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Gb, il Sistema Sanitario Nazionale in soccorso dei gaming-dipendenti

Il governo inglese offre supporto psicologico e sanitario a tutti i ragazzi che soffrono di assuefazione da videogiochi

IGN

Dopo un lungo susseguirsi di scandali e storie da prima pagina, il Sistema Sanitario Nazionale del Regno Unito si è finalmente deciso a offrire un servizio di supporto psicologico a tutti i giovani, tra i 15 e 23 anni d'età, in cui sia stata attestata un'effettiva dipendenza dai videogiochi.

L'azione di sostegno verrà fornita grazie al Centro anti-dipendenza da giochi online, facente capo proprio al servizio sanitario britannico, anche attraverso delle vere e proprie sedute di analisi via Skype, per tentare di arginare "il problema sempre crescente del gioco d'azzardo, di fronte al quale il settore sanitario non può restare indifferente" ha dichiarato il Direttore Esecutivo del SSN Simon Stevens.

"Le aziende produttrici di videogiochi e di contenuti digitali hanno un'enorme responsabilità nei confronti dei loro utenti e dovrebbero fare il possibile per prevenire piuttosto che incassare esempi di comportamento ossessivo o dannoso" ha affermato Stevens.

Claire Murdoch, Direttore Nazionale per la salute mentale del SSN, ha sottolineato che le dipendenze da gioco, social media e Internet sono problemi che " non scompariranno facilmente in quanto giocano un ruolo determinante nella vita moderna. Con il lancio di questi nuovi servizi, il Servizio Nazionale ha accolto la sfida di combattere tali dipendenze, ma non possiamo essere i soli a raccoglierne i pezzi".

All'inizio di quest'anno, il Servizio Nazionale Sanitario inglese ha inoltre annunciato di aver aperto la sua prima clinica per la disintossicazione da gioco dedicata ai bambini, come parte di una serie di nuovi servizi per tossicodipendenti implementati nell'ambito del piano a lungo termine del SSN.

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