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"Diasporas", nuove musiche migranti per Romaeuropa Festival

Dal 10 al 12 ottobre tra protagonisti all'Auditorium Parco della Musica Alsarah, J.P. Bimeni, Mayra Andrade, Blick Bassy

Ufficio stampa

Sperimentatori, ricercatori, perennemente in movimento. Incarnano i linguaggi e i temi della contemporaneità e tracciano nuove traiettorie della musica di oggi, mischiando rap, pop, new soul, african retro pop, folk e jazz, senza mai dimenticare le loro radici. Sono i protagonisti della new wave africana che sta contagiando l’Occidente.  È a loro che sul palco dell’Auditorium Parco della Musica, Romaeuropa dedica il focus "Diasporas", dal 10 al 12 ottobre.

Si inizia giovedì 10 ottobre con  Alsarah and The Nubatones, nuova icona della musica retro pop dell’Africa orientale, seguiti da J.P. Bimeni & the Black Belts, che con la sua voce calda che ricorda il primo Otis Redding ha conquistato Jovanotti che lo ha voluto per alcuni dei suoi "Jova Beach party" questa estate.

Venerdì 11 ottobre è la volta di Blick Bassy e Mayra Andrade. Il primo arriva dal Cameroun con un mix di blues acustico, musica tradizionale, folk contemporaneo e bossa nova brasiliana, cantando la schiavitù del neocolonialismo. La seconda, capoverdiana, è la nuova "regina della Morna", accreditata come la più credibile erede di Cesaria Evora. 

Si chiude la tre giorni sabato 12 ottobre con il progetto  “Le Cri du Caire”, in cui la voce ipnotica del poeta e cantante Abdullah Miniawy si confronta con la tromba di Erik Truffaz, il sax di Peter Corser e le corde del violoncello di Karsten Hochapfel. Ci si sposta infine in Medio Oriente con “Love & Revenge”, una serata electro-pop omaggio all’epoca d’oro del mondo arabo nata dall’incontro tra l’hip hop di Rayess Bek, le immagini dell’artista Randa Mirza, l’elettronica di Mehdi Haddab e il basso di Julien Perraudeau.

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