"Ridurremo le commissioni sui pagamenti digitali e porteremo la soglia del contante da 3 a 2mila euro: non mi sembra che significhi criminalizzare nessuno". Lo ha detto Giuseppe Conte, presentando la Manovra e ribadendo che "Quota 100 resta, è un pilastro della legge". Sul contante il premier ha spiegato: "Si parla di un'economia sommersa fino a 100 miliardi". Il M5s chiede un vertice di maggioranza "per lavorare a intese che ancora non ci sono".
Sul sommerso "non dico di recuperare tutto ma anche solo una parte, di realizzare le premesse concrete, non gli slogan, per far pagare a tutti i cittadini meno. Questa è l'unica via credibile e seria che la politica può far seguire per far pagare meno tasse ai cittadini. Come agire? O criminalizzando le persone oppure incentivando attraverso vari strumenti affinché l'economia sommersa emerga. Abbiamo scelto questa seconda strada".
"Portare la soglia del contante da 3mila a 2mila euro non mi sembra un messaggio di criminalizzazione nei confronti di qualcuno. Se arrotolate le banconote per duemila euro si gonfia notevolmente la tasca. Non stiamo svantaggiando nessuno. Avranno incentivi i pagamenti elettronici, non criminalizziamo gli altri. Chi usa contante non subirà nessuna conseguenza negativa, continuerà a farlo", ha spiegato.
"Quota 100 è un pilastro della Manovra" - Conte ha poi parlato anche di Quota 100, misura contestata da Renzi. "Quota 100 c'è ed è un pilastro della Manovra. Tutte le forze politiche lo hanno accettato. Poi capisco che una misura possa piacere di più o di meno". "C'è un iter parlamentare e dobbiamo rispettare le opinioni ma confido da presidente del Consiglio che questa Manovra mantenga la sua coerenza intrinseca".
M5s: "Senza il nostro voto non si fa niente" - "Abbiamo l'obbligo morale, oggi, di comunicare la nostra posizione, per evitare fraintendimenti. E lo facciamo con massimo senso di responsabilità, dall'alto del nostro consenso popolare, dall'ottica della nostra maggioranza parlamentare che è ago della bilancia per approvare ogni singola nuova misura o nuova legge in Italia. Senza il voto del M5s, infatti, non si va da nessuna parte. Questo è quello che hanno chiesto i cittadini nel 2018 e noi non tradiremo mai la parola data agli italiani". Lo si legge in un post del M5s.
M5s chiede un vertice di maggioranza - Sul blog delle Stelle si legge che il M5s "ha fiducia in questo governo e massima fiducia nel presidente Giuseppe Conte. Lo ringraziamo per avere difeso, come avevamo chiesto, Quota 100, ma siamo in una Repubblica parlamentare, dove e' il Parlamento a decidere. Consegnate le opportune rassicurazioni all'Europa, adesso riteniamo opportuna la convocazione di un vertice di maggioranza per lavorare alle intese che ancora non ci sono".
M5s: "Taglio cuneo senza senso se pesa su partite Iva" - "Noi siamo d'accordissimo ad abbassare il cuneo fiscale - precisa l'M5s - . Ma che senso ha farlo, dando 40 o 50 euro in piu' al mese in busta paga ai lavoratori dipendenti, se poi i soldi li andiamo a prendere dalle partite Iva che si spezzano la schiena giorno e notte, senza una garanzia dallo Stato, senza un giorno di malattia assicurato, senza un sistema di welfare che li sorregge?".
M5s: "Le risorse vengano dalle concessioni autostradali" - Se dovessero mancare delle risorse per la Manovra, si potrebbero recuperare dalle concessioni autostradali. E' quanto propone il M5s, sottolineando che "non si possono recuperare alzando le tasse alle partite Iva. Siamo pronti a metterci al tavolo e proporre nuove coperture, come ad esempio un maggior gettito dai concessionari autostradali che ogni anno ci alzano le tariffe dei caselli, magari senza nemmeno fare la manutenzione adeguata".
M5s: "No agli ultimatum" - Il Movimento ha poi fatto sapere di aver "espresso liberamente, come sempre, la propria posizione. Non si tratta, quindi, di ultimatum o minacce come scrivono i giornali. Il presidente Conte ha tutta la nostra fiducia e siamo sicuri che la nostra posizione verrà presa in considerazione da tutti. Ribadiamo il massimo sostegno all'azione di governo".