Un’icona universale di libertà e democrazia, la Statua della Libertà svetta nel porto di New York dal 1876, raccontando una storia che affonda le radici in un gesto di solidarietà tra nazioni. Nata come dono della Francia agli Stati Uniti, questo monumento colossale ha attraversato epoche e trasformazioni, diventando molto più di una semplice scultura: è un faro di speranza per milioni di persone. E la diatriba tra Francia e Stati Uniti con un battibecco senza precedenti tra il deputato Glucksmann e la Casa Bianca stona un po' pensando al significato di questo monumento.
Le origini: un regalo per la libertà -
La storia della Statua della Libertà inizia nel 1865, quando lo storico francese Édouard de Laboulaye propose di celebrare il centenario dell’indipendenza americana con un simbolo concreto dell’amicizia tra i due popoli. In un’epoca segnata dalla fine della Guerra Civile negli Stati Uniti e dall’abolizione della schiavitù, Laboulaye vide nell’America un esempio di democrazia da ammirare e sostenere. Fu così che il progetto prese vita, con lo scultore Frédéric-Auguste Bartholdi chiamato a dare forma a questa visione. Bartholdi immaginò una figura femminile ispirata alla dea romana Libertas, con una torcia alzata a illuminare il mondo e una catena spezzata ai piedi, simbolo della libertà conquistata.
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La costruzione: un'impresa transatlantica -
Realizzare la Statua della Libertà fu un’impresa titanica. A partire dal 1875, Bartholdi lavorò in Francia con l’aiuto dell’ingegnere Gustave Eiffel, che progettò la struttura interna in ferro per sostenere il rivestimento in rame. La statua fu completata nel 1884 e donata ufficialmente agli Stati Uniti il 4 luglio dello stesso anno, in una cerimonia a Parigi. Smontata in 350 pezzi e spedita attraverso l’Atlantico in 214 casse, arrivò a New York nel 1885. Qui, gli americani si occuparono di costruire il piedistallo sull’isola di Bedloe (oggi Liberty Island), finanziato grazie a una raccolta fondi popolare. Il 28 ottobre 1886, il presidente Grover Cleveland inaugurò il monumento, battezzato “Liberty Enlightening the World” (La Libertà che Illumina il Mondo).
Un simbolo in evoluzione -
Con i suoi 93 metri di altezza (dalla base alla punta della torcia), la Statua della Libertà divenne presto un punto di riferimento per gli immigrati che giungevano in America via mare. Nel 1903, il sonetto di Emma Lazarus, “The New Colossus”, con i celebri versi “Dammi i tuoi stanchi, i tuoi poveri”, fu inciso su una targa alla base, consacrando la statua come “Madre degli Esuli”. Nel 1924 fu dichiarata Monumento Nazionale, e nel 1984 entrò nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
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La Statua oggi -
La Statua della Libertà resta una delle attrazioni più visitate al mondo, simbolo non solo della storia americana, ma di un ideale universale. La sua patina verde, dovuta all’ossidazione del rame, racconta il passare del tempo, mentre la torcia continua a brillare come promessa di libertà. Visitabile tramite traghetti da Battery Park o Liberty State Park, offre ai turisti un viaggio nella storia e panorami mozzafiato su New York. La Statua della Libertà non è solo un monumento: è il frutto di un sogno condiviso, un ponte tra culture e un’eredità che continua a ispirare.