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Ultimo aggiornamento: 4 ore fa
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Trump: "L'Iran pagherà per gli attacchi degli Houthi" | Ministro della Difesa Israele: "Hamas pronto a nuovo attacco come il 7 ottobre"

Gaza, gli Usa: "La risposta di Hamas è totalmente inaccettabile". L'Ue verserà aiuti per 2,5 miliardi di euro alla Siria. I ribelli Houthi annunciano 53 morti nei raid Usa sullo Yemen, anche 5 bambini e 2 donne

di Redazione online

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 528. Israele ha identificato "movimenti insoliti a Gaza" e ritiene che Hamas si stia preparando a un nuovo assalto per attaccare i kibbutz e le truppe dell'Idf nella Striscia. Lo riferisce Channel 12 citando anche il ministro della Difesa Israel Katz. Dopo i raid Usa sullo Yemen, che secondo gli Houthi hanno fatto 53 morti (tra cui 5 bambini e 2 donne), Donald Trump ha intimato ai ribelli di cessare gli attacchi, altrimenti "l'inferno si abbatterà su di voi come non avete mai visto prima". E ha minacciato l'Iran: "Pagherete per gli attacchi degli Houthi". In risposta, i ribelli hanno rivendicato due attacchi alla portaerei Harry S. Truman, di stanza nel Mar Rosso, e a diverse altre navi da guerra americane. Funzionari palestinesi hanno dichiarato a Bbc Arabia che "i colloqui per il cessate il fuoco a Gaza sono falliti" e hanno citato le grandi divergenze tra Israele e Hamas, nonostante gli incontri con mediatori del Qatar e dell'Egitto.

La settima nave con aiuti umanitari emiratini, la Zayed Humanitarian Ship, è arrivata nella città egiziana di Al Arish per poi destinare il materiale trasportato alle esigenze della popolazione di Gaza. La nave è la più grande in termini di carico dal lancio dell'Operazione Chivalrous Knight 3, e trasporta 5.820 tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cibo, medicine, forniture mediche, datteri e materiali per ripari.

Israele ha identificato "movimenti insoliti a Gaza" e ritiene che Hamas si stia preparando a un nuovo assalto per attaccare i kibbutz e le truppe dell'Idf nella Striscia. Lo riferisce Channel 12 citando anche il ministro della Difesa Israel Katz: "Hamas ha subito un colpo pesante, ma non è stato sconfitto. Si sta preparando per compiere un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre"". "Negli ultimi giorni ci è stato comunicato che il potere militare di Hamas e della Jihad palestinese è stato ripristinato, il primo ha 25mila terroristi armati e la Pij oltre 5mila," hanno scritto i membri della Commissione Affari Esteri e Difesa. 

Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri al confine con la Siria scoppiati la notte scorsa. 

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha anticipato a martedì la riunione del governo sul licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, prevista inizialmente per mercoledì. Lo riporta il Times of Israel, sottolineando che al momento non si conoscono i motivi del cambio di programma. Il quotidiano ricorda che per mercoledì sono state organizzate manifestazioni di piazza contro la decisione di Netanyahu. 

L'Idf ha confermato di aver condotto una serie di attacchi aerei in Libano, prendendo di mira siti militari di Hezbollah. Secondo l'esercito, i raid sono stati effettuati dopo aver individuato la presenza di operativi del gruppo filoiraniano e di armi nei luoghi colpiti. "Le attività terroristiche in questi siti rappresentano una minaccia per lo Stato di Israele e costituiscono una chiara violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha dichiarato l'Idf. I media libanesi hanno riportato attacchi nella Valle della Bekaa e nel sud del Paese. 

Caccia israeliani hanno messo a segno diversi attacchi nella città di Daraa, nel sud-est della Siria. Lo riporta l'Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che i raid avrebbero preso di mira un sito militare, innescando incendi. 

"La nona Conferenza di Bruxelles sulla Siria ha riaffermato il nostro incrollabile sostegno. Il totale degli impegni ha raggiunto i 5,8 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti per la popolazione siriana e la regione, mentre l'Ue si è impegnata per 2,5 miliardi di euro. L'Ue e gli Stati membri rimangono i principali donatori con un impegno congiunto dell'80% delle sovvenzioni". Lo ha annunciato su X la commissaria Ue per il Mediterraneo Dubravka Suica.

I media dei ribelli yemeniti Houthi hanno riferito di nuovi attacchi aerei statunitensi messi a segno contro Hodeida, città in mano agli stessi ribelli sulla costa occidentale dello Yemen. "Un attacco dell'aggressione americana ha preso di mira la regione di Bajel nel governatorato di Hodeida", mentre altri hanno preso di mira un'acciaieria nella regione di Al-Salif nello stesso governatorato, secondo l'agenzia di stampa Saba. Anche l'emittente tv Al-Masirah, pure controllata dagli Houthi, ha riferito degli attacchi.

"Nessuno si faccia ingannare! Le centinaia di attacchi compiuti dagli Houthi, i criminali odiati dal popolo yemenita, provengono tutti dall'Iran e sono creati dall'Iran". Lo ha scritto su Truth Donald Trump dopo aver ordinato raid su vasca scala contro i ribelli dello Yemen. "Ogni ulteriore attacco o rappresaglia da parte degli 'Houthi' verrà respinta con grande forza. Ogni colpo sparato dagli Houthi sarà considerato, da questo punto in poi, come un colpo sparato dalle armi e dalla leadership dell'Iran, e l'Iran sarà ritenuto responsabile e ne subirà le conseguenze, e quelle conseguenze saranno terribile!", ha avvertito.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi re Abdullah II di Giordania. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi spiegando che "il colloquio ha focalizzato innanzitutto l'attenzione sulla situazione a Gaza, dove rimangono urgenti i bisogni umanitari. A questo proposito - si legge nel comunicato -, i due leader hanno espresso apprezzamento per la solida cooperazione tra le due nazioni nell'assistenza umanitaria, sia nel quadro dell'iniziativa italiana Food for Gaza, sia con l'iniziativa giordana per un ponte aereo, cui l'Italia ha contribuito con elicotteri resi disponibili dal ministero della Difesa".

L'Ue metterà in campo aiuti per 2,5 miliardi di euro per la Siria nel biennio 2025-26. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, alla Conferenza dei donatori sulla Siria. "Per la prima volta la speranza dei siriani non è in pausa. La situazione resta fragile ma abbiamo visto l'impegno dei siriani ad un governo inclusivo. I siriani hanno bisogno di maggiore sostegno, sia che si trovino ancora all'estero, sia che decidano di tornare a casa. L'Europa farà la sua parte", ha sottolineato.

La decisione del premier israeliano Benjamin Netanyahu di rimuovere il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, "è senza precedenti" ed "è probabile" che Bar venga sostituito da qualcuno "compiacente che eseguirà i suoi ordini senza fare domande". "Se ci riuscisse, il premier si avvicinerà pericolosamente ad avere il pieno controllo dello Shin Bet". Questo l'allarme lanciato oggi dal quotidiano Haaretz in diversi articoli di analisi pubblicati dopo che ieri l'ufficio del primo ministro ha annunciato l'intenzione di presentare al governo una proposta per mettere fine al mandato di Bar, giustificata con la mancanza di fiducia nei suoi confronti.

Le Forze di Difesa israeliane (Idf) e il ministro della Difesa Israel Katz hanno confermato che è stato effettuato un attacco con un drone nel sud del Libano, che ha preso di mira esponenti di Hezbollah. L'esercito ha spiegato di aver colpito un paio di agenti di Hezbollah che stavano effettuando operazioni di sorveglianza e dirigevano "attività terroristiche" nell'area di Yohmor. Le autorità libanesi hanno dichiarato che l'attacco ha ucciso almeno una persona.

La Germania si è impegnata a fornire ulteriori 300 milioni di euro di aiuti a sostegno dei siriani, in vista di un'iniziativa dei donatori dell'Ue per raccogliere fondi dopo la caduta di Bashar al-Assad. "Per questo compito immane, la Germania fornirà alle Nazioni Unite e alle organizzazioni selezionate altri 300 milioni di euro per questo processo pacifico e per la popolazione siriana e della regione", ha dichiarato a Bruxelles il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock.

I ribelli Houthi dello Yemen sostenuti dall'Iran hanno rivendicato la responsabilità di un secondo attacco a un gruppo di portaerei americane, definendolo una rappresaglia per i raid degli Stati Uniti. Un portavoce del gruppo sciita ha affermato che "per la seconda volta in 24 ore" i combattenti Houthi hanno lanciato missili e droni contro la Uss Harry S. Truman e diverse altre navi da guerra americane nel nord del Mar Rosso.