Diffuse le immagini riprese da una telecamera di sorveglianza, in cui si vede Alejandro Meran, l’omicida dei due poliziotti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, mentre spara con due pistole nell'atrio della Questura, dove ferisce il piantone di turno e lui stesso viene colpito. Poi il sudamericano fugge in strada e tenta di rubare un’auto e apre ancora il fuoco ad altezza d'uomo contro altri 7 agenti, prima di arrendersi.
Meran, che dalle immagini sembra essere scalzo, si muove come un pazzo, e per questo la Procura ha annunciato che chiederà una perizia psichiatrica sul sudamericano, che intanto è stato dimesso dall'ospedale e condotto nel carcere "Ernesto Mari" di Trieste.
Nel primo dei tre spezzoni del filmato, in particolare, Alejandro non impugna la pistola come se volesse sparare ma la tiene per la parte superiore, tra la canna e il
calcio, passandola da una mano all'altra nell'uscire dalla stanza vuota.
Sulla vicenda, in particolare sulla polemica relativa alla sicurezza delle fondine, è intervenuto anche il capo della polizia, Franco Gabrielli: "Non c'è correlazione tra l'ipotetica inefficienza della fondina e l'episodio che ha visto la morte dei colleghi", sintetizza. Non negando, tuttavia, che il tema degli approvvigionamenti "esiste, perché abbiamo finanziamenti schizofrenici e siamo perennemente in affanno".