ed ecologista. Per le europee del 2009 il partito si è alleato con il Partito Comunista Francese in un Fronte di Sinistra. Queste stesse forze politiche hanno candidato Mélenchon alle presidenziali del 2012, ottenendo più dell'11% dei voti, al quarto posto tra i candidati all'Eliseo. Alla fine di gennaio 2016 Mélenchon propone la sua candidatura alla presidenza della Repubblica, invitando i francesi ad appoggiarlo attraverso il sito internet jlm2017.fr e raccogliendo in pochi giorni più di 100.000 sostenitori. Appassionato di nuove tecnologie, si reca regolarmente alle fiere di giochi elettronici, ma anche a quelle di fumetti e d'arte contemporanea. Questo lo rende molto popolare tra i giovani. A febbraio ha innovato il modo di fare politica, realizzando a Parigi il primo meeting olografico della storia, in diretta da Lione.
Philippe Poutou, Nouveau Parti Anticapitaliste Operaio in una fabbrica della Ford vicino a Bordeaux dove è da anni delegato sindacale, si è già candidato alle presidenziali del 2012 per l'NPA ottenendo l'1,1% dei consensi e posizionandosi al terz'ultimo posto tra i vari candidati. È nuovamente candidato per l'NPA.
6 di 11 © -afp|Philippe Poutou, Nouveau Parti Anticapitaliste Operaio in una fabbrica della Ford vicino a Bordeaux dove è da anni delegato sindacale, si è già candidato alle presidenziali del 2012 per l'NPA ottenendo l'1,1% dei consensi e posizionandosi al terz'ultimo posto tra i vari candidati. È nuovamente candidato per l'NPA.
Jean Lassalle, Résistons! Già sindaco di un piccolo villaggio dei Pirenei francesi, è conosciuto per aver fatto uno sciopero della fame di 39 giorni per protestare contro la delocalizzazione di una fabbrica dalla sua cittadina a una località che si trovava 65 km più lontano.
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Nicolas Dupont Aignan, Debout la France E' il candidato della destra sovranista moderata. Vicino a Nicolas Sarkozy, si è allontanato dall'ex presidente della Repubblica nel 2007 per fondare il suo partito. Ha 57 anni, anche lui ex studente dell'Ena, è candidato all'Eliseo per la terza volta.
8 di 11 © -afp|Nicolas Dupont Aignan, Debout la France E' il candidato della destra sovranista moderata. Vicino a Nicolas Sarkozy, si è allontanato dall'ex presidente della Repubblica nel 2007 per fondare il suo partito. Ha 57 anni, anche lui ex studente dell'Ena, è candidato all'Eliseo per la terza volta.
Jacques Cheminade, Solidarité et progrès Tra i candidati della destra antisistema, il 75enne Jacques Cheminade di Solidarieta' e Progresso propone l'uscita di Parigi dall'Europa e dalla Nato, l'addio all'euro e il ritorno al franco. Sostiene che la Ue sia un complotto ordito dalla Cia per favorire gli americani, e sostiene la colonizzazione della Luna. Si è già candidato alle presidenziali nel 1981, nel 1988, nel 1995 e nel 2012 senza mai andare oltre lo 0,25%. Ci ha provato anche nel 2002 e nel 2007 ma non è riuscito a raggiungere il sostegno alla candidatura.
9 di 11 © -afp|Jacques Cheminade, Solidarité et progrès Tra i candidati della destra antisistema, il 75enne Jacques Cheminade di Solidarieta' e Progresso propone l'uscita di Parigi dall'Europa e dalla Nato, l'addio all'euro e il ritorno al franco. Sostiene che la Ue sia un complotto ordito dalla Cia per favorire gli americani, e sostiene la colonizzazione della Luna. Si è già candidato alle presidenziali nel 1981, nel 1988, nel 1995 e nel 2012 senza mai andare oltre lo 0,25%. Ci ha provato anche nel 2002 e nel 2007 ma non è riuscito a raggiungere il sostegno alla candidatura.
Francois Asselineau, Union Populaire Répubblicaine Ha raccolto le 500 firme in extremis il candidato sovranista Francois Asselineau. Il 59enne è il leader di Unione popolare repubblicana, ma un tempo era vicino alla destra di Charles Pasqua. Ex "enarca", molto critico con l'Unione europea, il tema portante della sua campagna è quello della "Frexit", vale a dire l'uscita della Francia dall'Europa.
10 di 11 © -afp|Francois Asselineau, Union Populaire Répubblicaine Ha raccolto le 500 firme in extremis il candidato sovranista Francois Asselineau. Il 59enne è il leader di Unione popolare repubblicana, ma un tempo era vicino alla destra di Charles Pasqua. Ex "enarca", molto critico con l'Unione europea, il tema portante della sua campagna è quello della "Frexit", vale a dire l'uscita della Francia dall'Europa.
Nathalie Arthaud, Lutte Ouvrière La candidata di Lotta Operaia, ha 47 anni ed è insegnante di economia, già portavoce della storica leader troskysta Arlette Laguiller. Si tratta della sua seconda campagna presidenziale dopo quella del 2012 in cui aveva ottenuto lo 0,56%. È stata pure candidata al Parlamento europeo e alle legislative francesi.
11 di 11 © -afp|Nathalie Arthaud, Lutte Ouvrière La candidata di Lotta Operaia, ha 47 anni ed è insegnante di economia, già portavoce della storica leader troskysta Arlette Laguiller. Si tratta della sua seconda campagna presidenziale dopo quella del 2012 in cui aveva ottenuto lo 0,56%. È stata pure candidata al Parlamento europeo e alle legislative francesi.
Elezioni Francia, ecco gli 11 candidati all'Eliseo
1 di 11 © -afp|Marine Le Pen, Front Nazional - Marine Le Pen, 48 anni, è la presidente del Front National, il partito di ultradestra euroscettico e anti-immigrati che fino al gennaio 2011 è stato guidato da suo padre, Jean-Marie Le Pen. Nel 2012 si ècandidata alle presidenziali e al primo turno è arrivata terza con il 18%, non accedendo così al ballottaggio vinto poi dal socialista François Hollande. Il suo partito ha registrato un boom di consensi nel 2014 alle elezioni europee, ha incassato un altro successo nelle regionali del 2015, mentre sembra essere sostenuto dall'ondata populista globale concretizzatasi nell'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti e nella decisione dei britannici di uscire dall'Unione europea. Ha studiato legge all'università e nel 1998 è stata eletta per la prima volta come consigliera regionale nel Nord-Pas-de-Calais. Si è sposata due volte e dal primo matrimonio ha tre figli, nati alla fine degli anni '90. Divorziata entrambe le volte, ora il suo compagno è Louis Aliot, vicepresidente del FN ed ex segretario del partito.
2 di 11 © -afp|François Fillon, Les Républicains - Figlio di un notaio e di una storica, originario di Le Mans, nell'ovest della Francia, amante delle corse di auto, è sposato con Penelope Kathryn Clarke, gallese, con la quale ha avuto cinque figli. Con un progetto che viene definito radicale, Fillon ha un programma che combina elementi liberali a livello economico e conservatori dal punto di vista etico. Per esempio vorrebbe riservare alle coppie eterosessuali la possibilità di adottare bambini e la procreazione assistita e proibire la maternità surrogata. Punta a ottenere un risparmio sulla spesa pubblica di 100 miliardi di euro in cinque anni e un aumento di 12 miliardi nel bilancio della Difesa e della sicurezza. Laureato in diritto, ha ammesso di essere arrivato alla politica per caso, come aiutante parlamentare del deputato Joël Le Theule nel 1976. Più volte ministro, ha vinto a sorpresa le primarie del centro-destra. Lasciando fuori dalla corsa Nicolas Sarkozy al primo turno e battendo Alain Juppè al secondo. Da quel momento è rimasto per un po' il grande favorito per la corsa all'Eliseo; fino a quando gli scandali non si sono abbattuti sulla sua campagna elettorale: il settimanale "Le Canard Enchainé" rivela che ha assunto la moglie Penelope come sua assistente parlamentare fra il 1998 e il 2002, ma che del lavoro di lei non c'è traccia. Comincia così lo scandalo che riguarda i cosiddetti impieghi fittizi della moglie e di due figli del politico: la procura finanziaria francese apre un'indagine e Fillon viene convocato dai giudici per il 15 marzo, quando diventerà formalmente indagato.
3 di 11 © -afp|Emmanuel Macron, En marche! Figlio di due medici di Amiens (nel nord della Francia), si è formato nel grande vivaio degli incarichi pubblici francesi, la Scuola nazionale di amministrazione. Dopo aver terminato gli studi, ha iniziato a lavorare come ispettore delle finanze, prima di entrare nel mondo dell'impresa privata, con un posto alla banca Rothschild nel 2008, di cui divenne socio. L'incarico gli ha fatto guadagnare l'etichetta di "amico della finanza" dai suoi rivali, nonostante Macron abbia insistito piuùvolte che è ciò che lo distingue dai politici di professione che vivono grazie al denaro pubblico. "Io non voglio una carriera politica, non voglio stare qui per 15 anni", ha dichiarato in un recente comizio a Parigi. Come banchiere, ha unito il suo lavoro alla collaborazione con l'allora candidato alla presidenza François Hollande. Convinto che la "politica sia un droga pesante", è entrato all'Eliseo nel 2012 insieme ad Hollande come segretario generale aggiunto e li' e' stato architetto delle prime riforme economiche avanzate dal presidente socialista. Il suo peccato originale, non essere mai stato eletto a un incarico, gli ha impedito di diventare ministro del Bilancio nel primo governo Valls, nel marzo del 2014 : ma non fu così cinque mesi dopo quando assunse l'incarico di ministro dell'Economia, sostituendo Arnaud Montebourg, a sua volta aspirante alla presidenza. La sua intenzione di comandare in solitaria divenne chiara un anno fa con la nascita del movimento politico En marche, piattaforma ispirata alla campagna di Barack Obama negli Stati Uniti da cui lancio' la sua candidatura presidenziale, dopo le sue dimissioni dal governo ad agosto. Appassionato musicista (ha ottenuti diversi premi come pianista al conservatorio di Amiens) e di filosofia, la sua presenza costante sui media francesi gli è valsa grande visibilità. Ed è diventato anche oggetto del gossip nazionale, visto che la moglie, Brigitte Trogneux, è una sua ex professoressa, più anziana di lui di 24 anni.
4 di 11 © -afp|Benoît Hamon, Parti Socialiste Ministro durante i governi Ayrault I, Ayrault II e Valls I, dopo gli studi universitari lavorò come assistente parlamentare e successivamente fu collaboratore di Lionel Jospin. Nel 1997 si candidò alle elezioni legislative, ma non riuscì a risultare eletto; nonostante la sconfitta continuò a essere attivo in politica e per alcuni anni fu consigliere dell'allora ministro Martine Aubry. Fra il 2001 e il 2004 rivestì la carica di direttore della pianificazione strategica per l'istituto di sondaggi Ipsos e nello stesso periodo venne eletto nel consiglio comunale di Brétigny-sur-Orge, dove rimase fino al 2008. Nel 2004 si candidò al Parlamento europeo e venne eletto deputato per la circoscrizione Francia orientale. . Intanto, nel 2005 fu nominato segretario nazionale del Partito Socialista, carica dalla quale si dimise due anni dopo. Nel 2009 si ricandidò per le europee, ma non risultò eletto. Nel maggio del 2012 entrò a far parte del governo Ayrault come Ministro delegato all'Economia sociale e solidale. Nello stesso anno prese parte alle elezioni legislative e riuscì a farsi eleggere deputato all'Assemblea Nazionale per il dipartimento degli Yvelines. Il 49enne Hamon, rappresenta l’ala più di sinistra del partito ed è considerato uno dei “frondeur”, cioè un socialista interno al partito ma critico del governo di Valls e di Hollande. Il “reddito universale” è stato il tema portante della sua campagna.
5 di 11 © -afp|Jean Luc Melenchon, La France Insoumise Filosofo e appassionato di letteratura, ha scritto più di una decina di libri. Si tratta per la maggior parte di saggi filosofici sulla condizione umana. Senatore dal 1986 (per il dipartimento dell'Essonne) al gennaio 2010 (con un'interruzione dal 2000 al 2004), è stato delegato del ministro dell'educazione nel governo Jospin dal 2000 al 2002, per occuparsi dell'insegnamento professionale. Per continue divergenze con Ségolène Royal, nel 2008 ha fondato il Partito della Sinistra, di orientamento neo-giacobino ed ecologista. Per le europee del 2009 il partito si è alleato con il Partito Comunista Francese in un Fronte di Sinistra. Queste stesse forze politiche hanno candidato Mélenchon alle presidenziali del 2012, ottenendo più dell'11% dei voti, al quarto posto tra i candidati all'Eliseo. Alla fine di gennaio 2016 Mélenchon propone la sua candidatura alla presidenza della Repubblica, invitando i francesi ad appoggiarlo attraverso il sito internet jlm2017.fr e raccogliendo in pochi giorni più di 100.000 sostenitori. Appassionato di nuove tecnologie, si reca regolarmente alle fiere di giochi elettronici, ma anche a quelle di fumetti e d'arte contemporanea. Questo lo rende molto popolare tra i giovani. A febbraio ha innovato il modo di fare politica, realizzando a Parigi il primo meeting olografico della storia, in diretta da Lione.
6 di 11 © -afp|Philippe Poutou, Nouveau Parti Anticapitaliste Operaio in una fabbrica della Ford vicino a Bordeaux dove è da anni delegato sindacale, si è già candidato alle presidenziali del 2012 per l'NPA ottenendo l'1,1% dei consensi e posizionandosi al terz'ultimo posto tra i vari candidati. È nuovamente candidato per l'NPA.
7 di 11 © -afp|Jean Lassalle, Résistons! Già sindaco di un piccolo villaggio dei Pirenei francesi, è conosciuto per aver fatto uno sciopero della fame di 39 giorni per protestare contro la delocalizzazione di una fabbrica dalla sua cittadina a una località che si trovava 65 km più lontano.
8 di 11 © -afp|Nicolas Dupont Aignan, Debout la France E' il candidato della destra sovranista moderata. Vicino a Nicolas Sarkozy, si è allontanato dall'ex presidente della Repubblica nel 2007 per fondare il suo partito. Ha 57 anni, anche lui ex studente dell'Ena, è candidato all'Eliseo per la terza volta.
9 di 11 © -afp|Jacques Cheminade, Solidarité et progrès Tra i candidati della destra antisistema, il 75enne Jacques Cheminade di Solidarieta' e Progresso propone l'uscita di Parigi dall'Europa e dalla Nato, l'addio all'euro e il ritorno al franco. Sostiene che la Ue sia un complotto ordito dalla Cia per favorire gli americani, e sostiene la colonizzazione della Luna. Si è già candidato alle presidenziali nel 1981, nel 1988, nel 1995 e nel 2012 senza mai andare oltre lo 0,25%. Ci ha provato anche nel 2002 e nel 2007 ma non è riuscito a raggiungere il sostegno alla candidatura.
10 di 11 © -afp|Francois Asselineau, Union Populaire Répubblicaine Ha raccolto le 500 firme in extremis il candidato sovranista Francois Asselineau. Il 59enne è il leader di Unione popolare repubblicana, ma un tempo era vicino alla destra di Charles Pasqua. Ex "enarca", molto critico con l'Unione europea, il tema portante della sua campagna è quello della "Frexit", vale a dire l'uscita della Francia dall'Europa.
11 di 11 © -afp|Nathalie Arthaud, Lutte Ouvrière La candidata di Lotta Operaia, ha 47 anni ed è insegnante di economia, già portavoce della storica leader troskysta Arlette Laguiller. Si tratta della sua seconda campagna presidenziale dopo quella del 2012 in cui aveva ottenuto lo 0,56%. È stata pure candidata al Parlamento europeo e alle legislative francesi.