Un operaio di 63 anni, Giancarlo Ferretti, è morto dopo essere precipitato da un'altezza di venti metri all'interno di una cava a Navelli (L'Aquila). L'uomo, di Montesilvano (Pescara), stava lavorando su un gradone quando è scivolato, sembrerebbe per recuperare un tablet. Inutili i soccorsi. La caduta è stata fatale. Sul posto sono intervenuti i medici del 118 per constatare il decesso e i carabinieri della compagnia di Sulmona, territorialmente competenti, che stanno indagando sulla vicenda per ricostruire l'episodio. Il 61enne stava lavorando per conto di una ditta di Spoltore (Pescara).
La ricostruzione -
Da una prima ricostruzione dell'episodio è emerso che l'uomo lavorava come geometra e stava svolgendo alcuni rilievi. L'incidente sarebbe avvenuto durante la pausa pranzo degli operai. "Gli avevo detto di attendere il rientro in cantiere degli operai e di non salire sul gradone", ha riferito agli inquirenti un collega. Invece, l'uomo, approfittando del momento di pausa, lo avrebbe fatto per recuperare il tablet di uno dei colleghi: durante l'operazione si sarebbe sporto dal gradone per afferrare il dispositivo ed è scivolato e poi precipitato.
Il pm della procura dell'Aquila, Roberta D'Avolio, ha aperto un fascicolo sull'incidente. L'ipotesi di reato è omicidio colposo. Sono in corso gli accertamenti del dipartimento della Asl 1 per verificare il rispetto delle misure di sicurezza in cantiere. Il magistrato ha ordinato il trasferimento della salma del geometra all'obitorio dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila per eseguire l'autopsia.