Più di 200 artisti da tutto il mondo

La forza delle donne a Biennale Milano: ospiti Katia Ricciarelli e Carolyn Smith

Una manifestazione sulla democrazia nell’arte. La cantante è stata premiata per i suoi 50 anni di carriera. La giudice di “Ballando con le stelle” ha parlato del suo tumore “per abbattere tabù e vergogna”

Protagoniste le quote rosa alla terza edizione di Biennale Milano, un’esposizione d’arte che dal 10 al 14 ottobre ha coinvolto più di 200 artisti da tutto il mondo, per la maggior parte donne. Ideata e organizzata dal curatore Salvo Nugnes e presentata da Vittorio Sgarbi, la rassegna si è svolta negli spazi di Brera Site. Pioggia di applausi per l’attrice e cantante Katia Ricciarelli, che ha ricevuto il premio per i suoi 50 anni di carriera. Mentre Carolyn Smith, giudice del programma tv “Ballando con le stelle”, ha scatenato la commozione del pubblico parlando del suo tumore “per abbattere tabù e vergogna”. 

“Biennale Milano vuole invece riportare la democrazia nell’arte” - Quest’anno la manifestazione ha ruotato intorno al tema “Ars democratica, la democrazia nell’arte”. “Nel mondo dell’arte c’è una vera e propria mafia che apre le rassegne solo ai pochi artisti che hanno un rapporto con il mercato”, ha spiegato Vittorio Sgarbi. “Biennale Milano vuole invece riportare la democrazia nell’arte”. 

Gli ospiti presenti - Nel corso della manifestazione, si è dato spazio a quadri, musica e cultura, con la partecipazione di artisti come Edoardo Bennato e Morgan, ma anche di scrittori e sociologi come Rita Parsi e Francesco Alberoni. 

Sul palco un inedito duetto che scatenato l’entusiasmo degli spettatori: Morgan e Katia Ricciarelli, lui alla chitarra e lei alla voce, si sono esibiti nelle canzoni “O’ Surdato nnamorato” e “L’Ave Maria Pop”.

Uno spazio importante a Carolyn Smith, che ha presentato il suo progetto benefico Dance for oncology, che organizza lezioni di ballo per le donne affette da tumore. “Per far ritrovare loro le persone che erano prima della malattia”, ha spiegato la ballerina. “Quando sono entrata in ospedale per curarmi, le donne mi parlavano della vergogna che provavano per il loro tumore e del tabù che c’è qui in Italia sull’argomento. Ho pensato che parlandone io per prima, nel mio piccolo, posso contribuire ad abbattere questo tabù”. 

Il cantautore Edoardo Bennato ha esposto una ventina di suoi quadri che ritraggono alcuni ragazzi “Vù cumpra”. “Queste opere sono l’occasione per poter affermare che, su questo pianeta, non ci sono diverse razze ma una sola: quella umana”, ha commentato. 

Anche la scrittrice Maria Rita Parsi ha portato le donne in primo piano, presentando un progetto a cui sta lavorando in collaborazione con Carolyn Smith: creare il Manifesto dei Diritti Umani per le bambine.