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“Le Iene”, ex combattente dell’Isis finito in manette: “Non uccidiamo per divertimento"

La storia di Younis, nato in Belgio e convertito all’Islam. Nel 2014 ha combattuto in Siria: "Il califfato è il modo migliore per vivere"

Younis è nato e cresciuto in Belgio. Convertito all’Islam, ha combattuto in Siria tra le fila dell’ Isis: è stato intervistato da “ Le Iene” mentre era a piede libero nel suo Paese, ma è finito in manette poco dopo. “ Il califfato per me è il modo migliore di vivere”, racconta il ragazzo. 

Nel 2014 Younis ha combattuto proprio per il Califfato, dopo un lungo viaggio per uscire dal Belgio e raggiungere i territori in mano all'Isis. “Dopo la seconda settimana mi hanno dato un’arma e una cintura esplosiva da indossare”, racconta. Poi il ritorno in Belgio: Younis viene attenzionato dalla polizia per le sue attività passate. “Penso che ogni musulmano sia un soldato”, aggiunge, insistendo sull’idea che gli attacchi dell’Isis siano una “ vendetta” per ciò che subiscono e hanno subito i musulmani nel mondo. Infine, alla domanda della iena se lui potrà essere un futuro attentatore, Younis resta vago: “E’ possibile, è possibile”, taglia corto.


“Le Iene” avevano intervistato in precedenza anche un altro ex combattente dell’Isis che si trovava in carcere e che ha raccontato alcuni dettagli sul sistema interno all’Isis. Tra le dichiarazioni più agghiaccianti, quella sulle donne yazide: “Sono state catturate e quelle che non volevano convertirsi venivano stuprate, ognuno se ne prendeva una”.

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