© Ufficio stampa|L'evento ‘live’ è nato per porre l'attenzione sulle specifiche fasi manifatturiere della filiera di Cuoio di Toscana
© Ufficio stampa|Quattro i focus svelati durante la performance, sintesi che ripercorre un mestiere antico che, oggi più di sempre, ha un valore indiscusso
© Ufficio stampa|Si parte dalla materia prima per mostrarne le tre forme essenziali: pieno fiore, smerigliato e tinto in botte e le caratteristiche peculiari di Cuoio di Toscana derivanti dall’esclusiva concia lenta in vasca al vegetale
© Ufficio stampa|Il cuoio così lavorato è sostenibile a partire dal suo DNA perché si basa sul concetto di economia circolare, visto che il pellame lavorato dalle concerie del Consorzio è uno scarto dell'industria alimentare
© Ufficio stampa|Il secondo step del percorso è dedicato ai tannini e alla qualità nella ‘slow production’
© Ufficio stampa|I tannini, sostanze 100% naturali che si legano alle proteine della pelle, garantiscono una concia esente da metalli, a tutela della salute dei consumatori e della qualità del prodotto e dell'ambiente
© Ufficio stampa|Il focus successivo è invece sulle principali metodologie di rifinizione del cuoio
© Ufficio stampa|Tale fase ha avuto uno sviluppo considerevole per andare incontro alle esigenze delle aziende di moda
© Ufficio stampa|Il percorso si è concluso con l'illustrazione delle principali costruzioni di calzature uomo e donna e con la dimostrazione visiva dei vari passaggi
© Ufficio stampa|Cuoio di Toscana ha quote di mercato pari al 98% di quello italiano e oltre l'80% di quello europeo
© Ufficio stampa|Il marchio è nato con l’obiettivo di farsi portavoce nel mondo di uno dei distretti leader della concia
© Ufficio stampa|Le aziende che fanno parte del brand sono tutte in provincia di Pisa
© Ufficio stampa|L'evento ‘live’ è nato per porre l'attenzione sulle specifiche fasi manifatturiere della filiera di Cuoio di Toscana
© Ufficio stampa|Quattro i focus svelati durante la performance, sintesi che ripercorre un mestiere antico che, oggi più di sempre, ha un valore indiscusso
© Ufficio stampa|Si parte dalla materia prima per mostrarne le tre forme essenziali: pieno fiore, smerigliato e tinto in botte e le caratteristiche peculiari di Cuoio di Toscana derivanti dall’esclusiva concia lenta in vasca al vegetale
© Ufficio stampa|Il cuoio così lavorato è sostenibile a partire dal suo DNA perché si basa sul concetto di economia circolare, visto che il pellame lavorato dalle concerie del Consorzio è uno scarto dell'industria alimentare
© Ufficio stampa|Il secondo step del percorso è dedicato ai tannini e alla qualità nella ‘slow production’
© Ufficio stampa|I tannini, sostanze 100% naturali che si legano alle proteine della pelle, garantiscono una concia esente da metalli, a tutela della salute dei consumatori e della qualità del prodotto e dell'ambiente
© Ufficio stampa|Il focus successivo è invece sulle principali metodologie di rifinizione del cuoio
© Ufficio stampa|Tale fase ha avuto uno sviluppo considerevole per andare incontro alle esigenze delle aziende di moda
© Ufficio stampa|Il percorso si è concluso con l'illustrazione delle principali costruzioni di calzature uomo e donna e con la dimostrazione visiva dei vari passaggi
© Ufficio stampa|Cuoio di Toscana ha quote di mercato pari al 98% di quello italiano e oltre l'80% di quello europeo
© Ufficio stampa|Il marchio è nato con l’obiettivo di farsi portavoce nel mondo di uno dei distretti leader della concia
© Ufficio stampa|Le aziende che fanno parte del brand sono tutte in provincia di Pisa