Continuano a emergere novità riguardo al giallo di Liliana Resinovich, la donna scomparsa e poi ritrovata senza vita il 5 gennaio 2022 in un boschetto a Trieste. L'ultima in ordine di tempo è stata l'iscrizione del marito Sebastiano Visintin nel registro degli indagati perché, secondo gli inquirenti, potrebbe essere coinvolto nell'omicidio della moglie. "Pomeriggio Cinque" continua a occuparsi del caso e raccoglie la testimonianza di Sergio, il fratello di Liliana.
La testimonianza -
Ai microfoni di "Pomeriggio Cinque" il fratello di Liliana Resinovich parla dell'importanza dell'iscrizione di Sebastiano nel registro degli indagati. "Credo che l'indagine abbia subito un'importante accelerazione e penso che Sebastiano abbia un po' di timore", racconta Sergio. E prosegue: "Lui è un pagliaccio, è un bravo pagliaccio. Spero che abbia avuto un rigurgito di dignità, forse si sta rendendo conto di cosa ha combinato o cosa ha fatto combinare e auspico che abbia il coraggio di dire cosa è successo".
"Lui dice di avere la coscienza a posto e di trovarsi con un doppio dolore: di aver perso la moglie e di essere accusato di averla uccisa", interviene l'inviata. "Io reputo che lui sappia che cosa è successo. Ho fatto sempre appelli, ma non è servito. Che Sebastiano dica quello che è successo, che abbia il coraggio", conclude il fratello di Liliana.