DAL 18 OTTOBRE

Gigi D'Alessio rinasce con "Noi due": "Dopo 27 anni finalmente ho dei duetti nel mio disco"

Il 18 ottobre esce il nuovo album, ricco di featuring e collaborazioni: tra queste Fiorella Mannoia, Giusy Ferreri, Guè Pequeno ed Emis Killa

di Laura Lesquier

© Ufficio stampa

Arriva il 18 ottobre "Noi due", diciottesimo album di Gigi D'Alessio che celebra i suoi 20 anni come artista italiano ("i primi sette ero napoletano" scherza lui alla presentazione). Dodici tracce che con un occhio guardano alle origini e con l'altro alla scena contemporanea. E dopo 27 anni può togliersi qualche sassolino: "Ho dovuto combattere contro i pregiudizi, dopo 27 anni sono finalmente riuscito ad avere dei featuring".

Per “L’Ammore” è infatti riuscito a convincere Fiorella Mannoia a cimentarsi con il napoletano. "Lei è stata una sfida per me. In un'intervista disse che avrebbe accettato anche una canzone scritta da me, non solo da grandi cantautori. Così le proposi il pezzo, con il rischio di prendermi una porta in faccia. Invece si è commossa e ha accettato di cantarlo con me", ha ricordato D'Alessio.

Nel disco trovano spazio anche "la reginetta pop" Giusy Ferreri ("Non solo parole") e Luché, con una collaborazione "nata durante una cena. Lo stimo molto come artista e 'Come me' è stata scritta a quattro mani con lui". Guè Pequeno , con cui duetta in "Quanto amore si dà", Gigi racconta, è stato il primo che ha contattato grazie alla loro esperienza a "The Voice", Infine con il rapper Emis Killa "ho cantato Milano come la vediamo noi napoletani, con la gente in giacca e cravatta che va in bicicletta". Assente invece la sua amata Anna Tatangelo perché "sennò ce la cantiamo e ce la suoniamo. Non vogliamo essere Al Bano e Romina, abbiamo due carriere separate".

Un disco che strizza l'occhio alle radici ("L'ombra che compare in copertina rappresenta le mie origini, che ho voluto fortemente in questo disco") ma che si apre alla nuova generazione di rapper. "Li ho fatti entrare nel mio mondo è stato un esperimento. Sono sempre stato aperto alle collaborazioni ma per me c'è voluto tempo. Devo dire che in questo Milano mi ha aiutato, è una città dove è più facile creare contatti rispetto a Roma o Napoli".

"Noi due" rappresenta per Gigi una rinascita ma soprattutto una rivincita: "Sono riuscito ad avere gente nel mio disco dopo 27 anni e 26 milioni di dischi venduti. In Italia ho dovuto combattere i pregiudizi mentre all'estero ho avuto più fortuna: ho fatto prima a fare un duetto con Liza Minelli e Cesaria Evora".