Trascorreva le sue notti giocando alla consolle, imprecando e bestemmiando quando qualcosa andava storto nelle sue partite con i videogiochi. Un passatempo molto rumoroso e fastidioso che da diverso tempo stava diventando difficile da sopportare per i vicini di un appartamento alla periferia di Torino. Per un 30enne invece il gioco notturno era diventata un'abitudine: la sera accendeva la Playstation per giocare e in collegamento con altri utenti online con cuffie e microfono e si lasciava andare a urla incontrollate. Alla fine una donna di 60 anni ha deciso di farsi giustizia da sola: presa da una rabbia probabilmente dettata dallo stress si è presentata alla porta dell'appartamento per chiedere il dovuto silenzio, ma con un coltello in mano. Di fronte si è trovata il gamer e la madre di lui che le hanno aperto la porta. La lite sul pianerottolo si è accesa subito e quando la madre del giovane è intervenuta per separare i due, ha ricevuto una coltellata all'avambraccio dalla 60enne armata.
Non è chiaro se è stata aggredita direttamente o se nel corso di una colluttazione. Le ferite della madre del "giocatore" non sono gravi, e la donna che l’ha aggredita è stata denunciata per lesioni e minacce. Una denuncia è scattata anche per suo figlio perché i poliziotti, una volta intervenuti sul posto, quando sono entrati nella sua camera, hanno trovato alcune katane tenute illegalmente. Per l’uomo è quindi scattata la denuncia per detenzione abusiva di armi