"All'inizio era solo erba e alcol, ma in breve ha cominciato ad abusare di cocaina, eroina e a vendere metanfetamine... Temevo che lo avrei perso". Michael Douglas racconta in esclusiva sulle pagine di People i difficili anni di dipendenza dalle droghe del figlio Cameron, che al magazine svela: "Non riuscivo a smettere...".
Padre e figlio a confronto ricordando uno dei periodi più bui della loro vita, come lo descrive il divo hollywoodiano, che ha da poco compiuto 75 anni: "Tutto è cominciato quando era un adolescente, erba, alcol, poi è passato alla coca e all'eroina e a 20 anni girava già con una pistola e vendeva metanfetamine per sostenere quella che era diventata una abitudine a spirale...".
Indifeso, a bordo campo insieme alla moglie Diandra Luker, Michael Douglas racconta di aver tentato di tutto senza successo e di come ogni offerta di aiuto al figlio si risolveva in un nulla di fatto. "Odiavo il relitto che stavo diventando a causa della droga, ma non riuscivo proprio a smettere...", spiega Cameron, ora 40enne: "Ci sono stati momenti in cui la speranza si è ridotta ad un lumicino...La vita è diventata una serie di crisi ininterrotte. Pensavo che lo avrei perso", aggiunge Michael, che ricorda di aver creduto che no ci fosse più una soluzione: "Per un certo periodo Cameron sniffava coca ogni giorno, è un gioco subdolo e quando arrivi a quel punto ci sono solo due opzioni o la galera o la morte".
Cameron è arrivato molto vicino a quest'ultima, poi però nel 2009 è stato arrestato durante una operazione della polizia sul traffico di stupefacenti. Ha trascorso quasi otto anni in prigione. "Ne è uscito nel 2016, un uomo nuovo....", dice Michael.
Oggi sta crescendo la sua amata figlia di 22 mesi Lua con la sua compagna Viviane Thiebes, 41 anni, un'istruttrice di yoga, lavorando per ricominciare la sua carriera di attore e provando una profonda gratitudine per la sua famiglia non lo ha mai abbandonato.
Determinato ad aiutare gli altri tossicodipendenti a "cercare aiuto - e forse a salvare una vita", Cameron condivide il suo viaggio straziante e, in definitiva, stimolante, in un libro di memorie di prossima uscita: "Long Way Home", la lunga strada per tornare a casa.