Da 21 anni la manifestazione racconta il vero piatto tipico italiano: è buono, sazia ed è emblema di valori positivi che nel mondo gli vengono riconosciuti.
Anche per questo motivo, i pastai italiani di Unione Italiana Food celebrano l’Italian way of pasta con la kermesse internazionale “Al Dente”: per 7 giorni, dal 18 al 25 ottobre, 130 ristoranti nel mondo proporranno una ricetta ispirata al futuro della pasta. E con l’hastag #pasta2050 la sfida è lanciata anche agli appassionati di tutto il mondo.
Le 130 ricette d’autore che raccontano al mondo la pasta del futuro. Roma, Milano, Shangai, Tokyo, Londra, Parigi, New York, Dubai, Berlino, Kuala Lumpur: sono solo alcune delle città dove per una settimana (18-25 ottobre) verrà proposta una ricetta di pasta ispirata al suo domani. Una sfida raccolta, tra gli altri, da pesi massimi della nostra cucina, come Heinz Beck, Massimiliano Alajmo e i fratelli Cerea. E migliaia di appassionati e food lovers il 25 ottobre, giornata mondiale della pasta, diranno la loro nella spaghettata virtuale #pasta2050 sui social
Istituzioni, stakeholder, chef, ristoranti e pasta lovers verranno coinvolti nella kermesse con una serie di iniziative speciali volute da Unione Italiana Food: da un lato omaggiano l’unicità della pasta e dello stile di vita italiano, dall’altro cercano di tracciare quali possono essere le tendenze di consumo della pasta da qui ai prossimi 30 anni.
Attualmente 1 italiano su 3 la mangia tutti i giorni, il mondo ne consuma 15 milioni di tonnellate, il doppio di 10 anni fa.
“Tendiamo a immaginare la pasta come un prodotto immutabile, in realtà questo piatto ha accompagnato nel tempo il cambiamento dei nostri stili di vita – spiega Riccardo Felicetti, presidente dei pastai di Unione Italiana Food. Se pensiamo a come mangiavamo la pasta 30 o 60 anni fa ci rendiamo conto di quanto siano cambiate ricette, occasioni di consumo, formati e porzioni. La fortuna della pasta nel mondo è dovuta proprio a come riesce a intercettare tendenze alimentari, culturali e sociali. Allo stesso tempo, si è evoluto anche il suo processo produttivo, con una crescente attenzione all’impatto ambientale e ai trend salutistici. Per questo abbiamo cercato di tracciare il futuro di questo alimento da qui al 2050, chiedendo a chef e appassionati di interpretarlo”.
Secondo Paolo Barilla, Presidente International Pasta Organisation, “Il consumo di pasta nel mondo è raddoppiato in 10 anni perché piace a tutti, ma c’è molto altro. Parliamo di un cibo accessibile e con un basso impatto ambientale. Un prodotto semplice e quotidiano che unisce le persone, versatile per come sa unirsi agli ingredienti tradizionali di ogni cucina del mondo e di aggiungere a qualunque piatto il sapore e i benefici della Dieta Mediterranea, il miglior stile di vita al mondo. Con il World Pasta Day rinnoviamo da 21 anni la responsabilità di proiettare verso il futuro questo alimento antichissimo eppure, ancora oggi, rivoluzionario nel suo essere buono per il palato, per il Pianeta e per la salute di chi lo abita.”
La pasta si candida quindi a alimento ideale per sfamare un mondo sospeso tra malnutrizione e obesità.
“Dopo cinquanta anni di lavoro con gli industriali pastai italiani, europei ed a livello internazionale posso affermare con assoluta convinzione che la pasta è stata e continuerà ad essere la regina della tavola - afferma Raffaello Ragaglini, Segretario Generale International Pasta Organization e Segretario Generale Onorario Unione delle Associazioni degli Industriali Pastai Europei (UNAFPA). La pasta è il prodotto che meglio interpreta una cultura alimentare salutare, sicura, consapevole e attenta alle tematiche della sostenibilità ambientale. Possiamo così riassumere la vera essenza della pasta: passione, tradizione, condivisione, qualità, salute e sostenibilità".