Per anni sarebbe stata minacciata e molestata con commenti offensivi e pubblicati in modo "petulante" sul suo profilo Instagram e inviati anche sui suoi contatti social tra cui famigliari, amici e collaboratori di lavoro. Commenti che non solo hanno preso di mira il suo aspetto fisico, come le "labbra rifatte", ma, soprattutto, che le dicevano di ricordarsi "che devi morire" con tanto di emoticon di una bara. Per questo la modella e attrice romena Madalina Diana Ghenea si costituirà parte civile all'udienza preliminare che si aprirà davanti al gup di Milano Roberto Grepaldi a carico della sua stalker, una connazionale di 45 anni, pare, al momento, irreperibile.
La vicenda per cui l'attrice, che ha fatto anche parte del cast di "Youth - La giovinezza", film di Paolo Sorrentino, ha poi sporto denuncia, risale al giugno del 2021. Una persecuzione via web per cui, assistita dall'avvocato Michele Morenghi, Ghenea chiederà di essere parte del procedimento per chiedere i danni a colei che, pur essendo una sconosciuta, le avrebbe reso la vita impossibile facendole cambiare "abitudini" a causa di timori per la sua incolumità e quella dei suoi famigliari.
Secondo la denuncia dell'attrice 37enne, i comportamenti dell'imputata avrebbero alterato la sua serenità e il suo equilibrio psico-fisico: in particolare, nel 2021, creando profili Instagram con nomi di fantasia, la stalker avrebbe promosso una campagna mediatica denigratoria e minacciosa.
Inoltre, avrebbe assunto costantemente informazioni sugli impegni e sugli spostamenti dell'attrice, contattando tutte le persone che avevano rapporti di lavoro e personali con lei, tra cui il regista Paolo Genovese e il fotografo Adolfo Franzò e insultandola sempre attraverso profili internet "fake". In questo modo a Madalina Ghenea sono stati arrecati anche danni economici in quanto l'attrice avrebbe visto sfumare una serie di lavori.