Controllati e tartassati

Le Piccole e medie imprese rischiano 122 controlli all'anno

Secondo la Cgia di Mestre non è vero che le imprese non vengono mai ispezionate. "Ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro" è l'area più a rischio accertamenti: in media 60 all'anno

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Inps, Inail, Ispettorato Nazionale del Lavoro, Agenzia delle Entrate, delle Dogane e Monopoli, USL, Vigili del fuoco. Sono solo alcuni dei diciannove enti pubblici che durante l'anno possono potenzialmente ordinare ben 122 controlli nei confronti delle aziende italiane. È quanto emerge da uno studio della CGIA di Mestre.

A illustrare come si è arrivati a questa conclusione è Paolo Zabeo, coordinatore dell'Ufficio studi. "Dopo aver diviso il quadro legislativo in quattro grandi aree - spiega - abbiamo calcolato il numero dei principali controlli nei quali una piccola azienda può incorrere a seguito dell’attività ispettiva realizzata dagli enti preposti.

Ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro: quest’area è la più a “rischio”: è interessata da 60 controlli che possono essere effettuati da 11 enti ed istituti diversi;

Fisco: in questo ambito il numero dei controlli è pari a 30 e sono sei le agenzie e gli enti coinvolti;

Contrattualistica: nell’area lavoro il numero dei possibili controlli si attesta a 21, mentre gli istituti e le agenzie interessate sono quattro;

Amministrativo: questo settore registra 11 controlli che sono ad appannaggio di sette diversi enti ed istituti

“Con un coacervo di norme spesso incomprensibili e in parecchi casi in contraddizione fra loro – prosegue Zabeo - qualsiasi imprenditore, soprattutto se piccolo, corre il pericolo di non essere mai in regola con la legge. Pertanto, l’ipotesi di un controllo viene vissuto dal titolare dell’attività come un incubo che rischia di gettare nel panico chiunque".

Nel 2018 i contribuenti "avvicinati" dal fisco sono stati 2,9 milioni. Nella maggioranza dei casi i soggetti controllati erano titolari di partita Iva. A tutto ciò si aggiunge il fatto che l'Agenzia delle Entrate ha trasmesso, sempre nel 2018, 1.901.138 lettere con richieste di chiarimenti su irregolarità riscontrate o potenziali. Per quanto riguarda gli altri organi ispettivi, l'attività di vigilanza ha coinvolto 164.655 aziende, oltre ai 43.433 interventi dei Nas.