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Ultimo aggiornamento: 18 ore fa
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Usa, Trump: "Non allenterò i dazi su acciaio e alluminio" | Oltre 200 membri di una gang venezuelana deportati in Salvador invocando una legge del 1798

Nonostante un giudice federale avesse imposto uno stop temporaneo alle deportazioni, la Casa Bianca tira dritto ed espelle i presunti esponenti del gruppo criminale

di Redazione online

Donald Trump ha affermato di non avere "alcuna intenzione" di allentare i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio. Il presidente Usa ha invece confermato la promessa di imporre dazi reciproci già dal due aprile per porre rimedio alle pratiche commerciali che Washington ritiene ingiuste, aumentando la possibilità che più prodotti e partner commerciali vengano presi di mira. Nonostante un giudice federale avesse imposto uno stop temporaneo alle deportazioni, l'amministrazione Trump ha deportato in Salvador oltre 200 presunti membri di una gang venezuelana, classificata come "organizzazione terroristica" da Washington. Per farlo è stata invocata una legge del 1798, utilizzata solo tre volte nel corso dei secoli. 

Donald Trump ha dichiarato di non avere intenzione di creare esenzioni sui dazi sull'acciaio e sull'alluminio e ha detto che dal 2 aprile saranno imposte tariffe reciproche e settoriali. Lo scorso mese, Trump ha innalzato le tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio a un tasso forfettario del 25%, senza prevedere esenzioni o eccezioni, una decisione concepita per sostenere l'industria statunitense, contribuendo al contempo a un'escalation della guerra commerciale. Parlando ai giornalisti a bordo dell'Air Force One, Trump ha dichiarato che i dazi reciproci sui partner commerciali statunitensi saranno affiancati ai dazi sulle auto. "In alcuni casi, entrambi", ha detto Trump quando gli è stato chiesto se il 2 aprile imporrà dazi settoriali e reciproci. "Loro ci fanno pagare e noi facciamo pagare loro. E poi, oltre a questo, sulle auto, sull'acciaio, sull'alluminio, ne avremo altri", ha chiarito. 

Il Pentagono, secondo quanto riferisce il Washington Post, ha schierato un cacciatorpediniere lanciamissili in una missione inusuale per rafforzare la sicurezza al confine meridionale degli Stati Uniti. Si tratta dell'USS Gravely, una nave da guerra che ora naviga in acque solitamente pattugliate dalla guardia costiera statunitense. La mossa rientra nella strategia di utilizzo dell'esercito statunitense per respingere quella che il presidente definisce un'"invasione" al confine.

I presunti membri della gang venezuelana sono stati deportati in Salvador grazie all'Alien Enemies Act del 1798 nonostante lo stop temporaneo imposto da un giudice federale alle deportazioni. "Abbiamo inviato più di 250 stranieri nemici, membri di Tren de Aragua, al El Salvador che ha accettato di tenere nelle loro ottime carceri a un prezzo equo che farà anche risparmiare i dollari dei nostri contribuenti", ha scritto su X il Segretario di Stato Marco Rubio.

Per deportare immediatamente i membri di Tren De Aragua, gang venezuelana designata dagli Usa come organizzazione terroristica, Donald Trump ha utilizzato l'Alien Enemies Act del 1798. La legge plurisecolare, usata finora solo tre volte (nella guerra del 1812, nella Prima e Seconda guerra mondiale), consente al governo di arrestare, detenere e deportare migranti clandestini di età superiore ai 14 anni provenienti da Paesi che minacciano "un' invasione o incursione predatoria" degli Stati Uniti, senza concedere loro un colloquio per l'asilo o un'udienza nei tribunali per l'immigrazione.

Donald Trump ha postato su Truth un video pubblicato dal governo del Salvador che mostra la deportazione di oltre 200 presunti membri della gang venezuelana Tren de Aragua dagli Usa al Salvador. Nella clip si vedono quelli che Trump chiama "mostri" con le mani e le caviglie incatenate, spinti fuori da un aereo e fatti salire su bus da agenti in tenuta antisommossa. Il video mostra anche il trasporto degli uomini in prigione in un grande convoglio di bus sorvegliato da polizia e militari. I deportati sono stati rasati in ginocchio prima di indossare una divisa bianca e di essere condotti nelle celle piegati a 90 gradi.

Una volta che i dazi saranno applicati ai principali partner, gli Stati Uniti potranno iniziare dialoghi bilaterali per stabilire nuovi accordi commerciali. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, intervistato nella trasmissione "Face the nation" sull'emittente "Cbs". "Metteremo dazi ai Paesi che li impongono a noi, non è un'azione contro il Canada, il Messico o l'Unione europea, è per tutti", ha detto Rubio. "Poi, sulla base di una nuova situazione di equità e reciprocità, potenzialmente possiamo avviare negoziati diplomatici per nuovi accordi commerciali che hanno senso da entrambe le parti", ha aggiunto il segretario di Stato. "Non ci piace lo status quo e imposteremo un nuovo standard, in cui possiamo negoziare allo stesso livello. Ma non possiamo continuare così: abbiamo de-industrializzato gli Usa", ha evidenziato Rubio. 

Gli Stati Uniti stanno approvando "ogni giorno" revoche del visto a chi compie azioni contrarie all'interesse nazionale. Lo ha detto il segretario di Stato, Marco Rubio, alla trasmissione "Face the nation" su "Cbs". "Quando entri negli Usa e ottieni un visto, sei un ospite... Ma se nella domanda ci dici che vieni per partecipare a un evento pro-Hamas, questo è contrario all'interesse e alla politica estera degli Usa", ha detto Rubio.

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