La scheda

Conclave 2025, chi sono i cardinali al voto: Tarcisio Isao Kikuchi

Missionario verbita e Arcivescovo di Tokyo, il cardinale giapponese è una figura di riferimento per la Chiesa asiatica e per l’impegno sociale globale

© Ansa| Il Cardinale Tarcisio Isao Kikuchi

Tarcisio Isao Kikuchi, nato nel 1958 nella Prefettura di Iwate, è Arcivescovo Metropolita di Tokyo dal 2017. Membro della Società del Verbo Divino (Verbiti), è una figura centrale della Chiesa cattolica in Asia, con una lunga esperienza missionaria, pastorale e nel campo della cooperazione internazionale. Ha emesso i voti perpetui nella congregazione nel 1985 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986, dopo aver completato la formazione in Giappone e in Australia, presso lo Spiritual Institute of Sacred Heart di Melbourne. Nei suoi primi anni di ministero ha lavorato come missionario in Ghana, nelle diocesi di Accra e Koforidua (1986-1992), maturando una visione ecclesiale profondamente aperta e globale.

Una voce della Chiesa missionaria e solidale -

 Tornato in Giappone, Kikuchi ha ricoperto numerosi incarichi formativi e di governo nella sua congregazione, divenendo Superiore Provinciale dei Verbiti, docente all’Università Nanzan e punto di riferimento per le vocazioni. Dal 1998 è anche coinvolto nell’opera di Caritas Japan, di cui è stato Direttore Esecutivo, rappresentando spesso la Chiesa giapponese in conferenze internazionali. È stato vescovo di Niigata dal 2004 al 2017, dove ha guidato la diocesi con particolare attenzione alla giustizia sociale e alla solidarietà internazionale. In quell’ambito ha anche operato come Coordinatore dell’Ufficio Giustizia e Pace della zona Asia-Pacifico dei Verbiti. Il 25 ottobre 2017 è stato insediato come Arcivescovo di Tokyo, una delle sedi episcopali più significative dell’Estremo Oriente. Papa Francesco lo ha creato cardinale nel Concistoro del 30 settembre 2023.

Il suo ruolo nel Conclave 2025 -

 Tarcisio Kikuchi parteciperà al Conclave 2025 portando la voce della Chiesa asiatica, fortemente impegnata nella missione e nel dialogo interculturale. La sua esperienza in Africa, in Giappone e nei contesti internazionali della Caritas lo rendono una figura autorevole nella riflessione sulla Chiesa globale e sulla presenza cattolica nei Paesi a minoranza cristiana.

La sua presenza tra i cardinali elettori contribuirà ad ampliare l’orizzonte del conclave verso una Chiesa più universale, vicina ai poveri e radicata nella solidarietà concreta.