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Ultimo aggiornamento: 5 giorni fa
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Usa, Trump esulta: "Coi dazi facciamo incassi record" | Cina: "L'uso della forza non farà grande l'America"

Il presidente degli Stati Uniti: "L'inflazione è in calo. Promesse fatte, promesse mantenute". Pechino auspica che Washington "si liberi quanto prima dall'ossessione per l'egemonia"

L'Ue e gli Stati Uniti hanno fatto pochi progressi nel colmare le divergenze sul commercio e i funzionari americani hanno indicato che la maggior parte dei dazi contro l'Ue non saranno rimossi immediatamente. Donald Trump ha dunque respinto per il momento la proposta europea sulla rimozione di tutte le tariffe doganali sui beni industriali, incluse le auto. "È un momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore", ha affermato il premier Giorgia Meloni in vista dell'imminente incontro col presidente americano a Washington. "Gli Stati Uniti stanno incassando numeri record con i dazi doganali, con il costo di quasi tutti i prodotti in calo, inclusi benzina, generi alimentari e praticamente tutto il resto. Allo stesso modo, l'inflazione è in calo. Promesse fatte, promesse mantenute", ha detto Donald Trump. La Cina auspica che "gli Usa si liberino quanto prima dall'ossessione per l'egemonia e riconoscano che l'uso indiscriminato della forza non renderà di nuovo grande l'America". 

"Faremo tutto il possibile per giungere a un esito positivo" nei negoziati con gli Usa sui dazi, "ma in parallelo dobbiamo prepararci allo scenario potenziale di un mancato accordo". Lo ha detto il commissario Ue per la Giustizia, Michael McGrath, in conferenza stampa. I dazi "sono la strada sbagliata perché danneggiano le imprese e i consumatori e, in ultima analisi, possono mettere a rischio anche i posti di lavoro", ha sottolineato, ribadendo che Bruxelles punta a una "soluzione negoziata". "Penso che sia positivo che il lavoro ora continui a livello di esperti", ha aggiunto. 

La Cina vuole che l'amministrazione di Donald Trump adotti una serie di misure prima di accettare il negoziato commerciale. Lo riporta Bloomberg in base a "una fonte vicina al pensiero del governo" di Pechino. Tra le condizioni: più rispetto tenendo a freno i giudizi denigratori di figure di primarie del governo americano; una posizione americana più coerente; la volontà di affrontare i timori cinesi sulle sanzioni Usa e su Taiwan. Pechino chiede che Washington nomini un referente per i colloqui che abbia il sostegno del tycoon e che contribuisca a stilare un accordo che Trump e Xi Jinping possano firmare quando si incontreranno. 

La Cina auspica che "gli Usa si liberino quanto prima dall'ossessione per l'egemonia e riconoscano che l'uso indiscriminato della forza non renderà di nuovo grande l'America, ma infliggerà solo dolorosi disastri al popolo Usa e al resto del mondo". Il portavoce del ministero della Difesa Zhang Xiaogang, sulle ipotesi di spese per la difesa dell'anno fiscale 2026 in crescita per la prima volta a mille miliardi di dollari, ha detto che "l'elevatissimo budget ha messo ancora una volta in luce la natura bellicosa degli Stati Uniti e la loro convinzione che valga la legge del più forte", malgrado gli Usa siano "fortemente indebitati". 

"Gli Stati Uniti stanno incassando numeri record con i dazi doganali, con il costo di quasi tutti i prodotti in calo, inclusi benzina, generi alimentari e praticamente tutto il resto. Allo stesso modo, l'inflazione è in calo. Promesse fatte, promesse mantenute!". Così il presidente Usa Donald Trump su Truth rilancia la sua politica sulle tariffe. 

I dazi americani stanno esercitando "pressione" sull'economia e sul commercio cinesi, malgrado il Pil del primo trimestre sia cresciuto del 5,4%, oltre le attese. "Allo stato, l'imposizione di tariffe elevate da parte degli Stati Uniti è destinata a esercitare una certa pressione sul commercio estero e sull'economia della Cina", ha ammesso Sheng Laiyun, numero due dell'Ufficio nazionale di statistica, nella conferenza stampa di presentazione dei dati trasmessa in streaming. In questo scenario, sia la ripresa e sia la crescita del Dragone sono ancora in fase di consolidamento, ha aggiunto Sheng.

Le Poste di Hong Kong Post hanno annunciato che "non riscuoteranno nei modi più assoluti alcun dazio per conto degli Stati Uniti e sospenderanno l'accettazione di invii postali di merci destinate verso gli Usa". In una nota, Hong Kong Post ha detto che interromperà l'accettazione della posta ordinaria di articoli diretti negli Stati Uniti con effetto immediato e della posta aerea a partire dal 27 aprile. La mossa segue l'ordine esecutivo del presidente Donald Trump sul blocco dell'esenzione doganale americana per i piccoli pacchi provenienti dalla Cina (la clausola "de minimis") di valore pari o inferiore a 800 dollari. 

"In 100 giorni questa nuova amministrazione ha causato tanti danni e tanta distruzione. È quasi sconvolgente pensare che possa essere accaduto così presto". Lo ha detto Joe Biden tornando in pubblico per la prima volta da quando ha lasciato la Casa Bianca. Biden è intervenuto a un evento a Chicago sul social security, il programma pubblico per la disabilità e le pensioni finito nel mirino di Donald Trump e dei repubblicani che - ha denunciato Biden - sono a caccia di risorse per finanziare il taglio delle tasse ai ricchi. 

L'amministrazione Trump intende usare le trattative sui dazi per fare pressione sui partner commerciali americani affinché limitino i loro rapporti con la Cina. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali l'idea è quella di ottenere l'impegno dai partner americani di isolare la Cina in cambio di una riduzione delle barriere commerciali.

Donald Trump ha lanciato un'indagine per accertare se siano necessari o meno dazi sui minerali essenziali. L'inchiesta è stata avviata in base alla "Sezione 232" del Trade Act del 1962, che consente di limitare le importazioni ritenute una minaccia per la sicurezza nazionale, e potrebbe tradursi in nuovi dazi. 

Donald Trump non esclude che la sua amministrazione possa volere che alcuni paesi scelgano tra gli Stati Uniti e la Cina. Lo ha detto lo stesso presidente americano in un'intervista a Fox Noticias, riportata dai media americani, rispondendo a chi gli chiedeva della Belt and Road Initiative e se desiderava che alcuni paesi latinoamericani scegliessero fra i due Paesi.

"Stiamo lavorando con Panama sul canale". Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox Noticias. Il presidente americano ha ribadito più volte che vorrebbe riprendere il controllo del canale di panama per sottrarlo alla Cina.

"La palla è in mano alla Cina, sono loro che devono fare un accordo con noi non il contrario". Lo ha detto Donald Trump in una nota letta dalla portavoce Karoline Leavitt. "Non c'è nessuna differenza tra la Cina e gli altri Paesi, solo le sue dimensioni", ha aggiunto il presidente.

Vertice di governo a Palazzo Chigi in vista della missione negli Stati Uniti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che giovedì a Washington incontrerà il presidente Donald Trump. La riunione, a quanto si apprende, è stata convocata da Meloni e vi partecipano i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, il ministro della Difesa Guido Crosetto e quello degli Affari europei Tommaso Foti.

"È un momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla cerimonia dei Premi Leonardo, a Villa Madama, riferendosi alla missione a Washington dove giovedì incontrerà il presidente Donald Trump. A proposito del viaggio negli Usa, il presidente del Consiglio ha aggiunto con una punta d'ironia: "Non sento alcuna pressione come potete immaginare per i miei prossimi due giorni...".

L'Ue e gli Stati Uniti hanno fatto pochi progressi nel colmare le differenze sul commercio e i funzionari americani hanno indicato che la maggior parte dei dazi sull'Ue non saranno rimossi immediatamente. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali gli Stati Uniti avrebbero finora respinto la proposta dell'Ue sulla rimozione di tutte le tariffe sui beni industriali, incluse le auto. Washington avrebbe suggerito che alcuni dei dazi potrebbero essere compensati con un aumento degli investimenti e delle esportazioni.

La Cina ha ordinato alle sue compagnie aeree di non accettare ulteriori consegne di jet Boeing nell'ambito della guerra commerciale "occhio per occhio" che ha visto il presidente americano Donald Trump imporre dazi fino al 145% su tutto l'import di beni made in China. Lo riporta Bloomberg, citando fonti vicine al dossier. Pechino ha anche chiesto alle compagnie aeree mandarine "di sospendere qualsiasi acquisto di attrezzature e componenti aeronautici da aziende statunitensi". Pechino ha già annunciato tariffe di ritorsione del 125% sui prodotti made in Usa oltre ad altre misure.

La Commissione Ue "non è disponibile a compromessi sulla salute e il benessere dei cittadini europei", mettendo in discussione gli standard Ue di qualità del settore agroalimentare; questa per la Commissione è "una linea rossa": gli standard agroalimentari "non sono parte del negoziato" con l'amministrazione Usa sui dazi, così come non ne fa parte "la regolamentazione Ue sulla tecnologia e il mercato digitali". Lo hanno sottolineato oggi a Bruxelles i portavoce della Commissione europea Arianna Podestà e Olof Gill.

Il tour nel sud-est asiatico di Xi Jinping è per il presidente cinese "l'occasione per fregare gli Stati Uniti". Così Donald Trump ha commentato parlando con i giornalisti alla Casa Bianca il viaggio di Xi in Vietnam, Malesia e Cambogia.