"Se avessi conosciuto meglio Roma e i suoi centri di potere avrei evitato certe ingenuità. Ma rifarei tutto. Ora si tratta di ripartire e lo stiamo facendo benissimo" - così aveva detto Matteo Salvini preparandosi con gli alleati del centrodestra alla manifestazione di oggi a Roma contro il governo Conte. "Non so se sarà una spallata - aveva aggiunto - ma riempiremo le piazze, questo è sicuro".
Detto fatto. La spallata del leader della Lega (sostento da tutto il centrodestra) potrebbe scuotere l'esecutivo proprio dalla piazza storica della sinistra, quella piazza San Giovanni in Laterano, cara al Pci di Berlinguer, ai sindacati e cornice storica del Primo Maggio. "Saremo in 100mila, forse in 200mila", rilancia Salvini, forte dell'appoggio di Fratelli d'Italia e Forza Italia, con Silvio Berlusconi che sembra riconoscere apertamente la leadership del numero uno del Carroccio: "E' leader chi prende più voti", taglia corto il Cavaliere.
CasaPound e Fratelli d'Italia - Non mancano le polemiche per l'annunciata presenza di CasaPound, che non manca di rinfocolare le accuse di fascismo, ma Salvini risponde: "Già mettono le mani avanti, dicono che siamo fascisti, razzisti, nazisti... Ma oggi qui ci saranno mamme e papà, operai e poliziotti e gli italiani che non vogliono essere spennati". Polemiche anche sul simbolo leghista che svetta a dominare il palco, quell'Alberto da Giussano che irrita in particolare FdI: "Doveva essere la manifestazione di tutti", lamenta Giorgia Meloni: "Ci saremo, con le bandiere tricolori, come avevamo promesso e come tutti avevamo annunciato. Mi dispiace però dover scoprire a poche ore dal suo svolgimento, che quella che doveva essere una manifestazione di tutti avrà in realtà i simboli della lega, addirittura sul palco. Come se fossimo ospiti in casa d'altri - chiosa in una nota il presidente di Fratelli d'Italia - in una piazza che, con passione, abbiamo contribuito a riempire. Peccato, un'altra occasione persa di dimostrare che siamo compatti, di mettere i sogni del nostro grande popolo prima degli interessi del singolo partito",
L'affondo di Salvini - Ma a mettere tutto il centrodestra d'accordo è la volontà di incrinare un governo che attraversa un momento critico. E la manifestazione cade proprio nel mezzo di un duro scontro sulla manovra, con ultimatum contrapposti, richiesta di vertici di maggioranza, intese che ancora non si raggiungono. E allora il leader della Lega calca la mano: "Al governo ci sono scemo e più scemo. Mettono le tasse, poi gli italiani se ne accorgono e cercano di tornare indietro. Stanno massacrando le partite Iva e i piccoli artigiani ma noi daremo battaglia: oggi piazza San giovanni è la piazza degli italiani che non vogliono essere spennati per l'ennesima volta. Hanno detto che facevano il governo per togliere l'Iva, tagliare le tasse, il cuneo fiscale, dare gli asili nido gratis, è sparito tutto. Dopo un mese di governo stanno dimostrando tutta la loro incapacità e la loro fame di poltrone. "Porti aperti e tasche vuote: questa è la sintesi di un mese di governo. Tasse e manette: togliere il voto agli anziani, tornare alla Fornero, massacrare partite Iva e artigiani"
La sfida in un luogo simbolo - "Mi dicevano che ero matto - attacca Salvini a testa bassa - piazza San Giovanni, la piazza che in passato solo la sinistra riempiva. Eppure oggi qui ci siamo noi, in mezzo a operai, studenti, artigiani, mamme in cerca di lavoro. La sfida è lanciata, in un luogo simbolo che stavolta riunisce il centrodestra, pronto al voto di domenica prossima in Umbria. Poi, nei mesi successivi, le urne in Emilia Romagna e in altre Regioni. "Ci stiamo preparando a tornare al governo dalla porta principale - ripete convinto Matteo salvini - ci vorrà un mese, sei mesi, ma torneremo",
La conferma di Berlusconi - Anche Silvio Berlusconi difende il centrodestra unito, dopo la conferma della sua presenza "Dobbiamo dire agli italiani che stanno mettendo a rischio la loro libertà - tuona il leader di Forza Italia - io sono sicuro di quello che penso, di quello che decido e faccio sempre quello che ritengo giusto. In piazza San Giovanni. ci sarà l’Italia vera, concreta, che lavora, contro l’Italia ancora ideologica legata al comunismo“.