LIVE
Ultimo aggiornamento: un'ora fa
Speciale Il conflitto in Medioriente
Le notizie in tempo reale

Finita la tregua a Gaza, raid di Israele: oltre 330 morti | Le famiglie degli ostaggi: "Il governo ha rinunciato alle loro vite"

Netanyahu: "Hamas rifiuta le proposte sugli ostaggi, colpiremo duramente". Tel Aviv avvisa gli americani prima di dare il via agli attacchi. Colpiti obiettivi lungo tutta la Striscia. Il governo israeliano: "Si apriranno le porte dell'inferno"

di Redazione online

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 529. Crolla la tregua in Medio Oriente. Israele ha lanciato nella notte nuovi raid sulla Striscia di Gaza, con Netanyahu che accusa Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori. Almeno 330 i morti, secondo fonti palestinesi. Usa e Stato ebraico avvertono che si scatenerà "l'inferno" contro i terroristi. Hamas: gli ostaggi condannati a morte. Le famiglie degli israeliani sequestrati attaccano il governo di Tel Aviv: "Hanno rinunciato a salvarli". L'Idf ordina l'evacuazione dei palestinesi residenti nelle aree della Striscia confinanti con Israele.

"È tempo che i paesi del mondo prendano sul serio il nostro incrollabile impegno a riportare a casa tutti i nostri ostaggi e sconfiggere il nemico. Niente ci impedirà di combattere per liberare i nostri ostaggi che sono detenuti in una prigionia brutale da Hamas da 527 giorni. Non mostreremo pietà contro i nostri nemici mentre i nostri ostaggi languono nei tunnel del terrore di Hamas". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon. "Anche se il Consiglio di sicurezza si riunisce ogni giorno, non ci fermeremo finché tutte le persone rapite non torneranno a casa", ha aggiunto a margine della riunione dei Quindici all'Onu.

La popolazione di Gaza vive in una "paura tremenda" mentre riprendono gli attacchi israeliani. Lo ha detto il capo degli affari umanitari dell'Onu Tom Fletcher al Consiglio di Sicurezza. "I modesti progressi ottenuti durante il cessate il fuoco vengono distrutti. Gli operatori umanitari rimangono sul campo, pronti a fornire supporto salvavita ai sopravvissuti e a svolgere operazioni umanitarie. Dobbiamo essere immediatamente in grado di farlo", ha aggiunto. 

"Seguiamo con grande preoccupazione la ripresa dei combattimenti a Gaza, che mette a repentaglio gli obiettivi ai quali tutti lavoriamo, il rilascio di tutti gli ostaggi e una fine permanente delle ostilità, così come il ripristino di buna piena assistenza umanitaria nella Striscia". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo..

 L'Idf rende noto di aver lanciato poco fa un attacco con droni contro sistemi di artiglieria nei pressi della città di Khan Arnabeh, nella Siria meridionale, nei pressi del confine con Israele. "La presenza di armi nella Siria meridionale è una minaccia per lo Stato di Israele. L'Idf non permetterà l'esistenza di una minaccia militare nella Siria meridionale e agirà contro di essa", afferma l'esercito.

"Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, ma invece ha scelto la guerra". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Brian Hughes in una nota.

"Il pronto soccorso è in condizioni disastrose. Abbiamo corpi e parti di corpi, per lo più bambini e donne. C'è molta confusione nella popolazione. Alcuni sono corsi in ospedale solo per proteggersi. Noi medici abbiamo pianto per l'intensità e la difficoltà della situazione. Ci sono alcuni casi gravi: ustioni, amputazioni, ferite alla testa, ferite al petto". Questa la drammatica testimonianza del dottor Mohammad Qishta di Medici Senza Frontiere dall'ospedale Nasser di Gaza. "Sembra di essere tornati all'inizio della guerra", si legge in una nota dell'organizzazione

Poco meno di due mesi dopo aver lasciato la coalizione per protesta contro l'accordo di cessate il fuoco con Hamas, il partito della destra ortodossa Otzma Yehudit dell'ex ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir rientra nel governo israeliano. Lo hanno annunciato lo stesso partito di Ben Gvir e il Likud del premier Beyamin Netanyahu in una nota congiunta. Ben Gvir ha detto di aver accolto con favore la ripresa delle operazioni militari nella Striscia di Gaza.

L'esercito e il servizio di sicurezza israeliani hanno annunciato di "continure a colpire obiettivi terroristici appartenenti alle organizzazioni terroristiche di Hamas e Jihad islamica palestinese in tutta la Striscia di Gaza. Gli obiettivi colpiti nelle ultime ore includono cellule terroristiche, postazioni di lancio, depositi di armi e infrastrutture militari aggiuntive utilizzate da queste organizzazioni terroristiche per pianificare ed eseguire attacchi contro civili israeliani e soldati", si legge in un comunicato.

"Oltre 130 bambini e molte donne" sono state uccisi dai raid israeliani nella Striscia di Gaza. Lo ha precisato alla Cnn il portavoce della Protezione civile dell'enclave palestinese, Mahmoud Basal, dopo che le autorità hanno riferito di più di 400 morti e 562 feriti. "Ci troviamo in una situazione molto difficile e i nostri sforzi di protezione medica e civile non sono in grado di rispondere alla portata della catastrofe", ha aggiunto Basal. Già il direttore dell'ospedale Al-Shifa, Muhammad Abu Salmiya, ha riferito di ospedali "completamente pieni" e senza i mezzi necessari per curare i numerosi feriti. 

"La rinnovata escalation a Gaza è devastante. I civili hanno sopportato sofferenze inimmaginabili. Questo deve finire. Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato e gli aiuti umanitari devono arrivare a Gaza. È imperativo tornare immediatamente a un cessate il fuoco per evitare ulteriori perdite di vite umane e distruzione". Lo scrive sui social la commissaria europea per l'Uguaglianza, la preparazione e la gestione delle crisi Hadja Lahbib. 

L'Iran ha condannato l'ondata di attacchi aerei israeliani a Gaza, definendola una "continuazione del genocidio e della pulizia etnica" nei territori palestinesi. Gli Stati Uniti, ha aggiunto Teheran, hanno una "responsabilità diretta" nell'attacco. 

Il ministero degli Esteri egiziano ha condannato gli attacchi aerei notturni di Israele sulla Striscia di Gaza, definendoli una "flagrante violazione" del cessate il fuoco entrato in vigore il 19 gennaio. Gli attacchi costituiscono una "pericolosa escalation che minaccia di avere gravi conseguenze per la stabilità della regione", si legge in un comunicato stampa. L'Egitto ha mediato il cessate il fuoco a Gaza insieme a Qatar e Stati Uniti.

Il quotidiano qatariota al-Araby al-Jadeed cita una fonte egiziana secondo cui "funzionari dell'intelligence hanno convocato d'urgenza una delegazione di Hamas al Cairo per discutere le modalità per fermare l'aggressione a Gaza".

"Israele sta sfidando l'umanità e violando il diritto internazionale e i valori universali nel modo più grave". Lo ha affermato il ministero degli Esteri turco, a proposito degli attacchi di Israele contro la Striscia di Gaza, come riferisce Anadolu. "Il massacro di centinaia di palestinesi negli attacchi di Israele a Gaza dimostra che la politica di genocidio del governo Netanyahu è entrata in una nuova fase", ha affermato il ministro degli Esteri in una nota.

L'Alto commissario Onu per dei diritti umani, Volker Türk, ha detto di essere "inorridito dagli attacchi aerei e dai bombardamenti israeliani di ieri sera a Gaza". "La guerra deve finire" e "questo incubo deve finire immediatamente", ha affermato Turk in una dichiarazione rilasciata a Ginevra.

Hamas ha annunciato che il suo capo di governo a Gaza è stato ucciso negli attacchi lanciati nella notte dall'esercito israeliano.

Indiscrezioni non confermate ufficialmente riferiscono che nella notte una nave dell'intelligence iraniana in navigazione nel Mar Arabico, verso lo stretto di Bab al-Mandab, sarebbe stata colpita e affondata. Se queste informazioni fossero confermate, si tratterebbe di un'azione diretta contro l'Iran. Lo riferisce Ynet.

Il presidente americano Donald Trump ha dato il "via libera" a Israele per la ripresa dell'operazione militare contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha detto al Wall Street Journl un funzionario israeliano, secondo cui il via libera di Trump sarebbe arrivato dopo il rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi.

Un esponente di Hamas ha dichiarato al quotidiano Al-Araby Al-Jadeed che un ostaggio israeliano è morto e altri due sono rimasti feriti nei raid della notte sulla Striscia di Gaza.

Un funzionario di Hamas ha affermato che il movimento "sta lavorando con i mediatori per frenare l'aggressione di Israele". 

 "Siamo molto preoccupati". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulla ripresa del conflitto a Gaza. "Era evidente che c'era un innalzamento dei toni da parte di Israele - ha sottolineato -. È la conseguenza di un atteggiamento di Hamas sul rientro degli ostaggi. Si interrompe così non solo la tregua ma anche il percorso per riportare tutti gli ostaggi a casa. Speriamo di riuscire a ripristinare una tregua ma non sono ottimista, noi lavoreremo per farlo".

Gli ospedali della Striscia di Gaza sono "completamente pieni" e fanno fatica a curare i numerosi feriti che stanno arrivando dopo i nuovi attacchi israeliani che hanno causato già oltre 300 morti. Lo riferisce il direttore dell'ospedale Al-Shifa, Muhammad Abu Salmiya, in un post su X rilanciato dalla Cnn. "I nostri ospedali non sono in grado di accogliere il crescente numero di feriti, visto che le sale operatorie sono completamente piene e i feriti stanno morendo senza trovare un letto per le cure", ha scritto il direttore del più grande ospedale dell'enclave palestinese, secondo cui gli attacchi di questa notte hanno inferto un duro colpo a "un sistema sanitario sfinito che soffre di una carenza di farmaci e di una grave mancanza di attrezzature mediche". 

Pechino sollecita misure per prevenire un "disastro umanitario" a Gaza, dopo che Israele ha scatenato uno degli attacchi più intensi sul territorio da quando è stato siglato il cessate il fuoco. "La Cina è molto preoccupata per l'attuale situazione tra Israele e Palestina", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, invitando le parti a "evitare qualsiasi azione che possa portare a un'escalation della situazione e a prevenire un disastro umanitario su larga scala". 

L'esercito israeliano (Idf) ha ordinato l'evacuazione dei residenti della Striscia di Gaza che si trovano nelle zone confinanti con Israele.

L'Hostages and Missing Families Forum ha rilasciato una dichiarazione in seguito alla ripresa degli attacchi aerei da parte dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza, accusando il governo d'Israele di "aver scelto di rinunciare alla vita degli ostaggi". "La più grande paura delle famiglie, degli ostaggi e dei cittadini israeliani si è realizzata", si legge nella nota, "siamo inorriditi, furiosi e spaventati dall'intenzionale interruzione del processo di ritorno dei nostri cari dalla terribile prigionia di Hamas". "Il ritorno ai combattimenti prima del ritorno dell'ultimo ostaggio ci costerà i 59 ostaggi che sono ancora a Gaza e che possono ancora essere salvati e riportati indietro", hanno aggiunto le famiglie, sottolineando che le dichiarazioni secondo cui la mossa mira a riportare indietro gli ostaggi è "un completo depistaggio" poiché "la pressione militare mette in pericolo ostaggi e soldati". Dei 59 prigionieri ancora a Gaza, si ritiene che solo 24 siano ancora vivi. "Il cessate il fuoco deve essere ripreso. Molte vite sono in gioco", conclude la nota. E' quanto riporta il Times of Israel.

Un drone-spia statunitense di grandi dimensioni che si trovava vicino allo spazio aereo iraniano si è allontanato dal Paese dopo essere stato avvistato dai caccia F-14 dell'Aeronautica militare di Teheran e dai suoi droni da ricognizione. Lo ha affermato l'Aeronautica, secondo quanto riporta Nournews. "Le forze armate iraniane rimangono in stato di massima allerta, pronte per una difesa totale e un duro contrattacco contro gli interessi nemici in Medio Oriente", ha affermato l'Aeronautica. 

I ribelli Houthi dello Yemen hanno condannato la ripresa dei raid israeliani nella Striscia di Gaza, annunciando un'escalation dei loro attacchi nel Mar Rosso a sostegno dei palestinesi. "Condanniamo la ripresa dell'aggressione del nemico sionista contro la Striscia di Gaza", ha affermato il Consiglio politico supremo degli Houthi in un comunicato stampa. "Il popolo palestinese non sarà lasciato solo in questa battaglia e lo Yemen continuerà il suo sostegno e la sua assistenza (ai palestinesi, ndr), e intensificherà le fasi di confronto".

Israele ha informato la missione dell'Unione europea della chiusura del valico di Rafah per le operazioni militari contro Hamas. Lo ha detto un diplomatico europeo al Times of Israel. Il valico tra la Striscia di Gaza e l'Egitto era stato riaperto a inizio febbraio, dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Hamas e Israele. Il personale dell'Ue, tra cui carabinieri italiani, opera al valico per coordinare e facilitare il transito di feriti e malati. 

Il Forum dei familiari degli ostaggi israeliani ha condannato la ripresa degli attacchi nella Striscia di Gaza, accusando il governo di "aver scelto di rinunciare agli ostaggi" e chiedendo di riprendere i negoziati sull'accordo di cessate il fuoco. "La più grande paura delle famiglie, degli ostaggi e dei cittadini israeliani si è concretizzata: il governo israeliano ha scelto di rinunciare agli ostaggi - si legge nella dichiarazione riportata da Haaretz - siamo scioccati, arrabbiati e terrorizzati dallo smantellamento deliberato del processo per liberare i nostri cari dalla terribile prigionia di Hamas".

 Israele combatterà a Gaza "fino alla restituzione di tutti gli ostaggi": lo afferma il governo israeliano. 

Gli attacchi aerei lanciati da Israele nella Striscia di Gaza sono una "condanna a morte" per gli ostaggi israeliani detenuti nell'enclave. Lo ha dichiarato un membro dell'ufficio politico di Hamas, Ezzat al-Rishq, citato dalla Cnn. "La decisione di Netanyahu di riprendere la guerra è una decisione di sacrificare i prigionieri dell'occupazione e la loro condanna a morte", ha detto al-Rishq, aggiungendo: "Il nemico non otterrà con la guerra e la distruzione quello che non è riuscito a ottenere attraverso i negoziati". 

"Molte donne e bambini tra gli oltre 330 palestinesi uccisi negli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza". Lo afferma il ministero della Salute di Hamas. Le stesse fonti, secondo quanto riferisce Al Jazeera, definiscono "l'attacco di Israele "infido" su civili assediati e indifesi per annullare l'accordo di cessate il fuoco di Gaza. La Jihad islamica palestinese accusa Israele di "sabotare deliberatamente" il cessate il fuoco, in vigore dal 19 gennaio". 

La protezione civile della Striscia di Gaza ha dichiarato che il bilancio delle vittime della massiccia campagna militare israeliana lanciata stanotte in tutto il territorio dell'enclave palestinese è salito a oltre 220 morti. "I martiri sono stati trasferiti negli ospedali della Striscia di Gaza: la maggior sono bambini, donne e anziani", ha detto il portavoce dell'agenzia Mahmud Basal aggiungendo che l'operazione dello Stato ebraico è ancora in corso e sta colpendo scuole e campi che ospitano gli sfollati. 

Un alto funzionario di Hamas ha detto oggi che Israele ha deciso di sacrificare i suoi ostaggi, rilanciando stanotte massicce operazioni militari nella Striscia di Gaza dopo la tregua raggiunta a gennaio. La scelta del premier Benjamin Netanyahu "di riprendere la guerra è la decisione di sacrificare i prigionieri dell'occupazione e imporre loro una condanna a morte", ha affermato Izzat al-Rishq aggiungendo che Netanyahu sta usando i combattimenti nell'enclave palestinese come una "scialuppa di salvataggio" politica per distrarre dalle crisi interne dello Stato ebraico.

E' salito ad almeno 200 morti il bilancio degli attacchi aerei israeliani di questa notte sulla Striscia di Gaza, secondo le autorità locali palestinesi citate dall'emittente araba Al Jazeera. 

L'esercito israeliano afferma di aver lanciato una vasta ondata di attacchi aerei in tutta la Striscia di Gaza, prendendo di mira i comandanti di medio livello di Hamas, i membri del politburo del gruppo terroristico e le sue infrastrutture. Secondo l'Idf, citato da Times of Israel, finora sono stati effettuati decine di attacchi. Gli attacchi sono stati ordinati dal primo ministro Benjamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Israel Katz. L'Idf ha dichiarato che intende continuare gli attacchi aerei "finché necessario" e ampliare l'assalto a sorpresa oltre la campagna aerea, se riceverà l'ordine. L'esercito ha aggiunto di essere schierato e preparato su tutti i fronti, anche con la massima allerta per quanto riguarda le difese aeree. Il capo di stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, sta gestendo l'operazione insieme al capo dello Shin Bet Ronen Bar del quartier generale dell'Idf.

L'esercito israeliano afferma che gli attacchi a Gaza arrivano dopo che l'Idf ha identificato i preparativi di Hamas per lanciare attacchi contro Israele, mentre si sta riorganizzando e riarmando.

I ribelli Houthi dello Yemen hanno rivendicato oggi la responsabilità di un terzo attacco a un gruppo di portaerei americane in 48 ore, definendolo una rappresaglia per i raid degli Stati Uniti. Le milizie sciite sostenute dall'Iran hanno affermato in un post su Telegram di aver preso di mira il gruppo della Uss Harry S. Truman con missili e droni nel nord del Mar Rosso.

E' salito a 109 il bilancio delle vittime dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Di queste, 75 sono state segnalate a Khan Yunis. Lo riporta Al Jazeera. 

Hamas ha accusato oggi Israele di aver "deciso di affossare" la tregua in Medio Oriente, dopo il lancio stanotte di attacchi aerei sulla Striscia di Gaza.

L'ondata di raid israeliani su Gaza ha preso di mira figure di spicco di Hamas. Lo riferisce l'emittente televisiva Kann, secondo cui l'esercito israeliano ha accusato Hamas di riarmare le proprie forze e di prepararsi a compiere attacchi.

"Come ha detto Trump chiaramente, Hamas, gli Houthi, l'Iran e tutti quelli che stanno cercando di terrorizzare Israele e gli Stati Uniti pagheranno un prezzo. Si scatenerà l'inferno. Tutti i terroristi in Medio Oriente dovrebbero prendere il presidente seriamente quando dice che non ha paura di difendere gli Usa e il nostro alleato Israele": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.

Il nuovo capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir sta guidando la ripresa dei combattimenti contro Hamas nella Striscia di Gaza, insieme al capo dello Shin Bet Ronen Bar, dal bunker sotto il ministero della Difesa a Tel Aviv. Il piano di attacco è stato preparato e tenuto segreto all'interno dell'Idf per creare un'azione a sorpresa contro l'organizzazione terroristica. L'esercito ha dichiarato che l'attacco continuerà finché necessario e si estenderà oltre le operazioni aeree. Lo riferisce Ynet, sottolineando che nelle prossime ore il governo dovrebbe votare il licenziamento di Ronen Bar deciso dal premier Benjamin Netanyahu.

Il bilancio degli attacchi israeliani di questa notte sulla Striscia di Gaza è salito a 86 morti e circa 150 feriti, riporta Al Jazeera citando fonti mediche palestinesi. Cinquanta vittime si registrerebbero nella sola Khan Younis. Tra i morti ci sarebbero anche diversi bambini. Secondo medici e testimoni sono state colpite tre case a Deir al-Balah, un edificio a Gaza City e obiettivi a Rafah e Khan Younis.

Sono almeno 44 i morti e decine iferiti nell'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza,riferiscono fonti mediche palestinesi ad Al Jazeera.

"Netanyahu e il suo governo estremista hanno preso la decisione di annullare l'accordo di cessate il fuoco ed esporre gli ostaggi a Gaza a un destino ignoto". E' quanto ha dichiarato Hamas dopo la ripresa dei raid israeliani a Gaza. Lo riporta Ynet. "Netanyahu e il suo governo stanno rinnovando l'aggressione e la guerra contro civili indifesi nella Striscia di Gaza. Consideriamo Netanyahu, il criminale, e Israele pienamente responsabili delle conseguenze dell'aggressione traditrice su Gaza. Chiediamo ai mediatori - si legge nella dichiarazione - di attribuire la piena responsabilità della violazione dell'accordo a Netanyahu e a Israele".

In una dichiarazione rilasciata poco dopo la ripresa degli attacchi da parte dell'Idf in tutta Gaza, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato che "le porte dell'inferno si apriranno a Gaza" e che Hamas verrà colpita con una forza "mai vista prima" se non rilascerà tutti i 59 ostaggi rimasti. Lo riporta Times of Israel. "Stasera siamo tornati a combattere a Gaza alla luce del rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi e nonostante le sue minacce di danneggiare i soldati dell'Idf e le comunità israeliane", ha detto Katz. "Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa e tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti", ha aggiunto.

La Casa Bianca è stata consultata da Israele sugli attacchi a Gaza. Lo ha confermato la portavoce americana Karoline Leavitt, in un'intervista a Fox.

Secondo fonti israeliane, finora l'aeronautica israeliana ha colpito decine di obiettivi nella Striscia di Gaza, tra cui comandanti e operativi di Hamas, tunnel e depositi di armi. L'Idf e lo Shin Bet hanno confermato in una dichiarazione congiunta che "stanno attaccando su vasta scala obiettivi dell'organizzazione terroristica Hamas in tutta la Striscia". 

Secondo fonti palestinesi ci sono almeno 100 tra feriti e morti in seguito agli attacchi dell'Idf sulla Striscia di Gaza. Sarebbero state colpite anche "alcune tende di sfollati a Khan Younis".

Almeno 20 persone sono morte nei nuovi attacchi aerei israeliani contro Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Secondo quanto riferito da altri media arabi, tra le vittime ci sono anche bambini. Israele ha affermato che sta colpendo obiettivi di Hamas in tutta la Striscia.

Israele ha informato in anticipo l'amministrazione Trump sugli attacchi di questa notte a Gaza e sugli obiettivi delle nuove operazioni militari dell'Idf, che segnano la rottura della tregua tra Israele e Hamas cominciata il 19 gennaio scorso. Lo riferisce Axios, citando funzionari israeliani rimasti anonimi.

L'esercito israeliano sta lanciando una serie di ondate di attacchi aerei contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza. L'aeronautica sta operando contro centinaia di nuovi siti che il movimento islamista ha ricostituito nei due mesi di cessate il fuoco, dopo aver reclutato più di 20.000 nuovi terroristi di Hamas e della Jihad islamica: lo riferiscono i media israeliani.

Israele ha annunciato la ripresa dei raid sulla Striscia di Gaza. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yisrael Katz "hanno ordinato alle forze di difesa di agire con la forza contro l'organizzazione terroristica Hamas nella Striscia di Gaza, dopo che Hamas si è ripetutamente rifiutata di rilasciare i nostri ostaggi e ha respinto tutte le proposte ricevute dall'inviato del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, e dai mediatori". E' quanto si legge in una nota dell'ufficio del premier israeliano, citata dai media. 

"Il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno istruito l'Idf ad agire con forza contro l'organizzazione terroristica Hamas nella Striscia di Gaza. Ciò dopo che Hamas ha ripetutamente rifiutato di liberare i nostri ostaggi e respinto tutte le proposte ricevute dall'inviato del presidente degli Stati Uniti, Steve Vitkoff, e dai mediatori". Lo riferisce una nota dell'ufficio del premier israeliano. "L'Idf sta colpendo in questo momento obiettivi di Hamas in tutta la Striscia: l'obiettivo è raggiungere gli scopi della guerra, tra cui il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti", dice la nota. 

Israele ha annunciato la ripresa dei raid sulla Striscia di Gaza. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yisrael Katz "hanno ordinato alle forze di difesa di agire con la forza contro l'organizzazione terroristica Hamas nella Striscia di Gaza, dopo che Hamas si è ripetutamente rifiutata di rilasciare i nostri ostaggi e ha respinto tutte le proposte ricevute dall'inviato del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, e dai mediatori".

L'Iran ha denunciato le "dichiarazioni belligeranti" del presidente americano Donald Trump in merito al sostegno di Teheran ai ribelli Houthi nello Yemen, avvertendo che qualsiasi atto di aggressione avrebbe "gravi conseguenze" per le quali Washington dovrà assumersi la "piena responsabilità". 

Funzionari della difesa libanesi e siriani hanno raggiunto un accordo nella tarda serata di lunedì per un cessate il fuoco volto a fermare due giorni di scontri lungo il confine. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana. L'accordo, secondo una dichiarazione del ministero della Difesa siriano, prevede anche una "maggiore coordinazione e cooperazione tra le due parti".