Non è Xavier Dupont de Ligonnes', meglio noto come il mostro di Nantes, l'uomo arrestato venerdì all'aeroporto di Glasgow, in Scozia. Lo rivela l'esito di un test sul Dna del fermato, che non corrisponde al francese che, nel 2011, massacrò la moglie e i figli di 2, 18, 16 e 13 anni per poi fare a pezzi i loro copri e seppellirli in giardino.
L'uomo che era stato scambiato per il "mostro" è stato fermato dagli agenti scozzesi, su mandato d'arresto europeo, mentre scendeva da un volo in arrivo da Parigi Roissy-Charles de Gaulle. Di Dupont si sono perse le tracce dal 15 aprile 2011, pochi giorni dopo la strage, avvenuta nella notte tra il 3 e il 4 aprile dello stesso anno.
Subito dopo gli omicidi, la sua macchina era stata ritrovata abbandonata al Frejus e per questo per un periodo si era pensato potesse essersi rifugiato in Italia.
Il caso aveva destato grande indignazione in Francia dopo il macabro ritrovamento dei resti dei familiari di Dupont, nel giardino.: la moglie Agnès di 48 anni e i figli Arthur, 21, Thomas 18, Anne 16 e Benoit, 13. L'autopsia stabilì che erao stati uccisi con una carabina 22 Long Rifle e almeno due di loro con un colpo sparato alla testa.