A Natale è bello trovare i pacchettini dei regali sotto l'albero. Non sempre, però, quello che si riceve è di proprio gusto, oppure non serve o è anche qualcosa che già si possiede. Ecco che allora, secondo un'indagine, tra chi ha ricevuto un regalo non gradito lo scorso Natale, il 37% ha deciso di tenerlo e il 23% di regalarlo a qualcun altro. Tuttavia, aumenta notevolmente la percentuale di chi ha deciso di rivenderlo (15%) rispetto a solo 5 anni fa (7% nel 2019), realizzando anche un guadagno potenziale di circa 50 euro.
Vero è che un certo bon ton imporrebbe di non rivendere i regali ricevuti anche se non graditi per il 34% degli intervistati. Un aspetto, questo, che però ha subito una forte diminuzione rispetto al 2019, quando ben il 42% dichiarava che “non fosse carino” rivendere i regali ricevuti a Natale. Resta stabile, invece, chi non lo fa per la paura di essere scoperto (16%).
È questa una prima fotografia che emerge dalla ricerca commissionata a Ipsos da eBay, marketplace globale che connette le persone, acquirenti e venditori, e costruisce comunità per creare opportunità economiche per tutti, in più di 190 mercati di tutto il mondo.
SORPRESE NON GRADITE: CHE FARE? -
L'aspettativa, quando si scartano i regali, viene delusa piuttosto spesso, visto che dalla ricerca emerge che ben il 42% ha ricevuto almeno un dono non gradito il Natale scorso, ma ha deciso di tenerlo (37%) o di regalarlo a qualcun altro 23%. Il 19% afferma persino di mettere i regali indesiderati da parte, dimenticandosi di averli. Tra chi, invece, ha deciso di rivenderli (15%), più della metà (51%) ha messo da parte il guadagno ottenuto come risparmio o ha sostituito l’oggetto con qualcosa di più affine ai propri gusti (34%) o ha deciso di usare i soldi per sostenere le spese del periodo natalizio (27%), complice anche l’inflazione e il caro vita che incide per il 71% sulla scelta di spendere meno per l’acquisto dei regali di Natale. In particolare, su eBay.it le categorie di prodotti più venduti durante le festività natalizie del 2023 sono state: orologi, smartphone, console, videogiochi, carte da gioco, libri, modellismo e fumetti.
REGIFTING, UNA PRATICA SEMPRE PIÙ DIFFUSA (E ACCETTATA) -
in un mercato in cui la compravendita tra privati continua a crescere nel 2024 a doppia cifra, vendere un regalo non gradito è considerata una pratica sempre più diffusa e condivisa per più della metà degli italiani (56%). In particolare, 1 italiano su 3 dichiara di averlo fatto almeno una volta (14%) o addirittura più di una (20%). Un’abitudine comune per entrambi i sessi, con età compresa tra i 25 ai 34 anni (23%), 35-44 anni (22%) e i giovani dai 18 ai 25 anni (18%), con un livello di istruzione elevato e occupati. L’occasione principale in cui si afferma di aver ricevuto un regalo indesiderato è quella del compleanno (58%), seguita dal Natale (48%).
PERCHÉ RIVENDERE I DONI RICEVUTI? -
La ragione principale sta nel fatto che quanto avuto in dono non corrisponde ai propri gusti (37%), perché si possiede un articolo simile (29%) o non piace proprio e non si vuole tenerlo (28%). Vestiti, scarpe, accessori (41%), articoli per la casa (32%), libri, fumetti (20%), e gioielli, orologi (20%) sono le categorie di oggetti più rivenduti e, in prospettiva, quelli che sarebbero rivenduti anche da chi non l’ha mai fatto.
RIVENDERE È UNA SCELTA PRATICA E SOSTENIBILE -
oggi gli italiani sono più propensi al regifting anche per una maggiore accettazione sociale di questa pratica. Infatti, con riferimento ai regali di Natale, se nel 2019 il 42% degli intervistati non rivendeva per una questione di galateo, oggi questa percentuale scende al 34%. In generale, rende felici sapere che il regalo di Natale è stato venduto per fare beneficenza (per il 49%). Al contrario, genera meno felicità scoprire che la rivendita è stata effettuata per comprare un regalo per altre persone, con un 36% che ne risulterebbe arrabbiato. Il regifting è considerata anche un’attività pratica (37%) perché garantisce che gli oggetti passino in altre mani invece di rimanere inutilizzati, e il 36% ritiene sia pure un gesto sostenibile, utile per ridurre i rifiuti, e una forma di riciclo. Il 34%, tuttavia, pensa ancora che sia irrispettoso nei confronti di chi ha fatto il dono.
I CANALI DEL REGIFTING -
marketplace e piattaforme online sono i canali preferiti per rivendere i doni non graditi per il 66% degli italiani. Del resto, il 65% è aperto all’acquisto di doni di seconda mano se l’oggetto è in buone condizioni (per il 31%), se si tratta di qualcosa di difficile da trovare (per il 18%) o perché lo ritiene una pratica sostenibile e green (17%).