Sono tre i morti in un'esplosione in una villetta ad Aprilia, in provincia di Latina. Lo scoppio forse causato da un bombolone di Gpl posto all'esterno dell'edificio. La deflagrazione ha abbattuto un muro e ha provocato un rogo. Sul posto i soccorsi per cercare di spegnere le fiamme. Dopo la nonna e la nipote di 13 anni, i cui corpi erano stati estratti lunedì sera, nella notte è stato recuperato anche il corpo di un'altra donna. Il nonno della ragazzina, sarebbe rimasto ferito gravemente.
Ferito gravemente il marito della donna e nonno della ragazzina, che è stato estratto vivo dalle macerie dalle squadre dei vigili del fuoco subito intervenute e trasportato d'urgenza in ospedale con un'ambulanza del 118. La deflagrazione ha provocato il crollo parziale dell'edificio in cui abitavano e un successivo incendio, poi spento dai vigili del fuoco.
L'esplosione, secondo una prima ricostruzione, si è verificata intorno alle 17:30 e sarebbe stata provocata da una bombola di gpl, probabilmente utilizzata per il riscaldamento dell'abitazione. La successiva deflagrazione ha fatto crollare un muretto e, di conseguenza, parte della struttura, causando anche un incendio di grandi dimensioni. Immediato l'intervento sul posto di due squadre dei vigili del fuoco, arrivate dal distaccamento di Aprilia e dal comando provinciale di piazzale Carturan, a Latina.
Insieme agli uomini del comandante Piergiacomo Cancelliere, i quali si sono occupati di spegnere il rogo e di mettere in sicurezza l'area, sono arrivate anche le ambulanze del 118, ma per le due donne purtroppo non c'è stato nulla da fare. I soccorritori, oltre ai corpi della tredicenne e dell'anziana nonna, hanno estratto fuori dalle macerie il nonno, ancora vivo ma ferito in maniera grave. L'uomo, di conseguenza, è stato trasportato d'urgenza in codice rosso in ospedale. Più tardi è stato rinvenuto anche il corpo della terza vittima.
Davanti alla villetta bifamiliare anche gli agenti della polizia locale di Aprilia e i carabinieri del reparto territoriale del comune pontino, guidati dal tenente colonnello Paolo Guida, i quali, oltre a coordinare le operazioni di soccorso hanno dato il via alle indagini per ricostruire le circostanze in cui si è verificata l'esplosione. Il botto è stato sentito indistintamente anche a diversi chilometri di distanza, come testimoniato dai residenti della zona nella periferia di Aprilia.