Dopo quasi quattro anni, il piastrellista brasiliano accusato da due colleghi di lavoro di non aver diviso con loro il premio da due milioni ottenuto con un Gratta e Vinci ha potuto incassare la vincita. L'uomo ha affrontato oltre tre anni di battaglia legale dopo che gli amici lo avevano portato in tribunale e a settembre è stato assolto dal reato di appropriazione indebita. Il piastrellista aveva vinto i soldi a Garda (Verona) il 22 febbraio 2021 con un tagliando Gratta e Vinci da 20 euro del Maxi Miliardario. Vincita "rivendicata" anche dai due colleghi, che sostenevano di aver comprato insieme il biglietto e che ci sarebbe stato un accordo tra loro.
Il caso -
Secondo quanto riporta la Repubblica, i due accusatori hanno sostenuto di aver dato 40 euro a testa al piastrellista per "l'acquisto di 6 biglietti (ciascuno da 20 euro) e che l'uomo, da solo, li avesse grattati e avesse comunicato agli amici tramite WhatsApp della vincita non andando mai però all'appuntamento con un notaio per formalizzare il tutto". Dal canto suo, il piastrellista, poi assolto, ha sempre detto che "la vincita non era frutto di una condivisione. E la possibilità di dar loro dei soldi era una sua offerta, un regalo. Di fronte però alle insistenti richieste avrebbe deciso di non donare nulla".