
Femminicidi, Meloni: "La storia di Martina mi ha lasciato senza fiato. Lavorare sulla violenza nei giovani"
Il premier sul caso della 14enne uccisa ad Afragola dal suo ex fidanzato: "Sul tema dei femminicidi ci stiamo lavorando tanto ma uno si sente disarmato. Forse non lo stiamo capendo veramente"

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornata sul caso di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa ad Afragola dal suo ex fidanzato Alessio Tucci. La storia di Martina "mi ha lasciato senza fiato e dico la verità, ci abbiamo lavorato tanto" sul tema dei femminicidi "ma uno si sente disarmato. Sentivo anche Schlein che diceva: mettiamo da parte le divergenze. Le leggi ci sono, gli strumenti ci sono, il tema è più ampio e forse non lo stiamo capendo veramente", ha detto il premier.
Capire le nuove generazioni -
"Rischiamo di non capire che cosa sta succedendo alle nuove generazioni", ha aggiunto il premier. "E quindi rischiamo di non essere in grado di prevedere i pericoli. C'è un aumento di casi di violenza e di suicidi inspiegabile. Non ho le risposte, ma se non ci facciamo le domande non possiamo trovare risposte", ha aggiunto per poi concludere: "Sto scrivendo alla commissione Bicamerale per l'infanzia per chiedere a tutte le forze: lavoriamoci insieme. Il tema è molto più grande di noi e penso che si debba affrontare insieme. Non c'è bisogno di appelli. Io ci sono. Serve una riflessione enorme".
I casi di violenza e autolesionismo -
Giorgia Meloni ha poi proseguito: "C'è un aumento dei casi di autolesionismo, di violenza, di suicidi inspiegabili. È un dibattito che va aperto e confesso che non ho le risposte. Ho proposto una collaborazione al Parlamento, alcuni esponenti dell'opposizione sono riusciti a polemizzare anche su questo". Poi ha aggiunto: "Non mollo. Sto scrivendo una lettera alla commissione bicamerale dell'Infanzia per chiedere di nuovo a tutte le forze politiche, 'lavoriamoci insieme, mettiamoci seduti per capire".