La Casa Bianca ha precisato che i dazi del 10%, la tariffa base stabilita da Donald Trump, rimane per tutti i Paesi. Seguendo la sua teoria sulle trattative d'affari ("punto forte e poi mi accordo"), nel giorno dei colloqui informali con Pechino il presidente americano apre all'ipotesi di dimezzare le tariffe sull'export cinese: dal 145% all'80%. "Una cifra che sembra giusta", ha scritto su Truth, rivolgendo poi un messaggio al presidente cinese Xi Jinping: "I mercati chiusi non funzionano". La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha dichiarato: "Sulla lista delle contromisure, noi siamo stati trasparenti fin dall'inizio: abbiamo sempre detto di preferire la soluzione negoziata, ma che eravamo pronti ad agire per proteggere i nostri interessi". Con Trump, ha aggiunto, "ho avuto buoni discussioni, al telefono e ai funerali del Papa a Roma, ma credo che sia importante che, se andrò alla Casa Bianca, è solo con un pacchetto del quale discutere". Il presidente americano ha aperto alla possibilità di aumentare le tasse per gli americani più ricchi, violando l'ortodossia repubblicana e lasciando la patata bollente nelle mani del Congresso.
© X
© X
© X
© Ansa
© X
© X
© X
© Ansa