Il benessere e la buona salute non possono prescindere dalla pratica di attività fisica regolare. Lo sport non solo tiene lontane le malattie, ma aiuta a mantenersi giovani e a sentirsi su di giri allontanando ansia e stress. Uno studio recente evidenzia che la gran parte degli italiani pratica attività fisica, sebbene lo sport non sia accessibile a tutti: si auspica una riduzione dei costi e la creazione di più spazi pubblici attrezzati, oltre a una maggior sicurezza per chi pratica attività fisica nelle ore serali.
Secondo quanto emerge dall'indagine, l’attività sportiva è parte della routine degli italiani, con il 79,7% della popolazione che la pratica regolarmente. Tuttavia, quasi il 50% sottovaluta l’importanza della costanza nell’esercizio fisico per raggiungere un benessere duraturo e il 20% (soprattutto donne over 65 e residenti nel sud Italia) è sedentario. Inoltre, lo sport non è percepito come accessibile a tutti: molti ritengono che sia poco inclusivo a causa di prezzi troppo alti (il 31% propone di ridurre i costi) e per l’assenza di spazi pubblici attrezzati (il 28,9% vorrebbe più strutture idonee). Non manca poi chi vorrebbe maggiore sicurezza per praticare attività fisica nelle ore serali (23,9%).
Questo è quanto rileva l’indagine “Sport e Benessere: fra il dire e il fare”, realizzata da Cisalfa Group in collaborazione con Community Research&Analysis, che offre un'analisi delle abitudini sportive degli italiani e del loro impatto sul benessere fisico, psicologico e sociale.
Ecco allora i principali risultati dell’indagine.
I VALORI E LE ABITUDINI SPORTIVE -
per quasi la metà degli italiani (48,3%) lo sport è un elemento centrale, in particolare tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni (55,5%). L’attività sportiva viene infatti percepita non solo come un impegno fisico, ma come un'opportunità di svago e di crescita culturale, specialmente per la GenZ. Per quanto riguarda le tipologie di sport praticate, la gran parte preferisce attività individuali, come corsa o nuoto (81,7%), mentre una minoranza (20,8%) si dedica a sport di squadra, a testimonianza di una tendenza crescente verso modalità di allenamento più autonome e meno strutturate. Così, la maggioranza degli italiani (80,8%) pratica spot in modo autonomo a casa oppure all’aperto.
SPORT E ALIMENTAZIONE -
cresce anche la consapevolezza del legame tra attività fisica e alimentazione, riconosciuto dall’84% degli italiani. Nonostante ciò, una parte della popolazione (13,4%) ammette di non prestare particolare attenzione alla propria dieta, favorendo comportamenti poco salutari. Gli over 65, con il 79,1%, risultano i più attenti a mantenere una dieta corretta, mentre GenZ e Millennials mostrano una maggiore tolleranza verso abitudini alimentari meno rigorose.
La ricerca mette inoltre in luce la necessità di un’educazione alimentare più mirata: l’83,4% degli intervistati ritiene che tali abitudini dovrebbero essere insegnate fin dalle scuole elementari per favorire comportamenti sani sin dalla giovane età.
SPORT E SALUTE FISICA E MENTALE -
lo sport è considerato un pilastro fondamentale per il benessere: il 91,3% degli intervistati riconosce come questo aiuti a ridurre il rischio di obesità, mentre il 74,5% ritiene che incida favorevolmente nella qualità del riposo e del sonno. Inoltre, l’attività fisica porta a una diminuzione dello stress per il 74,7% degli italiani, migliora lo sviluppo cognitivo e la concentrazione (71,9%) e rende le persone più felici e rilassate (68,4%). D’altra parte, il 68,8% ritiene che la sedentarietà aumenti il rischio di disturbi psicologici. Nonostante ciò, c'è chi ritiene che semplici movimenti quotidiani bastino a sostituire una pratica sportiva strutturata (43,1%).
SPORT E RELAZIONI INTERPERSONALI -
lo sport costituisce anche un'opportunità per creare connessioni sociali e sviluppare abilità relazionali. Infatti, per il 72,8% degli italiani ha un valore educativo e formativo che si riflette anche nella vita quotidiana e professionale. Inoltre, il 63,2% ritiene che lo sport favorisca l'inclusione sociale, nonostante persistano difficoltà legate alla percezione della competitività e alla mancanza di legami profondi. In questo contesto, gli sport di squadra e le attività di gruppo sono visti come strumenti particolarmente efficaci per rafforzare le relazioni interpersonali.
FUTURO E ACCESSIBILITÀ NELLO SPORT -
tra le proposte più utili per diffondere la pratica sportiva, spiccano l’accessibilità economica delle attività sportive (31,0%) e la creazione di un maggior numero di spazi pubblici dedicati, quali campetti, piste ciclabili e parchi (28,9%). Altre soluzioni considerate valide sono l’aumento la sicurezza nelle strade e nei parchi per consentire l’attività fisica anche in orario serale o alla mattina presto (23,9%), l’introduzione della giornata lavorativa corta e una maggiore sensibilizzazione sui benefici dell’attività fisica. Per queste ragioni, l’educazione fisica nelle scuole è considerata insufficiente rispetto agli standard europei e il 75,3% ritiene che le organizzazioni sportive debbano fare di più per garantire sostenibilità e accessibilità.
SPORT E TECNOLOGIA -
l'uso crescente delle nuove tecnologie, dagli smartphone e smartwatch con app dedicate all’attività fisica, sino ai tradizionali contapassi, gioca un ruolo cruciale per motivare gli utenti e aumentare la consapevolezza dei benefici dello sport. Quasi la metà degli italiani (45,9%) utilizza app per la pratica sportiva (16,6%), per monitorare la propria salute (17,8%) o per entrambe (11,4%). Sebbene questo fenomeno sia più diffuso tra la GenZ (il 62,6% di loro fa uso di tecnologie), la gran parte degli intervistati (75,2%) apprezza questi strumenti perché favoriscono una pratica più costante e regolare (18.3), migliorano l'attenzione alla propria salute fisica (17,8%), rendono l'attività fisica più accessibile (15,5%) e svolgono anche una funzione educativa. Infine, si riconosce il potenziale dell’Intelligenza Artificiale (IA) nell’analizzare le prestazioni degli atleti aiutando a creare degli allenamenti personalizzati (49,7%) e nell’assistere gli arbitri nelle decisioni (48,3%), mentre il 29,0% ritiene che questo tipo specifico di tecnologia non abbia alcun tipo di utilità in ambito sportivo.
LO SPORT DEVE ESSERE ANCHE SOSTENIBILE -
le organizzazioni sportive giocano un ruolo fondamentale se messe in relazione con il tema della sostenibilità. Per il 75,3% degli italiani bisogna impegnarsi di più su questi temi perché i grandi eventi globali (come le Olimpiadi e i Mondiali, per cui anche le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026) aumentano i livelli di inquinamento e di spreco di soldi (44,7%). Si ritiene, infatti, che le organizzazioni siano più interessate a guadagnare che a essere sostenibili (56,5%).
Cisalfa Group vuole impegnarsi nella diffusione gratuita dei risultati di questa ricerca nelle scuole secondarie di II grado. Con il supporto della piattaforma Educazione Digitale, infatti, i ragazzi avranno a disposizione dei percorsi di formazione dedicati, basati sul trasferimento di competenze trasversali (PCTO) e sullo sviluppo di project work, finalizzati ad analizzare la relazione tra benessere psicologico, attività sportiva e trasmissione di valori.