Scuola, dal Miur più di 65 milioni per la sicurezza degli studenti
Il ministero dell’Istruzione avvia un piano straordinario di prevenzione sugli edifici adibiti alla didattica. I primi 40 milioni saranno assegnati per le verifiche strutturali, altri 25,9 milioni verranno distribuiti per gli interventi. A gestire i fondi saranno Comuni e Province.
Un fondo speciale per garantire la sicurezza dei nostri studenti. Dopo la recente denuncia di Cittadinanzattiva, che nel suo annuale Osservatorio civico sull’edilizia scolastica segnalava come nell’ultimo anno i crolli e distacchi d’intonaco negli istituti avessero seguito la media di uno ogni tre giorni (70 episodi, con 17 feriti), il ministero dell’Istruzione corre immediatamente ai ripari. In partenza un piano straordinario di prevenzione che potrà contare su uno stanziamento di 65,9 milioni di euro. Fondi da assegnare agli enti locali proprietari di immobili pubblici – censiti nell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica - adibiti a ospitare quotidianamente bambini e ragazzi, per la verifica della solidità delle strutture. A riportare la notizia è il sito Skuola.net.
Un piano in due fasi, prima la verifica poi gli interventi
Il bando di finanziamento, pubblicato sul sito del Miur, sarà suddiviso in due tronconi, ognuno dedicato a un filone d’interventi. Il più consistente, 40 milioni complessivi, avrà lo scopo di accertare, anche attraverso il ricorso a indagini diagnostiche, lo stato di salute degli edifici scolastici; con l’attenzione rivolta soprattutto a solai e controsoffitti. A cui si aggiungono i 25,9 milioni previsti per la seconda fase, da distribuire successivamente, per gli eventuali interventi urgenti di messa in sicurezza delle strutture considerate pericolanti dopo le verifiche. In particolare, il 70% delle risorse sarà riservato a Comuni e/o unioni di Comuni mentre la restante parte sarà ad appannaggio di Province e Città Metropolitane.
Il ministro Fioramonti: “Il diritto allo studio riguarda anche strutture e ambienti”
“La sicurezza nelle scuole è una delle parole d’ordine, la prima, cui ispiro la mia azione - ha dichiarato
il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti - è una priorità assoluta per garantire l’effettività del diritto allo studio e per innalzare la qualità della didattica, che non può prescindere dalle strutture e dagli ambienti di apprendimento. Da subito, sull’edilizia scolastica ho chiesto la costituzione di una task-force per supportare gli enti locali, anche nel coordinamento di appalti, gare e ricostruzione degli edifici scolastici”.
I criteri per accedere al finanziamento
Gli Enti Locali potranno presentare la propria candidatura entro le ore 15 del 29 novembre 2019 e le domande saranno selezionate sulla base dei seguenti criteri: vetustà degli immobili, con particolare riferimento agli edifici costruiti prima del 1970, zona sismica, popolazione scolastica coinvolta, tipologia costruttiva dei solai, assenza di finanziamento negli ultimi cinque anni per interventi strutturali o per indagini diagnostiche, eventuale quota di cofinanziamento.
La viceministra Ascani: “Intervenire prima che sia troppo tardi”
"Questo Piano straordinario – sottolinea
Anna Ascani, viceministro all’Istruzione con delega proprio all’edilizia scolastica - servirà a conoscere in maniera puntuale lo stato in cui versano i nostri edifici e a mettere a disposizione risorse necessarie per intervenire su ciò che non va. Prima che sia troppo tardi. Non è ammissibile che uno studente non si senta al sicuro in classe. Non è accettabile che le famiglie che affidano i propri figli a un’istituzione scolastica si debbano preoccupare per la loro incolumità”.
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