La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 477. Sono state liberate le quattro soldatesse israeliane finora tenute in ostaggio. Scese dai suv dei fondamentalisti, sono salite sorridenti sul palco allestito a Gaza City e sono poi partite a bordo dei mezzi della Croce Rossa per tornare a casa. Al loro rientro sono state accolte dai parenti e dalla folla in festa e hanno riabbracciato i genitori nella base militare di Reem. Tel Aviv accusa Hamas di aver organizzato uno "spettacolo cinico" e teme per la sorte di Arbel Yehud, una donna civile ostaggio della Jihad. Sembra che le autorità israeliane abbiano chiesto di liberarla entro due giorni. Nel frattempo sono stati rilasciati 200 prigionieri palestinesi. La tv libanese al Mayadeen, vicina a Hezbollah, ha riferito di attacchi israeliani nel sud del Libano nelle ultime ore, che "hanno avuto un'escalation come non si vedeva da due mesi". La denuncia dell'Autorità nazionale palestinese: "Bambina di due anni uccisa da fuoco israeliano a Jenin".
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© Afp|Liri Albag
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