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La nascita del Partito Democratico avviene ufficialmente il 14 ottobre 2007 con le primarie vinte da Walter Veltroni. Gli altri concorrenti alla segreteria sono Rosy Bindi, Enrico Letta, Mario Adinolfi, Pier Giorgio Gawronski e Jacopo G. Schettini. Veltroni vene eletto segretario con il 75% dei consensi. Con Veltroni leader il Pd perde le elezioni politiche del 2008 pur conquistando il 33% dei voti. Il 17 febbraio 2009, a seguito della pesante sconfitta del Pd nelle elezioni regionali in Sardegna, si dimette dall'incarico.
2 di 5 © Ansa|La nascita del Partito Democratico avviene ufficialmente il 14 ottobre 2007 con le primarie vinte da Walter Veltroni. Gli altri concorrenti alla segreteria sono Rosy Bindi, Enrico Letta, Mario Adinolfi, Pier Giorgio Gawronski e Jacopo G. Schettini. Veltroni vene eletto segretario con il 75% dei consensi. Con Veltroni leader il Pd perde le elezioni politiche del 2008 pur conquistando il 33% dei voti. Il 17 febbraio 2009, a seguito della pesante sconfitta del Pd nelle elezioni regionali in Sardegna, si dimette dall'incarico.
Il 21 febbraio 2009, dopo le dimissioni di Walter Veltroni, viene eletto segretario del Partito Democratico il suo vice Dario Franceschini con 1047 preferenze. In vista delle elezioni primarie del Partito Democratico del 25 ottobre 2009, Franceschini è candidato segretario, insieme a Pier Luigi Bersani e Ignazio Marino. Ottiene oltre un milione di voti, pari al 34% dei consensi, venendo superato da Bersani che diventa quindi il nuovo segretario.
3 di 5 © LaPresse|Il 21 febbraio 2009, dopo le dimissioni di Walter Veltroni, viene eletto segretario del Partito Democratico il suo vice Dario Franceschini con 1047 preferenze. In vista delle elezioni primarie del Partito Democratico del 25 ottobre 2009, Franceschini è candidato segretario, insieme a Pier Luigi Bersani e Ignazio Marino. Ottiene oltre un milione di voti, pari al 34% dei consensi, venendo superato da Bersani che diventa quindi il nuovo segretario.
Il 25 ottobre 2009 Pierluigi Bersani vince le elezioni primarie, battendo il segretario uscente Dario Franceschini e il senatore Ignazio Marino, e viene così eletto segretario nazionale del Pd. Nel luglio 2012 si candida alle primarie indette per scegliere il candidato premier del centrosinistra alle elezioni politiche del 2013. Tra gli sfidanti di Bersani: il sindaco di Firenze Matteo Renzi (Pd), il presidente della regione Puglia e presidente di Sel Nichi Vendola, il consigliere della regione Veneto Laura Puppato (Pd) e l'assessore al Bilancio del comune di Milano Bruno Tabacci (Api). Nel primo turno si posiziona primo tra i cinque candidati con 1.395.096 voti complessivi pari al 44.9% contro 1.104.958 voti pari al 35,5% di Matteo Renzi. Il 2 dicembre 2012, al secondo turno, Bersani vince con 1.706.457 voti, pari al 60,9%, mentre Renzi ottiene 1.095.925 voti, il 39,1%. Il 19 aprile 2013, dopo l'esito fallimentare delle elezioni politiche e delle candidature a Presidente della Repubblica di Franco Marini e Romano Prodi, sentitosi tradito da un quarto della sua coalizione, annuncia le dimissioni da segretario del Pd.
4 di 5 © LaPresse|Il 25 ottobre 2009 Pierluigi Bersani vince le elezioni primarie, battendo il segretario uscente Dario Franceschini e il senatore Ignazio Marino, e viene così eletto segretario nazionale del Pd. Nel luglio 2012 si candida alle primarie indette per scegliere il candidato premier del centrosinistra alle elezioni politiche del 2013. Tra gli sfidanti di Bersani: il sindaco di Firenze Matteo Renzi (Pd), il presidente della regione Puglia e presidente di Sel Nichi Vendola, il consigliere della regione Veneto Laura Puppato (Pd) e l'assessore al Bilancio del comune di Milano Bruno Tabacci (Api). Nel primo turno si posiziona primo tra i cinque candidati con 1.395.096 voti complessivi pari al 44.9% contro 1.104.958 voti pari al 35,5% di Matteo Renzi. Il 2 dicembre 2012, al secondo turno, Bersani vince con 1.706.457 voti, pari al 60,9%, mentre Renzi ottiene 1.095.925 voti, il 39,1%. Il 19 aprile 2013, dopo l'esito fallimentare delle elezioni politiche e delle candidature a Presidente della Repubblica di Franco Marini e Romano Prodi, sentitosi tradito da un quarto della sua coalizione, annuncia le dimissioni da segretario del Pd.
Dopo le dimissioni di Pierluigi Bersani il Pd è alla ricerca di un traghettatore che rilanci il partito rappresentandone tutte le anime in attesa del congresso. L'unico candidato alla segreteria è Guglielmo Epifani. L'11 maggio l'ex numero della Cgil viene eletto segretario dall'Assemblea nazionale del Pd con 458 preferenze, pari all'85,8% dei voi validi. Entro ottobre verrà convocato il congresso per eleggere il nuovo leader del partito.
5 di 5 © Da video|Dopo le dimissioni di Pierluigi Bersani il Pd è alla ricerca di un traghettatore che rilanci il partito rappresentandone tutte le anime in attesa del congresso. L'unico candidato alla segreteria è Guglielmo Epifani. L'11 maggio l'ex numero della Cgil viene eletto segretario dall'Assemblea nazionale del Pd con 458 preferenze, pari all'85,8% dei voi validi. Entro ottobre verrà convocato il congresso per eleggere il nuovo leader del partito.
Epifani e i suoi fratelli: tutti i leader del Pd
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2 di 5 © Ansa|La nascita del Partito Democratico avviene ufficialmente il 14 ottobre 2007 con le primarie vinte da Walter Veltroni. Gli altri concorrenti alla segreteria sono Rosy Bindi, Enrico Letta, Mario Adinolfi, Pier Giorgio Gawronski e Jacopo G. Schettini. Veltroni vene eletto segretario con il 75% dei consensi. Con Veltroni leader il Pd perde le elezioni politiche del 2008 pur conquistando il 33% dei voti. Il 17 febbraio 2009, a seguito della pesante sconfitta del Pd nelle elezioni regionali in Sardegna, si dimette dall'incarico.
3 di 5 © LaPresse|Il 21 febbraio 2009, dopo le dimissioni di Walter Veltroni, viene eletto segretario del Partito Democratico il suo vice Dario Franceschini con 1047 preferenze. In vista delle elezioni primarie del Partito Democratico del 25 ottobre 2009, Franceschini è candidato segretario, insieme a Pier Luigi Bersani e Ignazio Marino. Ottiene oltre un milione di voti, pari al 34% dei consensi, venendo superato da Bersani che diventa quindi il nuovo segretario.
4 di 5 © LaPresse|Il 25 ottobre 2009 Pierluigi Bersani vince le elezioni primarie, battendo il segretario uscente Dario Franceschini e il senatore Ignazio Marino, e viene così eletto segretario nazionale del Pd. Nel luglio 2012 si candida alle primarie indette per scegliere il candidato premier del centrosinistra alle elezioni politiche del 2013. Tra gli sfidanti di Bersani: il sindaco di Firenze Matteo Renzi (Pd), il presidente della regione Puglia e presidente di Sel Nichi Vendola, il consigliere della regione Veneto Laura Puppato (Pd) e l'assessore al Bilancio del comune di Milano Bruno Tabacci (Api). Nel primo turno si posiziona primo tra i cinque candidati con 1.395.096 voti complessivi pari al 44.9% contro 1.104.958 voti pari al 35,5% di Matteo Renzi. Il 2 dicembre 2012, al secondo turno, Bersani vince con 1.706.457 voti, pari al 60,9%, mentre Renzi ottiene 1.095.925 voti, il 39,1%. Il 19 aprile 2013, dopo l'esito fallimentare delle elezioni politiche e delle candidature a Presidente della Repubblica di Franco Marini e Romano Prodi, sentitosi tradito da un quarto della sua coalizione, annuncia le dimissioni da segretario del Pd.
5 di 5 © Da video|Dopo le dimissioni di Pierluigi Bersani il Pd è alla ricerca di un traghettatore che rilanci il partito rappresentandone tutte le anime in attesa del congresso. L'unico candidato alla segreteria è Guglielmo Epifani. L'11 maggio l'ex numero della Cgil viene eletto segretario dall'Assemblea nazionale del Pd con 458 preferenze, pari all'85,8% dei voi validi. Entro ottobre verrà convocato il congresso per eleggere il nuovo leader del partito.