Cumbia Geolier Genocidio Dissing OnlyFans Creator POV Slayare Demure Delulu
Cumbia
La canzone "La cumbia della noia" con cui Angelina Mango ha vinto Sanremo ha fatto "impazzire" Google perché per mesi è stata tra le parole più cercate. Cumbia è molto più di una semplice danza o un genere musicale. È un pezzo di storia, un riflesso di culture che si sono intrecciate e di un popolo che ha trovato nel ritmo un modo per esprimere la propria gioia, il proprio dolore e la propria identità. Le origini della cumbia affondano le radici nelle tradizioni musicali africane, portate in America dai popoli schiavizzati. La parola stessa, "cumbia", deriva probabilmente dal termine "kumb", presente in molte lingue africane e che significa "suono", "rumore" o "frastuono". Oggi la cumbia è un genere musicale molto popolare in tutta l'America Latina e non solo. Si è diffusa in tutto il mondo, mescolandosi con altri generi musicali e dando vita a nuove e interessanti fusioni.
Geolier
Sempre rimanendo in tema Sanremo il cantante Geolier è diventato personaggio nazional popolare. Il suo nome ha ovviamente attirato l'attenzione di chi non lo conosceva (il pubblico più adulto). Geolier è un nome d'arte scelto da Emanuele Palumbo, rapper napoletano, che rimanda a un termine francese che significa "secondino". Questa scelta non è casuale, ma è profondamente legata al contesto sociale e culturale in cui l'artista è cresciuto. Il quartiere di Secondigliano, luogo di origine di Geolier, è spesso associato a stereotipi negativi e a una certa criminalità. Il soprannome "secondini" è un'etichetta che gli abitanti del quartiere si sono attribuiti, quasi per ironia, per sottolineare le difficoltà e le sfide che affrontano quotidianamente.
Genocidio
La guerra tra Israele e Hamas ha riacceso il dibattito sull'eccessivo uso della forza da parte dello Stato ebraico contro i palestinesi. Il premier Netanyahu è accusato di compiere un genocidio nei confronti dei civili palestinesi. Che cos'è un genocidio? Il termine genocidio indica un crimine gravissimo contro l'umanità, definito dalla Convenzione per la prevenzione e la punizione del crimine di genocidio delle Nazioni Unite. E' un atto intenzionale volto alla distruzione, totale o parziale, di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.
Dissing
La faida musicale tra Fedez e Tony Effe ha invece acceso un riflettore sulla parola dissing. Il dissing, di origine anglosassone, indica una pratica diffusa soprattutto nell'ambito dell'hip hop e del rap che consiste nel criticare, insultare o denigrare verbalmente un avversario, un collega o una figura pubblica. Si tratta, in sostanza, di una vera e propria "guerra a colpi di parole", dove il testo di una canzone diventa un'arma per attaccare e umiliare l'avversario. Negli ultimi anni, il dissing ha oltrepassato i confini della musica rap, diffondendosi in altri ambiti della cultura popolare. È diventato un fenomeno mediatico, con video e canzoni che diventano virali sui social network. Tuttavia, è importante sottolineare che il dissing può avere conseguenze negative, alimentando conflitti e odio.
OnlyFans
La leggenda metropolitana delle ragazze diventate ricche vendendo foto dei propri piedi ai feticisti, ha fatto impennare la popolarità del social network per adulti OnlyFans. OnlyFans è una piattaforma online, nata nel 2016, che permette a creatori di contenuti di vario genere di monetizzare il proprio lavoro attraverso abbonamenti a pagamento. Gli utenti che desiderano accedere a contenuti esclusivi, come foto, video, o anche dirette streaming, devono sottoscrivere un abbonamento mensile al profilo del creatore che li interessa. OnlyFans ha suscitato un ampio dibattito a causa della natura dei contenuti spesso presenti sulla piattaforma. In particolare, la presenza di contenuti per adulti ha portato a discussioni sulla censura, sulla libertà di espressione e sulla regolamentazione del settore.
Creator
E con OnlyFans si è anche allargata la diffusione del termine (e la professione) creator. Letteralmente, "creator" è la traduzione inglese di "creatore". Tuttavia, nel linguaggio contemporaneo, questo termine ha assunto un significato più specifico e connotato. Un creator, infatti, non è semplicemente chi crea qualcosa, ma è una figura professionale che produce contenuti originali e di valore, destinati ad essere condivisi su piattaforme digitali. Sono creator gli Youtuber, influencer, streamer, podcaster e i tiktoker.
POV
A proposito di contenuti digitali ha spopolato, tra i creator video, il termine POV. POV è un acronimo inglese che sta per Point of View, traducibile in italiano come Punto di Vista. Nel mondo dei media e della comunicazione digitale, POV indica una specifica tecnica narrativa che consiste nel presentare una scena o una storia attraverso gli occhi di un singolo personaggio o da una prospettiva particolare. In altre parole, lo spettatore o il lettore viene invitato a immedesimarsi in un determinato punto di vista, quasi come se stesse vivendo l'esperienza in prima persona. Il POV è uno strumento narrativo versatile che permette di creare un legame più profondo tra il creatore del contenuto e il pubblico, favorendo l'immedesimazione e l'empatia.
Slayare
Restando nel mondo del digital, ci sono tre parole che hanno avuto la promozione da parte della Treccani e si preparano a conquistare il linguaggio comune. In realtà tra i giovani sono termini di largo consumo. Partiamo con Slayare: originariamente, il verbo "to slay" in inglese significa "uccidere"; tuttavia, nel gergo giovanile e nei social media, ha subito una rivisitazione semantica completa, acquisendo un significato del tutto positivo. "Slayare" significa infatti "eccellere", "spaccare", "essere straordinari" in qualcosa. Questo neologismo è nato e si è diffuso principalmente grazie a piattaforme come TikTok, dove gli utenti utilizzano questo termine per descrivere performance, look, creazioni o qualsiasi altra cosa considerino particolarmente riuscita.
Demure
L'origine del termine "demure" risale al francese antico e, nel corso dei secoli, ha acquisito diverse sfumature a seconda del contesto culturale. Nell'Inghilterra vittoriana, ad esempio, era spesso associato all'ideale femminile di purezza e modestia. Il termine "demure" è uno strumento linguistico versatile, ma che richiede una certa attenzione nell'utilizzo. Il suo significato può variare a seconda del contesto e delle intenzioni di chi lo impiega. In ambito giornalistico, è spesso utilizzato per creare un'immagine precisa e suggestiva di una persona o di una situazione.
Delulu
Il termine "Delulu" è un neologismo che negli ultimi anni ha fatto la sua comparsa nel linguaggio giovanile, soprattutto nell'ambito dei social media. Deriva dall'inglese "delusional" che significa "delirante" o "illusorio". Indica una persona che si abbandona a fantasie irrealizzabili e spesso destinate a essere infrante. In pratica, chi viene definito "delulu" vive in un mondo di illusioni, spesso costruito attorno a personaggi famosi o a situazioni idealizzate. Il "Delulu" è diventato un fenomeno culturale a tutti gli effetti, riflesso di una società sempre più connessa e mediatizzata. Rappresenta un modo per descrivere un atteggiamento diffuso, ma anche per riflettere sui limiti e i pericoli di un mondo virtuale che spesso confonde realtà e fantasia.