La scheda

Conclave 2025, chi sono i cardinali al voto: Jozef De Kesel

Teologo raffinato e figura di riferimento della Chiesa belga, ha guidato l'arcidiocesi di Malines-Bruxelles in un periodo delicato per l'Europa

© Ansa| Il Cardinale Jozef De Kesel

Nato il 17 giugno 1947 a Gand, in Belgio, Jozef De Kesel è uno dei maggiori intellettuali della Chiesa belga contemporanea. Ordinato sacerdote nel 1972, ha svolto per anni un’intensa attività accademica e pastorale: è stato docente di teologia dogmatica e fondamentale, vicario per la formazione del clero e poi vescovo ausiliare di Bruxelles, dove ha dato prova di equilibrio e spirito riformatore.

Arcivescovo dopo gli attentati -

 Nominato vescovo di Bruges nel 2010, nel 2015 è stato chiamato da Papa Francesco alla guida dell’arcidiocesi di Malines-Bruxelles, la più importante del Belgio. Il suo arrivo ha coinciso con un momento cruciale per il Paese: pochi mesi dopo, nel marzo 2016, Bruxelles fu colpita da gravi attentati terroristici. De Kesel ha risposto con parole forti di dialogo, solidarietà e inviti al rispetto reciproco.

Il teologo del dialogo -

 Grande esperto di cristologia e profondo conoscitore del pensiero di Rudolf Bultmann, De Kesel ha sempre unito alla competenza intellettuale una notevole attenzione pastorale. Da presidente della Conferenza episcopale belga ha promosso una Chiesa vicina alle persone, aperta al dialogo ecumenico e interreligioso, in un contesto europeo segnato da secolarizzazione e pluralismo.

La porpora nel segno della continuità -

 Papa Francesco lo ha creato cardinale nel concistoro del 19 novembre 2016, riconoscendogli la capacità di guidare con mitezza e profondità teologica una delle Chiese più avanzate dell’Europa centrale. Nel Conclave 2025, porta con sé l’esperienza di una Chiesa che ha affrontato crisi, scandali e sfide culturali con spirito riformatore e senso della storia.