Da tre anni in Afghanistan, dopo diverse esperienze di cooperazione, in oltre dieci anni, nelle agenzie dell'Onu in giro per il mondo. Barbara De Anna, quarantenne fiorentina rimasta gravemente ferita in un attentato kamikaze a Kabul, lavorava nella capitale afghana dal dicembre del 2011 come funzionaria dell'Organizzazione internazionale delle Migrazioni. In Afghanistan era arrivata nell'ottobre 2010, a Herat, dove si concentra il contingente italiano, a testimonianza di impegno sul fronte della cooperazione sempre in prima linea da circa dieci anni.
Laureatasi a Firenze in relazioni internazionali nel 2001, De Anna ha poi conseguito una specializzazione all'Università di New York nel 2008. In mezzo, diversi incarichi operativi: due anni in Honduras con l'Undp (United Nations Development programme), poi in Liberia e Timor Est tra il 2006 e 2007, proprio al culmine della guerra civile che flagellò il paese asiatico dopo l'indipendenza. Quindi, un incarico per l'Unchr in Giordania, prima di essere assunta nel 2010 dall'Oim - la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio - e subito trasferita in Afghanistan, prima ad Herat e poi a Kabul, dove da ieri lotta tra la vita e la morte.