La Cina ha espresso preoccupazione per "l'uscita degli Usa dagli accordi di Parigi sul clima", in base all'ordine esecutivo firmato lunedì da Donald Trump, appena tornato alla Casa Bianca. "La Cina è fortemente impegnata nella risposta alla crisi climatica e promuoverà in modo congiunto la transizione energetica su scala globale", ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun.
Ecofin: "Ue pronta a reagire a dazi, siamo uniti" -
Anche dalla Ue si esprime preoccupazione per alcuni dei punti programmatici di Trump ed in particolare sulla possibile introduzione di nuovi dazi. "Organizzeremo una discussione sulla nostra sovranità economica e sulla nostra capacità di rispondere insieme. Il messaggio principale di questo Ecofin è l'unità degli europei", ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Stéphane Séjourné prima dell'Ecofin, sottolineando che l'Ue è pronta a reagire se Trump introdurrà dazi. "La nostra forza è proprio quella di riuscire ad avere un messaggio comune. La discussione inizia, ma gli europei risponderanno", ha quindi aggiunto.
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Pechino: "Il ruolo Oms dovrebbe essere solo rafforzato" -
Fortemente critica anche la posizione di Pechino rispetto alla scelta di Trump di uscire dall'Oms. Il ruolo dell'Organizzazione mondiale della Sanità "dovrebbe essere solo rafforzato e non indebolito", ha infatti aggiunto Guo Jiakun. "La Cina continuerà a sostenere l'Oms nell'assumere le sue responsabilità". Trump, durante la firma, ha lamentato i pagamenti molto bassi all'Oms della Cina in rapporto alla sua popolazione.
Pechino: "Disposti a collaborare con Trump" -
Nonostante i dubbi sulle prime mosse del presidente degli Stati Uniti, la Cina "è disposta a collaborare con il nuovo governo Usa, sotto la guida strategica dei capi di Stato dei due Paesi, in linea con i principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione reciprocamente vantaggiosa", ha aggiunto Guo Jiakun, spiegando che le parti dovrebbero "mantenere la comunicazione, rafforzare la cooperazione, gestire adeguatamente le differenze e guidare maggiori progressi nelle relazioni bilaterali da un nuovo punto di partenza".
Mosca: "Rispettare attuale regime legale Canale di Panama" -
La Russia si aspetta che, nelle loro discussioni bilaterali sul controllo del Canale di Panama, il presidente americano Donald Trump e il governo panamense "rispettino l'attuale regime legale internazionale di questa via d'acqua fondamentale" che deve rimanere "sicura e aperta". Lo ha detto all'agenzia Tass il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, secondo il quale tale regime legale rimane definito dal trattato tra gli Usa e Panama del 1977.