Tibet: una nazione che evoca da sempre un sentimento religioso, mistico, di pace, una vitale "centralina" spirituale per tutti gli esseri umani. Padiglione Tibet, un'idea che nella propria semplicità racchiude una forte carica emozionale, è un sogno, una chimera che non potrà, almeno per ora, trovare una collocazione ufficiale all'interno della Biennale stessa per la semplice ragione che il Tibet non può essere riconosciuto come Paese sovrano. Tutto ciò naturalmente a livello ufficiale. Credo che il sistema arte debba opporsi a tutto questo, usando i mezzi e le possibilità che la sua stessa struttura le offre, rompendo gli schemi ed il muro di silenzio che da troppo tempo sta rendendo vano ogni tentativo di aiuto al popolo tibetano.
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