Scattano i dazi Usa contro l'Europa: colpiti beni per 7,5 miliardi di dollari
Per l'Italia la stangata sarà di mezzo miliardo di euro. Dai formaggi ai liquori, dai vini alle olive greche, molti i prodotti europei colpiti da Trump per la vicenda Airbus. Ma si attende il verdetto Wto su Boeing
Scattano i dazi americani voluti da Trump contro il "made in Europe". Per l"Italia saranno colpiti, tra gli altri prodotti, formaggi come il pecorino (non quello da grattugia) e parmigiano, liquori e amari. Dazi al 25% anche per i vini francesi, le olive greche e il whiskey scozzese. In tutto, la stretta Usa sulle importazioni dal Vecchio Continente riguarda beni per un valore di 7 miliardi e mezzo di dollari.
Una batosta dal mezzo miliardo per l'Italia - La scure dei dazi Usa rappresenta per il nostro Paese una batosta da quasi mezzo miliardo di euro, anche se siamo stati "risparmiati" su diversi prodotti di qualità, molti dei quali con il marchio Dop. La nuova ondata di tariffe è legata al verdetto dell'Organizzazione mondiale del commercio che, dopo una battaglia legale di anni, ha giudicato fuori legge alcuni aiuti pubblici erogati a Airbus. Tra i beni colpiti da dazi al 10% ci sono infatti aerei commerciali e componenti di aerei.
Attesa per il verdetto Wto su Boeing - La cifra complessiva di 7 miliardi e mezzo, fissata dal Wto, ha l'obiettivo di compensare il danno subito dal sistema economico americano. Non si esclude a questo punto una rappresaglia da parte dell'Europa, anche perché si attende un nuovo verdetto dell'Organizzazione mondiale del commercio, questa volta sugli aiuti illegali concessi al colosso americano Boeing.
Pecorino Romano da grattugia escluso da black list - Il Pecorino Romano da grattugia è escluso dalla black list dei dazi imposti dagli Usa. La conferma arriva dal Consorzio di tutela della Dop della Sardegna. Questo tipo di formaggio, che ancora determina il prezzo del latte ovino in Sardegna, utilizzato con il codice 'for grating', non ha mai subito dazi: non ha infatti nessun concorrente nel mercato nordamericano dove i formaggi, anche quelli da grattugia, sono prodotti con il latte bovino. Inoltre, pur essendo commercializzato in forme intere, il Pecorino Romano viene trasformato negli Stati Uniti: tutte le fasi della lavorazione - dal taglio alla grattugia, sino al confezionamento e alla vendita negli States - producono valore aggiunto direttamente negli Usa. Per l'export sardo il mercato statunitense vale il 52% della produzione totale, circa 120-130mila quintali per un fatturato di 100 milioni di euro all'anno.