La scheda

Conclave 2025, chi sono i cardinali al voto: John Atcherley Dew

Quarto porporato nella storia della Nuova Zelanda, ha guidato la Chiesa di Wellington puntando su accoglienza, ascolto e sinodalità

© Afp| Il Cardinale John Atcherley Dew

Classe 1948, originario di Waipawa, John Atcherley Dew è stato ordinato sacerdote nel 1976 e ha servito come missionario nelle Isole Cook prima di diventare vescovo ausiliare di Wellington nel 1995. È diventato arcivescovo coadiutore nel 2004 e successivamente arcivescovo metropolita della capitale neozelandese nel 2005. Pastore vicino alle periferie, ha sostenuto i giovani, i migranti e i poveri, portando avanti un modello di Chiesa dialogante e partecipativa.

Un pastore sinodale dell’Oceania -

 Dew ha partecipato a numerosi sinodi dei vescovi – dall’Eucaristia alla famiglia, fino alla nuova evangelizzazione – rappresentando la voce della Chiesa dell’Oceania. In qualità di presidente della Conferenza Episcopale Neozelandese e poi della Federazione delle Conferenze dei Vescovi dell’Oceania, ha messo al centro l’ascolto e il discernimento comunitario. Il suo stile è stato apprezzato per l’equilibrio tra dottrina e misericordia.

Dal Pacifico al Conclave -

 Nel 2015 Papa Francesco lo ha creato cardinale, assegnandogli il titolo di San’Ippolito. Ha lasciato la guida dell’arcidiocesi di Wellington e dell’Ordinariato Militare per la Nuova Zelanda nel 2023, ma resta elettore per il Conclave del 2025. La sua esperienza nella Chiesa di un Paese multiculturale e lontano dai centri del potere romano rappresenta una risorsa preziosa in un’assemblea che guarda alla cattolicità globale.