Il senatore Massimiliano Romeo è il nuovo segretario della Lega lombarda: è stato eletto per acclamazione. "Tante volte ci sono state beghe di cortile all'inseguimento ossessivo di poltrone e poltroncine. Se vogliamo prendere un po' della Lega delle origini, prima viene il simbolo e poi la 'cadrega'. Sia chiaro. Così come la militanza non può essere considerata manovalanza e poi un comitato ristretto prende le decisioni per tutti", ha detto Romeo, sottolineando che "ci vuole la Lega delle comunità e dei militanti, non delle personalità. A me questa storia della Lega di Zaia, di Giorgetti e di Vannacci non convince. Ci vuole la Lega di comunità, nessuno di noi senza il simbolo avrebbe potuto fare quello che ha fatto".
Il neo segretario della Lega lombarda ha, poi, posto l'attenzione sulla centralità del Nord rivolgendosi direttamente a Salvini: "Matteo, sai che sono sempre stato leale con te, se non parliamo più del Nord, al Nord i voti non li prendiamo più". Non si è fatta attendere la replica del leader leghista. "La scelta di un movimento nazionale per la Lega è giusta per il Paese ed è utile per la Lombardia. Su questo non torno indietro" ha detto il segretario della Lega, che ha poi ha voluto ribadire come l'elezione di Romeo non sia una sua sconfitta: "Abbiamo lavorato per trent'anni insieme. Non nomino capogruppo in Senato qualcuno di cui non ho stima".
Fontana: "Dentro la Lega c'è qualche nemico" -
Dello stesso avviso di Romeo, per quanto riguarda la questione del Nord, anche il presidente della Lombardia Attilio Fontana: "Se continuiamo a dire che va tutto bene, nascondiamo qualcosa. Io qui sono a combattere a favore della Lombardia e a favore del Nord". "Quando dite che i nemici sono fuori dalla Lega, beh qualche nemico è anche dentro" ha aggiunto Fontana. E ancora "quando vedo certi emendamenti firmati dai nostri parlamentari di zone diverse dalle nostre che vanno tutti a danno della Lombardia, io mi incazzo come una bestia".
Giorgetti: "Abbiamo bisogno di un capo, che va rispettato" -
Ad accogliere il richiamo di Matteo Salvini all'unità è stato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti: "Abbiamo bisogno di un capo, che va rispettato - ha dichiarato - e abbiamo bisogno di essere una comunità".