© ufficio-stampa|Il Big Sur. Il sogno. La costa pacifica percorsa da San Francisco a Los Angeles, casa del sole e delle nuvole, dei fuoristrada dei farmers e delle decappottabili dei giocatori di golf. Tutto pare rilassato qui dove l’acqua pare avere quella antica e decantata forza purificatrice.
© ufficio-stampa|San Francisco, Alamo Square. Mr. Clifton ha raccolto negli ultimi dieci anni parecchie scarpe nelle quali piantava bulbi. La gente ha poi cominciato a regalargli calzature usate dalla buona tenuta.
© ufficio-stampa|Sotto la Sierra Nevada verso Yosemite Park. Un furgoncino già visto mille volte nei telefilm è lì abbandonato mentre cavalli selvaggi brucano l’erba: in quel contesto rappresenta nel migliore dei modi la caducità dell’essere umano.
© ufficio-stampa|Death Valley. Appare un lago in lontananza. Non è acqua. È sale. Cristalli di sale che luccicano in uno dei posti più bassi al mondo, sotto 80 metri dal livello del mare. Esci dall’auto e senti la pelle delle braccia che, dopo un paio di minuti, pare accartocciarsi.
© ufficio-stampa|Las Vegas: il regno delle capacità idrauliche, ingegneristiche, elettriche, informatiche e di progettazione dell’uomo. In questa fotografia è ripreso l’hotel New York New York, una struttura ricettiva composta da differenti, forse 12, torri collegate tra loro.
© ufficio-stampa|Il Rodeo. R maiuscola. Arrivati purtroppo con un giorno di anticipo, mentre i cauboi - si scrive così vero? - allestiscono la struttura, posizionano le coccarde con la bandiera americana, mentre furgoncini vanno e vengono trasportando bestiame e cavalli.
© ufficio-stampa|Antelope Canyon: dove la Natura, in casa Navajo, si prende gioco dell’uomo e rivela la propria capacità di costruire e colorare. L’acqua e il vento attraversano questo canyon portando in superficie minerali differenti creando cunicoli sinuosi dal cromatismo spinto.
© ufficio-stampa|La sella. Il ranch con i cavalli. La Monument Valley. Ecco, qui la prima vera emozione di un’America rurale e nativa. Mille ricordi, sparatorie, rincorse, trattati di pace, fumate di calumet, totem, danze della pioggia. Silenzio. Soprattutto il silenzio accarezzato dal vento.
© ufficio-stampa|Il Central market di Los Angeles: una scoperta. Stupisce la notevole dimensione della frutta in generale. Grande, grossa e sana. Insomma, frutta americana.
© ufficio-stampa|Los Angeles City Hall: il municipio della metropoli californiana rappresentava per Turchetto, con tutte le bandiere al vento, una delle icone della suainfanzia. Nelle storie di Superman, infatti, uno dei supereroi preferiti dell'autore, il palazzo era la sede del quotidiano "Daily Planet" dove lavorava Clark Kent. Inoltre, il palazzo è rappresentato sul distintivo della polizia locale LAPD. Insomma, una struttura solida e massiccia che pare viva.
© ufficio-stampa|La copertina del volume.
© ufficio-stampa|Il Big Sur. Il sogno. La costa pacifica percorsa da San Francisco a Los Angeles, casa del sole e delle nuvole, dei fuoristrada dei farmers e delle decappottabili dei giocatori di golf. Tutto pare rilassato qui dove l’acqua pare avere quella antica e decantata forza purificatrice.
© ufficio-stampa|San Francisco, Alamo Square. Mr. Clifton ha raccolto negli ultimi dieci anni parecchie scarpe nelle quali piantava bulbi. La gente ha poi cominciato a regalargli calzature usate dalla buona tenuta.
© ufficio-stampa|Sotto la Sierra Nevada verso Yosemite Park. Un furgoncino già visto mille volte nei telefilm è lì abbandonato mentre cavalli selvaggi brucano l’erba: in quel contesto rappresenta nel migliore dei modi la caducità dell’essere umano.
© ufficio-stampa|Death Valley. Appare un lago in lontananza. Non è acqua. È sale. Cristalli di sale che luccicano in uno dei posti più bassi al mondo, sotto 80 metri dal livello del mare. Esci dall’auto e senti la pelle delle braccia che, dopo un paio di minuti, pare accartocciarsi.
© ufficio-stampa|Las Vegas: il regno delle capacità idrauliche, ingegneristiche, elettriche, informatiche e di progettazione dell’uomo. In questa fotografia è ripreso l’hotel New York New York, una struttura ricettiva composta da differenti, forse 12, torri collegate tra loro.
© ufficio-stampa|Il Rodeo. R maiuscola. Arrivati purtroppo con un giorno di anticipo, mentre i cauboi - si scrive così vero? - allestiscono la struttura, posizionano le coccarde con la bandiera americana, mentre furgoncini vanno e vengono trasportando bestiame e cavalli.
© ufficio-stampa|Antelope Canyon: dove la Natura, in casa Navajo, si prende gioco dell’uomo e rivela la propria capacità di costruire e colorare. L’acqua e il vento attraversano questo canyon portando in superficie minerali differenti creando cunicoli sinuosi dal cromatismo spinto.
© ufficio-stampa|La sella. Il ranch con i cavalli. La Monument Valley. Ecco, qui la prima vera emozione di un’America rurale e nativa. Mille ricordi, sparatorie, rincorse, trattati di pace, fumate di calumet, totem, danze della pioggia. Silenzio. Soprattutto il silenzio accarezzato dal vento.
© ufficio-stampa|Il Central market di Los Angeles: una scoperta. Stupisce la notevole dimensione della frutta in generale. Grande, grossa e sana. Insomma, frutta americana.
© ufficio-stampa|Los Angeles City Hall: il municipio della metropoli californiana rappresentava per Turchetto, con tutte le bandiere al vento, una delle icone della suainfanzia. Nelle storie di Superman, infatti, uno dei supereroi preferiti dell'autore, il palazzo era la sede del quotidiano "Daily Planet" dove lavorava Clark Kent. Inoltre, il palazzo è rappresentato sul distintivo della polizia locale LAPD. Insomma, una struttura solida e massiccia che pare viva.
© ufficio-stampa|La copertina del volume.