Marta Grande, perde la presidenza della Camera per colpa delle non-lauree?

La deputata del Movimento 5 Stelle Marta Grande aveva fatto sfoggio di un curriculum ricco e internazionale. Di cui però, si sono perse le tracce quando si è accreditata alla Camera fornendo i propri dati per la pagina web istituzionale. Sul sito del Parlamento, alla voce titoli di studio, le vengono riconosciuti soltanto "Laurea in lingue e commercio internazionale, Master in Studi Europei" e la sua professione attuale è quella di "Studente" visto che è laureanda magistrale in Relazioni Internazionali, studi politici-internazionali presso l'Università Roma Tre. Il primo titolo riconosciuto è il Bachelor of Art conseguito presso l'Università dell'Alabama in Huntsville (che in quanto diploma biennale, non coincide del tutto con una laurea triennale) ed è scomparso il corso seguito in Cina (titolo di studio che non è completamente riconosciuto in Italia). Forse proprio questo venir meno dei tanto declamati diplomi stranieri è all'origine dell'esclusione di Marta Grande dalla rosa dei candidati a Cinque Stelle per la presidenza della Camera.
La grillina si difende: non sono Oscar Giannino
- "In relazione alle illazioni riportate da Libero sulla veridicità dei miei titoli accademici - spiega Marta Grande - ritengo sia necessario fare un po' di chiarezza". "In nessun luogo - assicura - ricordo di aver discusso in merito alla validità o meno della mia laurea conseguita in Usa, di quanto o come questa possa avere una validità legale nel nostro Paese, quantunque si legga il contrario ed alla mistificazione si sia aggiunto un alone di confusione tanto fuorviante quanto inutile". L'attacco nei suoi confronti lo ritiene violento, tanto da farle definire la "gogna mediatica cui sono stata sottoposta" come "un vero e proprio stalking da parte di giornalisti (o sedicenti tali), fotografi e cronisti".