Parlando alla Camera in vista del Consiglio europeo, Giorgia Meloni ha detto che "nonostante vi sia ancora chi, noncurante della realtà, continua a ripetere il mantra del presunto isolamento internazionale dell'Italia, i fatti dimostrano l'esatto contrario". Il premier ha sottolineato come il nostro Paese sia "centrale in numerose dinamiche". Secondo Meloni, il governo italiano è sempre più indicato dagli osservatori internazionali come centrale in numerose dinamiche ed è un cambiamento in positivo che, al di là delle personali convinzioni politiche, dovrebbe inorgoglire ogni sincero italiano".
Riferendosi al Consiglio europeo, Meloni ha voluto rimarcare come sia il primo dopo l'insediamento dei commissari. "Mi sento di poter dire con orgoglio missione compiuta. Raffaele Fitto è un politico di valore stimato in Italia e in Europa, e possiamo riconoscere come il ruolo sia adeguato al peso della nostra nazione in Europa".
Meloni: "Il mondo e l'Europa sono cambiati" -
Il prossimo Consiglio europeo "celebra anche un anniversario simbolico molto importante. Sono trascorsi, infatti, 50 anni dal primo Consiglio europeo della storia", ha sottolineato Giorgia Meloni. "Era il 1974, quando i capi di Stato e di governo dell'allora Comunità europea decisero, nel corso del vertice di Parigi, di formalizzare la prassi di riunirsi periodicamente per confrontarsi sulle priorità comuni e delineare insieme l'indirizzo politico dell'Unione. Da allora il mondo è profondamente cambiato, l'Europa è profondamente cambiata, l'Italia è profondamente cambiata. Quello che non può e non deve cambiare invece è il bisogno di un'Europa che sia consapevole del ruolo che ha nella storia".
Meloni cita Aldo Moro: "Europa casa comune per le differenze" -
Il presidente del Consiglio ha poi citato Aldo Moro, "che partecipava in rappresentanza dell'Italia in quel Consesso. E che disse che l'Europa è il luogo in cui le nazioni diventano più grandi senza perdere la loro anima, è una casa comune per le differenze. È una lettura che condivido molto più di altre che ho sentito più di recente. E allora, forse, per andare avanti dobbiamo soprattutto tornare all'origine del progetto. E credo che questa legislatura europea ci dia l'occasione storica per farlo, perché le crisi come sempre nascondono anche delle opportunità".
"Grazie alla maggioranza per la compattezza che dimostra" -
"Consolidare l'idea di un'Italia stabile consente di rafforzare la nostra cooperazione con i partner", ha affermato ancora il premier. "Consente di attrarre maggiori investimenti esteri. Consente di lavorare per riportare a casa i nostri troppi cervelli in fuga ai quali dobbiamo provare insieme a regalare un nuovo gratificante sogno in patria. Naturalmente, il primo dovere per garantire questa stabilità spetta alla maggioranza, che ringrazio della compattezza che sta dimostrando nella quotidiana azione di governo e nell'attività parlamentare. Ma il valore aggiunto dato da questa stabilità è certamente una carta preziosa da giocare anche all'interno del Consiglio europeo".
Pochi leghisti in Aula, botta e risposta ironico tra Meloni e Bonelli -
Durante il discorso di Meloni, alla Camera erano presenti pochi parlamentari leghisti. Molti erano impegnati nella sessione di bilancio, mentre altri risultano in viaggio. "Le esprimo solidarietà per i banchi della Lega vuoti. I deputati leghisti dicono che sono in ritardo a causa dei ritardi dei treni, oggi l'Italia è piena di chiodi", ha affermato ironicamente il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Angelo Bonelli. Stoccata alla quale il premier ha replicato con altrettanto sarcasmo: "Sono arrivata in ritardo anche io e vengo in auto. E il sindaco di Roma non è della Lega".