dopo il primo parere negativo

Milano, da Abedini nuova istanza per i domiciliari (ma questa volta con il braccialetto)

L'ingegnere iraniano fermato il 19 dicembre a Malpensa su richiesta degli Stati Uniti è ora detenuto nel carcere di Opera

Arresti domiciliari con il braccialetto e in un appartamento di Milano diverso da quello proposto in precedenza. E' la modifica dell'istanza presentata alla Corte d'Appello, tramite il suo legale, da Mohammad Abedini Najafabadi, l'ingegnere iraniano noto per la sua esperienza nella costruzione di droni, fermato a Malpensa il 19 dicembre su richiesta degli Stati Uniti, e ora detenuto a Opera. Il "ritocco" della richiesta è arrivato dopo parere negativo della procuratrice generale di Milano Francesca Nanni all'istanza depositata a fine anno ritenendo non ci siano le condizioni per tutelare il pericolo di fuga anche perché, tra l'altro, non contemplava il braccialetto elettronico.