Il meccanismo era semplice e anche dei più famosi: chiedere 2-3mila euro per poter ricevere un fantomatico e consistente lascito da parte di Nadia Toffa. I componenti della banda fingevano di lavorare in uno studio notarile nel Bresciano. Nel mirino diversi sacerdoti i quali, fiutato l'inganno, hanno però avvertito le forze dell'ordine. Da qui le indagini per risalire ai truffatori.
I carabinieri stanno analizzando i tabulati telefonici dei religiosi vittime della tentata truffa. Per gli investigatori la banda sarebbe composta da persone esperte del campo, pratiche di questo tipo di raggiri.